Come spiare i redditi del genitore non convivente dall’Isee

Ilena D’Errico

21 Febbraio 2024 - 20:27

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Ecco come spiare i redditi e i patrimoni del genitore non convivente dall’Isee (e viceversa), quando è possibile e quali informazioni si vedono.

Come spiare i redditi del genitore non convivente dall’Isee

Di norma, l’Isee include soltanto i familiari che vivono insieme e le relative informazioni possono essere consultate soltanto dai diretti interessati, oltre che ovviamente dall’Inps, a meno che non siano questi ultimi a condividerle. I genitori non conviventi che si trovano in determinate condizioni, però, fanno eccezione a questa regola generale.

Nei casi in cui è necessario l’Isee minori o l’Isee universitario per accedere alle agevolazioni, infatti, per i conteggi vengono presi in considerazione anche i redditi e i patrimoni del genitore non convivente, secondo specifici parametri, a meno che non rientri in alcune eccezioni. Ciò che non tutti sanno, però, è che questo rapporto non rimane soltanto nella banca dati dell’Inps e i dati reddituali e patrimoniali sono visibili da entrambe le parti.

In altre parole, è possibile spiare i redditi del genitore non convivente dall’Isee, a patto che quest’ultimo sia considerato come componente attratta o aggiuntiva. Vediamo quindi cosa c’è da sapere e come fare.

Posso vedere i redditi e i patrimoni del genitore non convivente?

Come anticipato, i genitori non conviventi incidono entrambi sull’Isee minori dei figli, ovviamente in misura differente. Ciò non accade quando i genitori sono sposati perché, anche se non vivono insieme, hanno un unico Isee. Si fa quindi riferimento ai genitori non conviventi e non coniugati, per i quali il proprio Isee ordinario non coincide con quello dei figli necessario per le agevolazioni e le prestazioni (fra tutte, l’assegno unico e universale per i figli a carico).

A seconda delle condizioni specifiche, il genitore che non vive con i figli è considerato nell’Isee minore come componente attratta, aggiuntiva o non menzionato affatto. In particolare, il genitore non convivente è attratto con i suoi redditi e patrimoni nel nucleo familiare del figlio (ai fini di ricevere le prestazioni previste) a meno che sia in una di queste condizioni:

  • è sposato con una persona diversa dall’altro genitore;
  • ha figli con una persona diversa dall’altro genitore;
  • versa degli assegni di mantenimento periodici per i figli come stabilito dal tribunale;
  • una sentenza del giudice ne ha fatto decadere la potestà genitoriale;
  • l’autorità competente, tramite i servizi sociali territoriali, ne ha accertato l’estraneità affettiva ed economica rispetto ai figli.

Queste situazioni non sono del tutto analoghe, difatti se il genitore non convivente è sposato con una persona diversa dall’altro genitore o ha figli con un’altra persona viene comunque considerato nell’Isee dei figli minori, ma in percentuale ridotta. Si parla in questi casi di componente aggiuntiva, mentre nelle altre ipotesi l’Isee minorenni coincide con l’Isee ordinario del genitore convivente e l’altro non vi incide.

Quando il genitore non convivente è presente come componente aggiuntiva o attratta, l’altro genitore può di fatto spiare i suoi dati patrimoniali e reddituali, ma non solo. Anche il genitore non convivente ha accesso all’Isee dei figli, corredato dall’Isee ordinario dell’altro genitore.

Come spiare i redditi del genitore non convivente dall’Isee

Può sembrare una procedura complessa o scorretta, ma in realtà conoscere redditi e patrimoni dell’altro genitore è davvero molto semplice, nonché permesso proprio dall’Inps. In particolare, il genitore che vive con i figli può visualizzare questi dati direttamente dalla propria attestazione Isee.

Per trovarla è sufficiente accedere all’area riservata del sito web o dell’applicazione mobile dell’Inps (con un’identità digitale) e alla sezione “Portale Unico ISEE”. Si scarica quindi il documento, che nell’ultima pagina indica i dati della componente aggiuntiva o attratta e poi il conseguente Isee minori.

Anche l’altro genitore può seguire la medesima procedura, visionando tra le proprie dichiarazioni anche l’Isee del genitore convivente e quello dei figli minori non conviventi in cui figura come componente aggiuntiva o attratta. In questo caso, si ha l’attestazione completa con tutte le voci utili, mentre il genitore convivente vede sul proprio Isee soltanto l’indicatore risultante dai conteggi. Ovviamente, questa procedura funziona soltanto se è stato richiesto un Isee minori (o universitario), dichiarando la presenza di un genitore non convivente e indicando il numero di protocollo della sua Dsu.

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