Come si elegge il presidente del Senato

Rosaria Imparato

12 Ottobre 2022 - 10:18

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L’elezione del presidente del Senato, la seconda carica dello Stato, è uno dei primi punti all’ordine del giorno quando inizia una legislatura: vediamo come funziona e quali sono le sue funzioni.

Come si elegge il presidente del Senato

Quali sono le regole per eleggere il presidente del Senato? L’elezione della seconda carica dello Stato è uno dei primi punti all’ordine del giorno quando si apre una legislatura.

Di solito, tra il giorno delle elezioni (quest’anno si sono tenute il 25 settembre) e la formazione del nuovo governo passano almeno 25 giorni. L’appuntamento è per il 13 ottobre, giorno in cui le nuove Camere si riuniranno per la prima volta, proprio per l’elezione dei presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.

L’elezione dei presidenti di Camera e Senato seguono due sistemi diversi. Vediamo come si elegge il presidente del Senato e quali sono le sue funzioni.

Come si elegge il presidente del Senato

Il presidente del Senato viene eletto a scrutinio segreto, e solo un senatore (o senatrice) in carica può diventare presidente. A stabilire le regole per l’elezione è l’articolo 4 del Regolamento del Senato.

Nella prima votazione, e nella seconda se necessario, serve la maggioranza assoluta dei membri del Senato.

Se la maggioranza non viene raggiunta nei primi due scrutini, si procede, il giorno successivo, ad una terza votazione: in questo caso è sufficiente la maggioranza assoluta dei presenti, e le schede bianche contano come voti validi.

Se anche in questo caso nessuno risulta eletto, il Senato procede lo stesso giorno al ballottaggio tra i candidati che abbiano ottenuto, nel terzo scrutinio, il maggior numero di voti. A parità di voti, è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età.

In pratica quindi, a differenza della Camera, la quarta votazione in Senato è sempre risolutiva.

Cosa fa il presidente del Senato?

Il presidente del Senato è la seconda carica dello Stato dopo il presidente della Repubblica. Vuol dire che in caso di impedimento o morte del capo dello stato ne svolge le funzioni. Il presidente rappresenta il Senato e regola l’attività dei suoi organi, facendo osservare il regolamento.

Nell’ambito dell’attività parlamentare, il presidente:

  • dirige la discussione e mantiene l’ordine in aula;
  • giudica della ricevibilità dei testi;
  • concede la facoltà di parlare;
  • pone le questioni;
  • stabilisce l’ordine delle votazioni;
  • ne proclama i risultati delle votazioni.

Inoltre, presiede la Giunta per il Regolamento, la Conferenza dei Capigruppo e il Consiglio di Presidenza.

Il suo compito è regolare i lavori dell’aula. La sua carica, così come quella del presidente della Camera, ha una funzione di garanzia, superpartes, e richiede grande autorevolezza sia nella maggioranza che nell’opposizione. Finora, guardando le legislature passate, il presidente del Senato è stato quasi sempre un esponente della maggioranza parlamentare. L’ultima presidente del Senato fa eccezione: nel 2018 fu eletta Maria Elisabetta Alberti Casellati, esponente di Forza Italia, senza arrivare al ballottaggio, e al suo nome si arrivò in seguito a una trattativa tra la coalizione di centrodestra e il Movimento 5 Stelle, che aveva la maggioranza in Senato.

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