Scopri il trend virale “Elevator AI”. Con l’app Meitu si possono creare foto realistiche accanto ai propri idoli, ma l’app è davvero sicura? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Avete mai sognato di prendere un ascensore e trovarvi di fronte al vostro (o alla vostra) VIP preferita?
Se è ancora illegale pedinare e assediare persone famose del mondo dello spettacolo, grazie all’Intelligenza artificiale ora è possibile realizzare foto alquanto realistiche di voi con la vostra celebrity crush. Tutto questo è possibile grazie all’app Meitu, ora diventata virale grazie a un trend che è spopolato sui social, specialmente su TikTok.
Il fenomeno, chiamato “Elevator AI”, ha conquistato migliaia di utenti in tutto il mondo: in pochi minuti, partendo da una semplice foto personale, si può ottenere un’immagine iperrealistica in cui si è immortalati accanto a cantanti, attori o influencer internazionali.
Le pose più popolari? Quelle più quotidiane e spontanee: lo scatto in ascensore, una passeggiata mano nella mano sulle strisce pedonali o una foto in stile Polaroid. La magia dell’AI sta proprio nel rendere credibili situazioni mai avvenute, tanto che, a prima vista, molti scatti sembrano autentici. L’“Elevator AI” rappresenta così un modo giocoso e immediato per avvicinarsi (almeno virtualmente) ai propri idoli. Ma l’app è davvero sicura? Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su Meitu.
Elevator AI, Meitu: ecco come fare la foto con personaggi famosi
Il trend dell’Elevator AI nasce dall’unione di due passioni tipiche dei social: la fotografia “rubata” e il desiderio di sentirsi vicini ai propri beniamini. A differenza dei vecchi fotoritocchi complessi, con Meitu bastano pochi passaggi per ottenere uno scatto realistico e sorprendente. Scopriamo insieme come fare una foto con la propria celebrity crush:
- Scarica l’app Meitu dallo store (Android o iOS).
- Aperta l’app, bisogna cercare la sezione dedicata alle funzioni AI o al trend “Elevator AI”.
- Carica una tua foto, bisogna sceglierne una nitida del proprio volto, meglio se frontale e ben illuminata.
- Scegli la posa: puoi optare per lo scatto in ascensore, la camminata sulle strisce pedonali o in stile Polaroid.
- Seleziona il personaggio famoso con cui si desidera apparire. Meitu offre una libreria di modelli generati dall’AI che ricordano celebrità reali, oppure si può caricare una foto del proprio/a artista preferita.
- Infine, basterà premere su “Generate Now” e attendere pochi secondi: l’IA si occuperà di fondere le immagini in modo naturale, regolando luci, prospettiva e ombre.
Il risultato finale è un’immagine pseudorealista che sembra davvero scattata dal vivo. Gli utenti possono scaricarla, condividerla sui social o conservarla come ricordo. Alcune versioni di Meitu consentono di creare due foto gratuite senza registrazione, ma per un uso illimitato è possibile attivare una prova premium temporanea.
Su TikTok, il trend è accompagnato da musiche romantiche o ironiche, e molti utenti aggiungono didascalie come “Quando lo incontro per caso in ascensore” o “Un giorno, forse”. Anche diversi artisti italiani, come Lazza e Massimo Pericolo, hanno commentato il fenomeno, divertiti dal moltiplicarsi di “foto con loro” generate dall’intelligenza artificiale.
Meitu, privacy e dati: l’app è davvero sicura?
Dietro il divertimento, però, si nasconde un tema più serio: la privacy. L’app Meitu, sviluppata in Cina, è stata al centro di discussioni già da diversi anni proprio per le sue richieste di autorizzazione estese. Al momento dell’installazione, infatti, l’app può chiedere l’accesso non solo alla fotocamera e alla galleria, ma anche a dati come:
- numero di telefono;
- posizione geografica;
- connessioni di rete.
Diversi esperti di sicurezza informatica hanno per questo espresso forti preoccupazioni: tra loro, Greg Linares, che su X (ex Twitter) ha ironizzato chiedendo se gli utenti fossero consapevoli di concedere così tanti permessi a un’app cinese. Da parte sua, Meitu ha dichiarato che la raccolta serve unicamente a migliorare le prestazioni dell’app e personalizzare le esperienze pubblicitarie, assicurando di non vendere né condividere i dati con terze parti. Tuttavia, il dibattito resta aperto: molti utenti preferiscono usare versioni limitate o eliminare i permessi non necessari per maggiore sicurezza.
Il caso Meitu mostra ancora una volta come i confini tra creatività digitale e tutela della privacy si stiano facendo sempre più sottili. L’“Elevator AI” è un esempio perfetto: da un lato offre un’esperienza divertente e immediata, dall’altro ricorda che ogni click può comportare la condivisione di informazioni personali: divertirsi con l’AI, sì, ma con un occhio attento alla propria sicurezza digitale.
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