Come si divide l’eredità tra fratelli e sorelle

Ilena D’Errico

23 Ottobre 2023 - 20:21

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Ecco come si divide l’eredità tra fratelli e sorelle secondo le norme successorie, a seconda della parentela esistente rispetto al defunto.

Come si divide l’eredità tra fratelli e sorelle

I fratelli e le sorelle del defunto non sono eredi legittimari, quindi il testatore può escluderli dall’eredità o comunque avere piena libertà nella determinazione della loro quota. Parallelamente, se non è presente un testamento, i fratelli e le sorelle non ereditano se sono presenti eredi legittimari, ma soltanto in loro assenza.

Al contrario, i figli del defunto, fratelli e sorelle fra loro, ereditano sempre e hanno diritto a una quota stabilita dalla legge che non può essere loro ridotta.

Sia che si tratti dei fratelli del defunto che dei suoi figli tutti hanno la stessa posizione nell’asse ereditario, legata al medesimo grado di parentela. Di conseguenza la quota ereditaria complessiva spetta alla categoria “fratelli e sorelle” ma deve poi essere divisa per ognuno di loro.

Questo avviene soltanto per i fratelli del defunto, per i suoi figli, per i nipoti e per gli zii. Tutti gli altri eredi, invece, lo sono singolarmente o al massimo in coppia (genitori, nonni). In alcuni casi questi eredi hanno diritto a quote prestabilite del patrimonio ereditario. Ecco come si divide l’eredità tra fratelli e sorelle secondo la legge.

Come si divide l’eredità tra fratelli e sorelle del defunto

La quota ereditaria spettante a fratelli e sorelle del defunto è decisa dal testamento o dalla legge, ma il metodo di divisione è sempre il medesimo. In particolare, il Codice civile distingue tra fratelli germani e fratelli unilaterali.

I fratelli germani hanno in comune entrambi i genitori, mentre i fratelli unilaterali hanno un solo stipite in comune, non è rilevante se si tratti del padre o della madre. Questa differenza è molto rilevante secondo le leggi successorie, poiché i fratelli unilaterali hanno diritto alla metà di quanto spetti ai germani.

Ipoteticamente, se fratelli e sorelle sono eredi universali, ai fratelli germani spettano 2/3 dell’eredità, mentre ai fratelli unilaterali il restante terzo. Le quote così ottenute devono essere divise in parti uguali, in modo che ognuno dei fratelli e delle sorelle germani ottenga la medesima porzione del patrimonio ereditario e che anche le quote dei fratelli e delle sorelle unilaterali siano uguali fra loro.

A lato di questa regola, gli eredi fra loro fratelli e sorelle condividono la stessa posizione nell’asse ereditario e hanno sempre diritto alla stessa porzione del patrimonio, senza distinzioni di alcun genere.

Come funziona la divisione quando più fratelli e sorelle sono eredi

A meno che si tratti dei fratelli e delle sorelle del defunto, qualsiasi successione riguardante eredi fra loro fratelli e sorelle non tiene conto di informazioni diverse rispetto a quelle applicate agli altri eredi. Questo perché, molto semplicemente, soltanto il rapporto tra fratelli e sorelle dipende dalla comunanza di due parenti, i genitori, mentre in tutti gli altri casi non è così.

Riguardo ai figli, per esempio, l’unica informazione che conta è lo stato di filiazione. Non esiste più alcuna distinzione tra figli legittimi, naturali (nati fuori dal matrimonio) o adottati. Fintanto che c’è lo stato di filiazione sono tutti uguali dinanzi alla legge e la quota ereditaria viene divisa fra loro in parti uguali.

Di pari passo, non hanno diritto all’eredità i figli del coniuge del defunto, a meno che quest’ultimo non li avesse precedentemente riconosciuti o adottati. Lo stesso vale anche per gli altri eredi, per esempio i nipoti di un nonno defunto. In quest’ultimo caso sono chiamati all’eredità soltanto i nipoti del nonno, i quali si spartiscono la quota in parti uguali. Eventuali fratelli e sorelle degli eredi che sono unilaterali e senza parentela con il defunto non hanno diritto all’eredità.

Infine, anche la quota spettante agli zii viene tra loro divisa in parti uguali senza distinzioni di linea (zii materni o paterni). Anche in questo caso, infatti, la parentela è per natura dovuta al legame con uno solo dei genitori. L’eredità non spetta ai cosiddetti zii acquisiti, ovvero i coniugi degli zii consanguinei che non hanno vincoli di parentela o affinità con il defunto.

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