Come denunciare una banca? Ecco quando è possibile e a chi rivolgersi

Ilena D’Errico

15 Dicembre 2025 - 17:24

Le banche offrono un servizio indispensabile, ma quando non agiscono nel rispetto della legge bisogna difendersi. Ecco quando è possibile denunciare e come fare.

Come denunciare una banca? Ecco quando è possibile e a chi rivolgersi

Molti cittadini si informano sulle modalità per denunciare una banca, che sia una denuncia vera e propria alle autorità oppure un intervento formale per presentare un reclamo. Le banche e i soggetti che le rappresentano possono effettivamente commettere errori, illeciti o anche dei reati, pertanto è bene che i cittadini sappiano quali strumenti hanno a disposizione per tutelarsi. Bisogna però subito sottolineare che raramente gli istituti di credito sono davvero responsabili delle accuse dei correntisti, visto che la loro attività si basa proprio sull’affidabilità e la reputazione. Soprattutto, è raro che ci siano dei reati imputabili alla banca, come anche violazioni contrattuali, mentre sono più comuni scorrettezze nei rapporti con i clienti per le quali è utile preferire procedure di conciliazione. Vediamo però le varie possibilità.

Quando e come denunciare una banca

Nei rapporti con le banche i cittadini potrebbero essere vittime di due reati in particolare: l’usura e l’estorsione. L’usura si ha quando un prestito bancario viene subordinato al pagamento di somme a titolo di restituzione con interessi sproporzionati, tali da provocare un ingiusto profitto per il creditore. Per capire se il tasso applicato dalla banca è usurario bisogna prima consultare i tassi indicati dalla Banca d’Italia nella pubblicazione periodica sulla Gazzetta Ufficiale.

In pratica, la Banca d’Italia chiede alle banche e agli intermediari finanziari di rilevare periodicamente il Tasso Effettivo Globale applicato ai clienti, per controllare il rispetto dei limiti stabiliti dalla legge. La rilevazione del Tasso Effettivo Globale (T.E.G) avviene 4 volte l’anno, con scadenza trimestrale.

In tal caso, bisogna sporgere denuncia presso le forze dell’ordine. Bisogna però sapere che essendo la responsabilità penale sempre personale è necessario denunciare un soggetto specifico, che la Corte di Cassazione individua nel Presidente del Consiglio d’Amministrazione. Quest’ultimo può essere accusato del reato di usura quando la banca applica tassi di interesse illegali, ma soltanto in presenza di dolo. È cioè necessario provare che il Presidente fosse a conoscenza dell’illecito presente nei contratti, onere che - bisogna riconoscere - è assai difficile anche quando corrispondente al vero.

Si potrebbe così pensare di rivolgere la denuncia ai funzionari, ma anche in questo caso la legge prevede diversamente. Il personale della banca non ha infatti un tornaconto diretto se commette usura e non può quindi essere denunciato per il reato. Al cittadino resta quindi, al netto di un esposto alla Banca d’Italia per pretendere la vigilanza e il controllo, avviare una causa civile per un risarcimento.

Si ha invece il reato di estorsione, come da intepretazione della Cassazione, quando la banca pretende il pagamento di somme non dovute (tassi usurai, importi non previsti nel contratto e così via) sotto minaccia, spesso di azioni legali. Per l’estorsione vale quanto detto sull’usura relativamente alla responsabilità penale, quindi per un’azione efficace il cittadino dovrebbe provare il dolo del Presidente del Consiglio d’Amministrazione o quantomeno un tornaconto diretto del personale bancario. Altrimenti, anche a tal proposito non resta che la causa civile.

Reclamo alla banca

Se le scorrettezze o presunte tali della banca non sono reati o comunque non permettono di agire con una denuncia è possibile presentare un reclamo allo stesso istituto di credito, attraverso l’apposito Ufficio reclami. Quest’ultimo dovrà darne risposta entro 30 giorni (che salgono a 90 per i servizi di investimento). In caso di mancata risposta o risposta insoddisfacente sarà quindi possibile rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario o al Conciliatore Bancario e Finanziario (o per la materia assicurativa anche all’Ivass).

Queste procedure servono a conciliare la controversia con la banca godendo di una mediazione imparziale, ma resta comunque la possibilità di rivolgersi al tribunale. In generale, è sempre meglio avere il supporto di un avvocato esperto in materia per capire come agire nel caso specifico e tutelare i propri interessi.

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# Reato

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