Come aiutare i terremotati? Andando in vacanza nelle zone colpite dal sisma

Terremoto Centro Italia: come fare per aiutare gli abitanti delle zone colpite dal sisma? I sindaci delle città devastate dal terremoto hanno lanciato un appello agli italiani: “Tornate in vacanza nelle nostre zone”.

Sono passati diversi mesi dalla prima scossa di terremoto che ha devastato il Centro Italia, ma la terra continua a tremare. Ad oggi la ricostruzione procede a rilento, tant’è che la maggior parte degli sfollati ha passato l’inverno nelle tende, tra la neve e il gelo.

I finanziamenti statali sono ancora bloccati, ed è per questo che i sindaci di quelle zone hanno chiesto agli italiani un ulteriore aiuto. Infatti, non solo nelle aree tragicamente devastate dal sisma ma anche nelle zone limitrofe negli ultimi mesi si è registrato un notevole calo del turismo.

Un danno economico di grossa portata per quelle zone dove il turismo è la prima fonte di guadagno.

Terremoto Centro Italia, l’appello dei sindaci: Non abbiate paura, visitate le nostre zone

Ne è un esempio lampante Recanati, un paese dove il terremoto c’è stato ma non ha causato chissà quali danni. Nonostante questo però la città del Leopardi ha già registrato una flessione del 20% del numero di turisti, e ad oggi ancora non ci sono delle scuole che hanno prenotato per il classico viaggio d’istruzione.

La stessa situazione si sta vivendo a Pesaro. Anche qui, infatti, il danno più grave provocato dal terremoto è quello del calo del turismo. In una delle città che solitamente raggiunge il suo picco di visitatori nel periodo di Natale, è stato registrato un calo del -20%. A tal proposito, il sindaco Matteo Ricci ha dichiarato:

Il Natale di solito è il momento in cui abbiamo molti visitatori. Nonostante le iniziative per arginare, il calo c’è stato.

E in Umbria i dati sono persino peggiori, poiché secondo Coldiretti il bilancio complessivo è del -50% di visitatori. Gli italiani, insomma, hanno paura di andare nelle zone colpite dal terremoto, ma le popolazioni del Centro Italia hanno bisogno anche di noi per ripartire.