Colf e badanti vanno pagate dai figli se i genitori non possono permetterselo?

Ilena D’Errico

23 Marzo 2023 - 22:39

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Colf e badanti possono essere indispensabile per gli anziani non più (o solo parzialmente) autosufficienti, ma cosa succede quando non possono permetterselo? Ecco gli obblighi dei figli.

Colf e badanti vanno pagate dai figli se i genitori non possono permetterselo?

I genitori anziani potrebbero aver bisogno di colf e badanti, che li aiutino nelle attività quotidiane. Ovviamente questa assistenza ha un costo, che non tutti si possono permettere. Ci si chiede quindi se i figli sono obbligati a contribuire a questa spesa e soprattutto in quale misura.

Così come a suo tempo i genitori hanno dovuto prendersi cura dei propri figli, anche questi ultimi hanno un certo obbligo nei confronti dei genitori non più autosufficienti. Si tratta di una semplificazione, perché la legge non equipara queste due diverse prospettive familiari, ma comunque esiste un certo obbligo di assistenza in capo ai figli. Questi ultimi sono fra i primi soggetti obbligati, proprio per la vicinanza di parentela, ma non gli unici.

I figli sono obbligati a pagare colf e badanti, ecco perché e quando

L’obbligo dei figli nei confronti dei genitori riguarda in particolare l’assegno alimentare di sostegno, ciò che comunemente viene indicato con il termine alimenti e che spetta a chiunque non possa prevedere diversamente alla propria sopravvivenza. È evidente che non è sufficiente permettere a una persona di acquistare cibo o vestiti, per fare un esempio, se poi è impossibilitata a usarli. Ecco perché i figli devono provvedere anche al pagamento di colf e badanti, a meno che in accordo con i propri genitori scelgano di provvedere personalmente alle mansioni in questione.

I figli, tuttavia, non sono sempre obbligati a farsi carico di queste spese, anche perché il primo soggetto obbligato a versare gli alimenti è il coniuge. Quando quest’ultimo, però, non vi può provvedere (molto spesso perché anch’egli bisognoso) l’obbligo si sposta sui figli in modo equo. In particolare, la legge prevede che all’obbligo del versamento alimentare di sostegno, concorrano in ordine prioritario:

  • Il coniuge;
  • i figli e in loro mancanza i discendenti, quindi i nipoti;
  • i genitori e in loro mancanza gli ascendenti prossimi;
  • i generi e le nuore;
  • i suoceri;
  • i fratelli e sorelle, con priorità di quelli che condividono entrambi i genitori su quelli unilaterali.

Quando uno di questi soggetti non è presente, magari perché non più invita, o impossibilitato, l’obbligo si trasferisce sul soggetto di grado inferiore e così via. I figli sono quindi i soggetti obbligati per eccellenza, se si considera che di norma:

  • Vivono più a lungo dei genitori;
  • quando uno dei genitori versa in stato di bisogno comprensibilmente condivide questa condizione con il coniuge;
  • hanno raggiunto l’indipendenza economica rispetto ai genitori anziani.

Ripartizione della spesa per colf e badanti tra i figli

La divisione equa delle spese alimentari fra i figli non significa che ognuno debba pagare la medesima quota. I figli, così come gli altri soggetti eventualmente obbligati, sono infatti tenuti a pagare gli alimenti in misura delle proprie disponibilità. In sostanza, ognuno dei figli dovrà pagare una porzione diversa delle spese per colf e badanti, in modo commisurato al proprio reddito.

Sulla questione bisogna però fare attenzione, perché soltanto i genitori stessi hanno il diritto di avviare un giudizio civile per richiedere l’adempimento ai figli. Ciò comporta che se uno dei fratelli è costretto a pagare l’intero stipendio per colf e/o badanti, non può citare in giudizio gli altri per ottenere la restituzione. Oltretutto, chi non paga è punibile anche dal punto di vista penale, perché - a meno che non sia impossibilitato - può essere accusato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, punibile con la reclusione fino a 1 anno e la multa fino a 1.032 euro.

In sintesi, i figli sono tenuti a pagare colf e badanti secondo la propria situazione economica, ma devono, a prescindere di ciò, assicurarsi che i genitori non si trovino in condizioni di pericolo o da soli, il tutto da considerarsi a seconda delle condizioni di salute.

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