Closing Milan: budget, personaggi e cifre di questo storico passaggio di mano

Alessandro Cipolla

12/04/2017

12/04/2017 - 15:45

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Closing Milan: tutti i personaggi, le cifre e il budget di questo storico cambio al vertice della società rossonera tra Silvio Berlusconi e il broker cinese Li Yonghong.

Closing Milan: budget, personaggi e cifre di questo storico passaggio di mano

Closing Milan ci siamo: tutti i personaggi e il budget di questo storico passaggio di consegne al vertice della società rossonera, con Silvio Berlusconi che dopo trent’anni di presidenza si appresta a cedere il club al broker cinese Li Yonghong.

Il matrimonio tra il Milan e i cinesi alla fine si farà: Li Yonghong insieme ai suoi soci è sbarcato a Milano dove nella giornata di giovedì 13 aprile ci saranno le firme per il definitivo passaggio di consegne.

Grazie al sostegno del fondo Elliott, Li Yonghong è riuscito a trovare i soldi necessari per poter portare al termine la trattativa. Nel complesso, si tratta di un’operazione da 740 milioni più il prendersi carico dei debiti pregressi del club.

Alla fine il closing si farà, dopo i tanti rinvii dei mesi scorsi che avevano gettato più di un’ombra su questa trattativa. Il Milan quindi si appresta a cambiare proprietà, con Silvio Berlusconi che sembrerebbe essere propenso a uscire di scena in maniera definitiva rifiutando la presidenza onoraria che gli è stata proposta.

Closing Milan: il budget della trattativa

Stretta finale per il closing Milan. Con l’arrivo nella città meneghina di Li Yonghong, nella giornata di giovedì 13 aprile arriveranno le tanto agognate firme che andranno a sancire il definitivo passaggio del 99,93% delle quote societarie.

Dopo tre caparre e tanti dubbi sulla reale consistenza economica di Li Yonghong, grazie al prestito del fondo Elliott il broker cinese ha finalmente a disposizione quella liquidità necessaria per portare a termine l’operazione.

Tra i soldi già versati e quelli che a breve saranno sborsati, alla fine Li Yonghong metterà sul piatto in totale 740 milioni, che in parte finiranno nelle casse Fininvest e in parte invece in quelle del Milan.

La famiglia Berlusconi ha già ricevuto per mezzo di tre caparre 250 milioni. Prima della firma Li Yonghong verserà altri 340 milioni alla Fininvest, 270 milioni per il resto della cifra pattuita per la cessione della società e 70 milioni per il rimborso delle spese sostenute in questa stagione agonistica.

In totale entreranno nelle casse Fininvest 590 milioni, con Silvio Berlusconi che può sorridere almeno per questo dopo la decisione presa da Bankitalia su Mediolanum, dove dovranno essere cedute alcune quote in possesso al leader di Forza Italia.

Oltre a versare i restanti 340 milioni dovuti alla famiglia Berlusconi, Li Yonghong effettuerà un aumento di capitale della società rossonera per 100 milioni più un prestito soci per altri 50 milioni, per un totale di 150 milioni.

Ricapitolando, l’intera operazione costerà a Li Yonghon 740 milioni, di cui 590 milioni per acquistare il club dalla famiglia Berlusconi e gli altri 150 milioni per coprire una parte dei debiti della società e finanziare la prossima campagna acquisti.

Closing Milan: il nuovo CdA

Il passaggio di consegne tra Silvio Berlusconi e Li Yonghong porterà anche ad un azzeramento di tutte le vecchie cariche. Nessuno dei vecchi dirigenti rossoneri resterà al loro posto.

Il Milan avrà un CdA tutto nuovo, formato da otto persone divise in parti uguali tra italiani e cinesi. Dopo il rifiuto di Silvio Berlusconi, sarà con ogni probabilità lo stesso Li Yonghong a diventare il nuovo presidente.

Vediamo allora nel dettaglio chi saranno gli otto nuovi membri del futuro Consiglio d’Amministrazione del Milan targato cinese.

  • Li Yonghong - Broker e uomo d’affari cinese, è lui che ha condotto in prima persona l’operazione garantendo con capitali personali il prestito elargito dal fondo Elliott;
  • David Li Han - Braccio destro di Li Yonghong, ha curato negli ultimi giorni i dettagli del closing;
  • Xu Renshuo - Manager e imprenditore cinese, è stato l’ultimo nome ad essere scelto;
  • Lu Bo - Direttore generale del fondo Haixia che fin da subito ha appoggiato Li Yonghong;
  • Marco Fassone - Sarà il nuovo direttore generale del club dopo aver ricoperto lo stesso ruolo nell’Inter e nel Napoli, oltre che aver fatto parte dell’area marketing della Juventus;
  • Marco Patuano - Ex amministratore delegato Telecom è attualmente il numero uno del gruppo Edizione di proprietà della famiglia Benetton;
  • Paolo Scaroni - Ex amministratore delegato di Enel ed Eni, oltre che grande tifoso milanista e amico personale di Silvio Berlusconi;
  • Roberto Cappelli - Avvocato d’affari, il suo studio ha curato l’aspetto legale del closing;

Come detto a Silvio Berlusconi era stata proposta la presidenza onoraria, offerta che però è stata gentilmente rifiutata. Con lui danno addio al Milan anche Adriano Galliani, Barbara Berlusconi e Rocco Maiorino.

Che futuro per il Milan?

Dopo trent’anni di gestione Berlusconi-Galliani, il Milan si appresta a vivere quella che è una vera e propria svolta epocale. Addio al presidente tifoso, al comando ora ci saranno i broker e rappresentanti dei fondi di investimento.

Con la firma, arriveranno nelle casse del Milan anche liquidità per circa 100 milioni. Budget questo che sarà utilizzato per rinforzare la squadra nella prossima campagna acquisti estiva, dove anche qui ci sarà un rifondazione.

Vincenzo Montella dovrebbe restare il tecnico dei rossoneri. Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, che sarà il nuovo direttore sportivo, sono infatti propensi a confermare l’allenatore anche per il prossimo anno.

I dubbi semmai riguarderebbero proprio Montella, che se non fosse convinto appieno del progetto della nuova società potrebbe diventare uno dei papabili sostituti di Luciano Spalletti sulla panchina della Roma qualora il tecnico decidesse di dire addio alla capitale.

In quel caso ci potrebbe essere un clamoroso scambio di panchine, con Spalletti che potrebbe approdare sulla panchina del Milan. Anche qui però, senza un convincente progetto tecnico il tecnico toscano non accetterebbe mai la proposta rossonera.

Intanto c’è il derby da preparare, sfida fondamentale in chiave Europa. Li Yonghong farà il proprio debutto come presidente del Milan proprio contro i cugini dell’Inter, per una sfida tra proprietà cinesi che non a caso si giocherà alle 12:30 per poter essere trasmessa in orario serale in oriente.

Benvenuti nella nuova dimensione del derby di Milano.

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