La classifica dei Paesi più istruiti del mondo

Luna Luciano

1 Giugno 2025 - 16:24

Quali sono i Paesi con la popolazione più istruita al mondo e perché l’Italia è ancora indietro. Scopriamo insieme la classifica.

La classifica dei Paesi più istruiti del mondo

La prosperità di un Paese è spesso collegata al livello di istruzione della sua popolazione. Una lezione non molto chiara all’Italia, uno dei Paesi con una delle più basse percentuali di popolazione adulta con un titolo di laurea.

In un’epoca in cui la conoscenza è una risorsa strategica per la crescita economica, la formazione universitaria gioca un ruolo sempre più centrale nel determinare il benessere e la competitività di una nazione. Paesi con una forza lavoro altamente istruita, infatti, sono più produttivi, innovativi e capaci di affrontare le sfide globali. Non sorprende quindi che i Paesi più sviluppati abbiano investito negli anni in un sistema educativo solido e accessibile, raggiungendo alti livelli di istruzione nella popolazione adulta.

Nel frattempo, molte economie emergenti stanno ancora cercando di colmare il divario, consapevoli che l’accesso all’istruzione terziaria rappresenta una chiave fondamentale per uscire da situazioni di stagnazione economica. Ma quali sono i Paesi più istruiti? A rispondere a questa domanda è il CBRE Research che ha recentemente pubblicato un report con i dati aggiornati al 2023. Scopriamo insieme quali sono i Paesi con il più alto numero di laureati (in rapporto alla popolazione) e dove si colloca l’Italia: di seguito tutto quello che serve sapere a riguardo.

Quali sono i Paesi più istruiti al mondo

Il report di CBRE Research ha messo in luce come, nel 2023, i Paesi con la quota più alta di popolazione adulta (25–64 anni) con una laurea triennale o superiore siano concentrati principalmente in Europa e in alcune economie avanzate extraeuropee. In cima alla classifica spicca l’Irlanda, dove oltre il 52% della popolazione adulta è laureata. Seguono da vicino Svizzera e Singapore, con percentuali rispettivamente del 46% e 45%.

Questi Paesi non solo mostrano una forte espansione dell’istruzione universitaria, ma anche una cultura che valorizza il sapere come leva di sviluppo. L’Europa si è posizionata bene nella classifica con ben 6 nazioni nelle prime dieci posizioni, segno di un investimento sistemico e costante nell’istruzione superiore (tra queste però non c’è l’Italia). Scopriamo insieme quali sono i 10 Paesi più istruiti al mondo:

  1. Irlanda – 52,4%;
  2. Svizzera – 46,0%;
  3. Singapore – 45,0%;
  4. Belgio – 44,1%;
  5. Regno Unito – 43,6%;
  6. Paesi Bassi – 42,0%;
  7. Stati Uniti – 40,3%;
  8. Australia – 39,8%;
  9. Israele – 39,7%;
  10. Svezia – 39,6%.

Gli Stati Uniti, in particolare, si distinguono anche in termini assoluti: sono il terzo Paese con il più alto numero totale di adulti laureati, con oltre 78 milioni di persone. Questo dimostra come dimensione demografica e sistema universitario possano coesistere in un modello di formazione di massa.

I Paesi più istruiti del mondo I Paesi più istruiti del mondo La classifica

Quali Paesi sono tra i meno istruiti al mondo

Nel lato opposto della classifica troviamo molte economie emergenti, dove l’accesso all’istruzione superiore è ancora limitato da barriere economiche, sociali e infrastrutturali. Paesi come India e Cina, pur contando milioni di laureati in termini assoluti, presentano una percentuale molto bassa di popolazione adulta istruita. Questo fenomeno è dovuto in gran parte alla loro vasta popolazione: anche se milioni di persone accedono all’università, la quota rispetto al totale resta modesta.

In Sud America, Cile, Costa Rica, Brasile e Colombia si collocano tra il 19% e il 23% della popolazione con titolo universitario. Sebbene ci siano segnali di crescita e miglioramento, questi tassi evidenziano un divario ancora ampio rispetto ai Paesi sviluppati.

Molti Stati africani e asiatici, non presenti nella classifica per mancanza di dati completi, mostrano tassi ancora più bassi, spesso inferiori al 10%. La causa principale è la carenza di investimenti pubblici in istruzione e le difficoltà economiche che spingono i giovani a entrare nel mondo del lavoro senza poter completare il ciclo di studi.

Paesi più istruiti, dove si colloca l’Italia

E la nostra Penisola? L’Italia purtroppo si posiziona molto in basso nella classifica della popolazione adulta con laurea, è infatti uno dei pochi Paesi avanzati con la più bassa percentuale di laureati nella fascia 25–64 anni. Da un lato questo dato si potrebbe spiegare alla luce della questione anagrafica: fino agli anni 70, l’istruzione era ancora un privilegio che molte famiglie (soprattutto al Sud) non si potevano permettere. Da qui la bassa percentuale di laureati.

Dall’altro questo report fotografa una situazione preoccupante per l’Italia, dato che si presenta alla comunità internazionale come Paese industrializzato e membro delle principali istituzioni internazionali, ma che, dall’altro, mostra un ritardo strutturale nell’investimento formativo della propria forza lavoro. E lo dimostrano anche le ultime riforme in materia di ricerca che rendono ancora più precaria la vita dei ricercatori universitari.

Il dato anagrafico, però non basta, le cause sono complesse. Basti vedere la scarsa percezione dell’utilità del titolo di studio, un mercato del lavoro che premia poco la formazione, causando la cosiddetta fuga di cervelli, ai quali si sommano (per sottrazione) gli elevati tassi di abbandono universitario e uno scarso raccordo tra università e imprese.

Per recuperare terreno, l’Italia dovrebbe rendere l’università più accessibile, flessibile e professionalizzante, rivedendo il ruolo delle lauree, investendo nella ricerca e nell’istruzione, contrastando l’elevato tasso di abbandono scolastico (prima che universitario). Una sfida tutt’altro che semplice.

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