Classe energetica della casa: a che serve e come si calcola? Nella guida di seguito vediamo come funziona la classificazione e come migliorarla, così da risparmiare sulle spese: tutte le novità.
A cosa serve la classe energetica delle case e perché è importante? Come si calcola e soprattutto perché è importante migliorarla? Con le ultime novità dall’Europa, informarsi sull’efficienza energetica degli edifici diventa indispensabile.
Contestualizziamo quello che sta succedendo: il programma UE prevede di applicare lo stesso ragionamento fatto con le auto troppo inquinanti alle case, impedendo la vendita e l’affitto degli immobili che non soddisfano determinati requisiti. Secondo le ultime anticipazioni, sono previste delle fasi intermedie prima di arrivare a regime nel 2033.
La certificazione energetica è obbligatoria: nel momento in cui si acquista o si affitta un immobile, in tutti i contratti c’è l’APE, l’attestato di prestazione energetica. Ma l’APE non serve solo in caso di vendita o locazione: è fondamentale anche per accedere alle agevolazioni fiscali (come l’ecobonus o la versione potenziata superbonus 110%). Vediamo quindi come si calcola la classe energetica e soprattutto, in vista delle ultime novità, come migliorarla.
Casa, guida alla classe energetica
Cos’è la classe energetica degli edifici
La classe energetica è entrata definitivamente a far parte della normativa dell’ordinamento italiano in seguito al D.Lgs. 192/05 e ai successivi interventi legislativi completati con il DM 162/15.
Ma perché sono state create le classi energetica? L’obiettivo è classificare le prestazioni energetiche di case e appartamenti. La classificazione si base su parametri funzionali e strutturali che determinano scientificamente l’uso, massiccio o limitato, di energia elettrica.
La suddivisione in classi avviene con le lettere dell’alfabeto, con aggiunti dei numeri, su una scala che classifica i consumi in ordine crescente. La classe più alta è la A4, mentre la più bassa (e quindi peggiore) è la G.
A cosa serve la classificazione energetica?
Quando un edificio viene classificato dal punto di vista energetico è possibile conoscere il livello dei consumi energetici, e di conseguenza l’impatto ambientale dell’immobile stesso. Visto che lo scopo finale è quello di ridurre lo spreco di energia, nel corso degli anni sono state introdotte agevolazioni fiscali e incentivi per fare lavori in casa e arrivare così a un impatto ambientale minore.
L’obbligo della certificazione energetica riguarda i rogiti, le contratti di locazione, le detrazioni, i bonus e gli sgravi fiscali.
Quante sono le classi energetiche?
Le classi energetiche sono, in totale, 10. A ogni classe è assegnato un punteggio da 1 (per la meno efficiente) a 10, in base a intervalli specifici di valori energetici, o fascia di consumo. Più alta è la classe, e meno energia ci vorrà per riscaldare o raffreddare gli ambienti, così come mantenere la temperatura stabile all’interno dell’edificio.
Le classi energetiche sono così suddivise:
Classe energetica | Punteggio | consumi |
---|---|---|
Classe A4 | punteggio 10 | consumo massimo inferiore o uguale a 0,40 Ep (indice di prestazione energetica) |
Classe A3 | punteggio 9 | consumo massimo inferiore o uguale a 0,60 Ep; consumo minimo inferiore o uguale a 0,40 Ep |
Classe A2 | punteggio 8 | consumo massimo inferiore o uguale a 0,80 Ep; consumo minimo inferiore o uguale a 0,60 EP |
Classe A1 | punteggio 7 | consumo massimo inferiore o uguale a 1,00 Ep; consumo minimo inferiore o uguale a 0,80 Ep |
Classe B | punteggio 6 | consumo massimo inferiore o uguale a 1,20 Ep; consumo minimo inferiore o uguale a 1,00 Ep |
Classe C | punteggio 5 | consumo massimo inferiore o uguale a 1,50 Ep; consumo minimo inferiore o uguale a 1,20 Ep |
Classe D | punteggio 4 | consumo massimo inferiore o uguale a 2,00 Ep; consumo minimo inferiore o uguale a 1,50 Ep |
Classe E | punteggio 3 | consumo massimo inferiore o uguale a 2,60 Ep; consumo minimo inferiore o uguale a 2,00 Ep |
Classe F | punteggio 2 | consumo massimo inferiore o uguale a 3,50 Ep; consumo minimo inferiore o uguale a 2,60 Ep |
Classe G | punteggio 1 | consumo massimo non si specificato; consumo minimo inferiore o uguale a 3,50 Ep |
Come si calcola la classe energetica
A influenzare il calcolo della classe energetica sono le certificazioni e le caratteristiche strutturali dell’edificio. Altri parametri presi in considerazione sono:
- la dimensione dell’abitazione;
- la qualità dei materiali;
- la qualità degli infissi;
- la dispersione del calore;
- la presenza o meno di fonti di energia rinnovabile;
- le condizioni climatiche;
- gli eventuali interventi di ristrutturazione e miglioria dell’edificio.
Una volta terminata la valutazione, la classe energetica viene riportata sull’Attestato di Prestazione Energetica.
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Ecobonus 110%: i chiarimenti dell’Enea sull’APE

Chi certifica la classe energetica
La dichiarazione energetica o Attestato di Prestazione Energetica può essere redatta solo da soggetti o enti accreditati (per esempio, il geometra o l’architetto). L’APE è valido per 10 anni, a meno che non vengano effettuati interventi sull’immobile: in questi casi va rinnovato. Questa figura professionale deve avere dei requisiti specifici, tra cui essere iscritto all’albo dei soggetti autorizzati a rilasciare certificazioni energetiche.
Quanto costa un Attestato di Prestazione Energetica? I fattori sono vari, in generale il prezzo oscilla dai 150/300 euro per un appartamento, per un negozio fino a 350 euro, mentre la certificazione per un capannone può arrivare fino a 2mila euro.
Come migliorare la classe energetica di un edificio
Per migliorare la classe energetica della propria abitazione si possono fare dei lavori per ottimizzare l’efficientamento energetico. Tra i lavori principali per migliorare la classificazione energetica della casa ci sono:
- il cappotto termico;
- pompa di calore geotermica;
- impianto solare termico;
- tetto fotovoltaico;
- tetto fotovoltaico con sistema di accumulo;
- impianti di domotica residenziale.
Tra l’altro è bene ricordare che per accedere al superbonus 110% è necessario effettuare interventi che migliorino le prestazioni energetiche di due classi o che facciano raggiungere la classe energetica più alta.
Qual è la migliore classe energetica per una casa?
La classe energetica migliore per una casa, quindi, è la A4. Gli immobili A4 sono definiti “a energia zero” e hanno consumi inferiori a 30 KWh/mq all’anno. Le alte prestazioni energetiche si traducono in risparmi considerevoli sulle spese annuali per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti.
In pratica quindi costa molto di più mantenere un appartamento classe G, proprio perché è ad altro consumo energetico.
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