Cinque per mille: novità in arrivo con l’approvazione di tre dei decreti attuativi della Riforma del Terzo Settore 2017 tra cui i nuovi obblighi di trasparenza e il divieto di utilizzo per attività promozionali. Ecco cosa cambia.
Cinque per mille: approvato il decreto attuativo della Riforma del Terzo Settore 2017 che cambia le regole su beneficiari e utilizzo del contributo del 5 per mille Irpef.
Oltre al decreto che cambia le regole per l’erogazione e il riparto del cinque per mille nel corso del Consiglio dei Ministri del 28 giugno 2017 sono state approvate altre due deleghe della Riforma del Terzo Settore: il nuovo Codice del Terzo Settore e le nuove regole in materia di impresa sociale.
Con il decreto legislativo sul cinque per mille Irpef sono previste importanti novità: viene estesa la platea dei beneficiari ma viene altresì disposto l’obbligo di trasparenza sulle modalità di spesa del contributo volontario erogato dai contribuenti.
Per i beneficiari del cinque per mille il decreto attuativo di Riforma del Terzo Settore 2017 introduce nuovi obblighi e adempimenti, accompagnati da un sistema sanzionatorio per chi non rispetterà le regole previste.
Ecco quali sono le novità sul cinque per mille in arrivo e cosa cambia con l’approvazione di tre dei decreti legislativi di Riforma del Terzo Settore.
Cinque per mille: novità in arrivo
Con l’approvazione del decreto legislativo sul cinque per mille Irpef diventa strutturale il contributo che conta circa 500 milioni all’anno di risorse per gli enti no profit.
La Riforma del Terzo Settore stabilisce inoltre nuove regole e adempimenti a carico dei beneficiari del cinque per mille, prevedendo inoltre tempi più rapidi per l’erogazione del contributo volontario. Sarà un provvedimento ad hoc a stabilire modalità di accreditamento e tempi per l’erogazione.
Le novità sul 5 per mille prevedono non soltanto maggiori certezze e tempi più stretti per l’erogazione ma anche nuove regole e divieti per i soggetti beneficiari del contributo.
Cinque per mille: le novità in arrivo sui beneficiari del contributo Irpef
Le novità introdotte con il decreto attuativo approvato dal Consiglio dei Ministri del 28 giugno 2017 estendono la platea di beneficiari del cinque per mille a tutti gli enti di Terzo Settore iscritti al Registro unico nazionale che vanno ad aggiungersi ai restanti settori, ovvero:
- finanziamento della ricerca scientifica e dell’università;
- finanziamento della ricerca sanitaria;
- sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente;
- sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche, riconosciute ai fini sportivi dal Comitato olimpico nazionale italiano, che svolgono una rilevante attività di interesse sociale;
- tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.
Cinque per mille: obblighi di trasparenza, divieti e adempimenti
Le novità sul cinque per mille non riguardano soltanto i beneficiari del contributo Irpef ma anche i nuovi obblighi di trasparenza, i divieti e gli adempimenti richiesti ai soggetti nei confronti dei quali è erogato il contributo.
Secondo quanto previsto dal decreto attuativo della Riforma del Terzo non sarà possibile utilizzare il contributo del 5 per mille per attività promozionali e campagne di sensibilizzazione rivolte proprio alla destinazione della quota Irpef.
Inoltre, con l’art. 8 del decreto attuativo sul cinque per mille vengono previsti i seguenti obblighi di informazione e trasparenza:
- redazione e trasmissione all’amministrazione erogatrice entro un anno dall’erogazione del cinque per mille Irpef di un rendiconto e di una relazione illustrativa su destinazione e utilizzo del contributo;
- pubblicazione sul proprio sito web degli importi percepiti e del rendiconto sulle modalità di spesa del cinque per mille.
Le amministrazioni erogatrici avranno inoltre l’obbligo di pubblicare sul proprio sito web l’elenco dei soggetti destinatari del contributo, indicando importo e link al rendiconto delle spese pubblicato sul sito web del beneficiario.
Cinque per mille: sistema sanzionatorio
Sistema sanzionatorio chiaro in caso di mancato rispetto degli obblighi di trasparenza, informazione e degli adempimenti previsti per i beneficiari del cinque per mille.
Il decreto attuativo di Riforma del Terzo Settore prevede una preventiva diffida ad adempiere entro il termine di 30 giorni e, in caso di persistenza dell’inadempimento, l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria, corrispondente al 25 per cento del contributo percepito.
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