La Cina verso Marte: ecco cosa studierà la sonda Tianwen-1

Martino Grassi

23 Luglio 2020 - 12:13

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La Cina sarà il terzo Paese a raggiungere Marte, inviando sul Pianeta Rosso la sonda Tianwen-1, composta da un orbiter, un rover e un lander. Ecco cosa studieranno.

La Cina verso Marte: ecco cosa studierà la sonda Tianwen-1

La Cina è pronta ad andare alla conquista di Marte con la sua prima missione esplorativa. L’evento storico per il Dragone ha avuto luogo giovedì 23 luglio alle 06:41 (ora italiana) quando la sonda Tianwen-1 posta sulla sommità del razzo “Long March 5 Y4” si è sollevata da terra distaccandosi dalla piattaforma di lancio situata sull’isola di Hainan, nel Wenchang Satellite Launch Center.

Ci vorranno circa 7 mesi prima che la sonda raggiunga Marte, si stima infatti che approderà nell’orbita del Pianeta Rosso il prossimo febbraio 2021, e dopo ulteriori 3 mesi saranno rilasciate sulla superficie del pianeta alcuni robot che studieranno Marte, nello specifico un orbiter, un lander e un rover approderanno per la prima volta tutti e tre insieme sul Pianeta Rosso. La sonda Tianwen-1, il cui nome significa “ricerca della verità celeste”, atterrerà in una zona pianeggiante dell’emisfero nord del pianeta, denominata “Utopia Planitia”, dove oltre 40 anni fa sbarcò il Viking II della NASA.

La Cina va su Marte: ecco cosa studierà

I robot che il Dragone invierà su Marte permetteranno di svolgere alcuni studi unici, mai effettuati prima. L’orbiter, la parte della navicella che in realtà non atterrerà mai effettivamente sul pianeta, continuerà ad orbitare a circa 1.300 chilometri, seguendo una traiettoria ellittica, e funzionerà da collegamento per ricevere e trasmettere i dati alla Terra, raccolti dal rover. Quest’ultimo strumento è dotato di due telecamere ad altissima risoluzione, che permetteranno di ottenere delle immagini del Pianeta Rosso, di un radar con cui svolgere delle analisi del sottosuolo e di uno spettrometro con cui analizzare i minerale e le varie particelle, svolgendo degli studi specifici.

Il lander invece, ossia il veicolo di atterraggio, non sembrerebbe avere alcun ruolo per la ricerca scientifica, ma servirà unicamente per il posizionamento corretto del rover, alimentato ad energia solare, come specificato anche sul documento pubblicato sulla rivista Nature. La permanenza dei robot su Marte avrà una durata di circa 90 giorni e la maggior parte dei dati sarà raccolta proprio dal rover, che dispone di 6 strumenti scientifici con cui analizzare la geologia e la morfologia di Marte e la struttura interna del pianeta, oltre che dei campi fisici.

La Cina sarà il terzo Paese a raggiungere Marte

La Cina sarà la terza nazione, preceduta solamente dagli Stati Uniti e dalla Russia ad approdare su Marte se tutto andrà come previsto dal National Space Science Center, dell’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino. Questo è il periodo migliore per inviare sonde sul Pianeta Rosso, grazie alla sua posizione favorevole con la Terra, che consente d’inviare le sonde in modo che arrivino in tempi più veloci e abbattendo i costi di carburante, che inficiano maggiormente sulle missioni spaziali.

In questi giorni altri Stati hanno lanciato altre sonde, come gli Emirati Arabi Uniti, che hanno spedito lo scorso 19 luglio, la sonda “Hope per raccogliere dei dati sulla composizione atmosferica di Marte, mentre il 30 luglio la NASA invierà il rovere “Perseverance” il cui compito sarà quello di rintracciare forme di vita aliena. Anche l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Russa (ROSCOMOS) sarebbero dovute partire per la missione ExoMars, ma è stata rinviata al 2022 per alcuni problemi.

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