Chiede di levare due ingredienti dalla sua pizza. Nello scontrino la sorpresa: deve pagare di più

Alessandro Nuzzo

6 Settembre 2025 - 14:24

L’episodio è stato denunciato sui social da una campionessa di nuoto italiana che si trovava in vacanza nella sua città natale. Il titolare del ristorante si è scusato e ha parlato di errore.

Chiede di levare due ingredienti dalla sua pizza. Nello scontrino la sorpresa: deve pagare di più

Di solito, quando ci si reca in pizzeria o al ristorante e si chiede la cortesia di rimuovere uno o più ingredienti dal piatto scelto, la prassi vuole che il gestore scali dal conto finale il costo degli ingredienti non consumati. Può capitare che invece non effettui alcuna rimozione facendo comunque pagare il prezzo pieno indicato a menù, ma difficilmente ci si immagina di dover pagare addirittura un extra per l’eliminazione di un ingrediente.

La spiacevole disavventura (poi chiarita, ndr) è capitata a Elena Di Liddo, nuotatrice italiana vincitrice di numerose medaglie tra Giochi del Mediterraneo e Universiadi. Circa tre settimane fa Elena si trovava in Puglia, a Bisceglie, sua città natale, in vacanza. È andata a cena in una rinomata pizzeria della zona e ha chiesto di togliere dalla pizza i pomodorini più l’aggiunta di mozzarella senza lattosio. Alla fine, sul conto ha trovato un sovrapprezzo di 3 euro: 1,50 per la mozzarella senza lattosio (costo aggiuntivo che quasi tutte le pizzerie applicano per questa tipologia, ndr) e 1,50 per la rimozione dei pomodorini.

La Di Liddo ha denunciato l’accaduto sui propri social e la foto dello scontrino è diventata immediatamente virale. «Da Napoli in su, se prendi un caffè al bar ti fanno pagare il bicchiere d’acqua, il meridionale rimane un attimo scosso da un gesto che per noi è quasi scontato. E stiamo parlando di acqua. Ma sedermi in una pizzeria a Bisceglie e pagare 1,50 euro per qualcosa che non ho neppure mangiato, in questo caso dei pomodorini tolti dalla pizza, è davvero triste e a tratti vergognoso. Al limite del legale?», ha scritto ricevendo moltissimi commenti di sostegno, perché non è normale pagare per ciò che non si è consumato.

La pizzeria si è scusata e ha parlato di errore

Scoppiata la polemica, la società titolare della pizzeria è intervenuta pubblicamente parlando di errore e scusandosi con la nuotatrice. Ha ribadito che «sarebbe bastato semplicemente portarlo alla nostra attenzione e avremmo ovviamente corretto l’errore».

Nella nota si legge ancora: «Rammarica constatare che un episodio così marginale sia stato utilizzato per trasmettere un’immagine negativa non solo del nostro locale, ma anche della città di Bisceglie e della Puglia, realtà che ogni giorno ci impegniamo a valorizzare attraverso il nostro lavoro e l’accoglienza ai clienti locali e ai turisti».

Soprattutto d’estate il web si riempie di scontrini «pazzi» provenienti da mete molto frequentate. Si va dai caffè pagati a peso d’oro fino ai 50 centesimi in più per una spolverata extra di pepe sulla pizza. L’ultimo episodio è di pochi giorni fa e arriva da un ristorante-stabilimento balneare di Ostia. Qui una donna ha pagato 1 euro per ricaricare il cellulare. Aveva chiesto la cortesia, essendo rimasta senza batteria, ma alla cassa le era stato spiegato che ricaricare il dispositivo costava 0,50 euro ogni mezz’ora. Siccome ha ricaricato per 42 minuti, ha ricevuto uno scontrino da 1 euro. In questo caso la polemica può starci, ma va detto che alla cliente il costo era stato comunicato in anticipo e lei lo aveva accettato.

Iscriviti a Money.it