Chi sarà il prossimo presidente della Fed? Powell ha una rivale

Violetta Silvestri

19 Novembre 2021 - 10:47

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Il rinnovo della presidenza della Federal Reserve si avvicina: chi sceglierà Biden? La Fed è sotto i riflettori non solo per tassi di interesse, ma anche per il cambio - o conferma - al vertice.

Chi sarà il prossimo presidente della Fed? Powell ha una rivale

Federal Reserve sempre più protagonista: chi sarà il prossimo presidente?

Il mandato di Jerome Powell è in scadenza a febbraio, ma l’annuncio sulla nomina è imminente. Il presidente USA probabilmente deciderà chi sarà a capo della Fed prima del Ringraziamento (25 novembre), già entro il fine settimana secondo le stesse parole di Biden.

Cosa aspettarsi? Sono due le strade tracciate e sulle quali si concentrerà la scelta: mantenere l’attuale presidente della Jerome Powell per un secondo mandato o promuovere il Lael Brainard, governatrice del Consiglio della Federal Reserve dal 2014.

Chiunque si troverà a capo della Federal Reserve, dovrà affrontare sfide importanti: la gestione dei colli di bottiglia dell’offerta, l’aumento dei tassi di interesse, l’inflazione in crescita, la finanza sostenibile, l’uguaglianza occupazionale, il sostegno alla ripresa post-pandemica.

In questo contesto economico-finanziario così complesso per gli USA, cresce l’attesa sulla nomina di Biden: chi sarà il prossimo presidente Fed?

Presidenza Fed: Powell ha una rivale, chi sarà governatore?

Non c’è certezza su chi sarà il prossimo presidente della Federal Reserve. Se, infatti, Jerome Powell è stato visto come un candidato preferito per una nuova nomina fino a poche settimane fa, ora si è fatta strada la possibilità che il governatore della Fed Lael Brainard possa prendere il suo posto.

Joe Biden ha incontrato entrambi nei giorni scorsi, aumentando le speculazioni su una valutazione più accurata su chi dovrà assumere tale carica così ambita e cruciale in questo momento storico.

Brainard, 59 anni, è governatrice del Consiglio della Federal Reserve dal 2014. Era un ex sottosegretario al Tesoro per gli affari internazionali, durante l’amministrazione Obama.

Il 68enne Powell è presidente della Fed dal 2018. Repubblicano ed ex dirigente di private equity, è stato nominato nel consiglio della Federal Reserve da Barack Obama nel 2012 e presidente da Donald Trump.

Secondo alcuni analisti, i due economisti hanno opinioni simili su importanti questioni. Entrambi auspicano l’inflazione intorno al 2% e desiderano alzare il target di persone occupate. Stesso approccio, inoltre, sull’inflazione transitoria e su un’attesa per l’aumento dei tassi di interesse, che è il consueto strumento di scelta della banca centrale per tenere sotto controllo i prezzi e che ora è al centro dei dibattiti.

Le differenze, però, non sono irrilevanti. La nomina di Brainard è spinta soprattutto dai più progressisti tra i democratici, che apprezzano la sua posizione sulla lotta contro la disuguaglianza della ricchezza, i cambiamenti climatici, la deregolamentazione per i gruppi bancari.

Cosa si aspettano i mercati sulla nomina Fed

In attesa dell’annuncio di Biden, si infittiscono previsioni, valutazioni e analisi di esperti e investitori sul possibile impatto della nuova nomina Fed.

Secondo, Jim Caron di Morgan Stanley Investment Management i due sarebbero molto simili sulla politica monetaria e il mercato potrebbe muoversi solo marginalmente se Brainard venisse nominata: “Non è che uno dei due sarebbe drammaticamente diverso dall’altro. Non stai passando da un falco a una colomba. Stai cambiando la leadership, non la filosofia”.

Michael Arone, chief investment strategist presso State Street Global Advisors US SPDR business, ha commentato:

“Due settimane fa, pensavo che il presidente Powell fosse da riconfermare. Ora, non sono sicuro. Le probabilità sembrano essere in calo. Le letture dell’inflazione più alte del previsto fanno male, gli scandali commerciali fanno male e il fatto che sia un nominato da Trump lo rende un facile capro espiatorio per l’amministrazione.”

Arone ha anche affermato che i titoli bancari potrebbero riflettere la preoccupazione per Brainard nel ruolo, visto che “potrebbe essere più dura con la regolamentazione bancaria, il cambiamento climatico e il divario di ricchezza. È lì che cercherà di mettere le sue impronte sul ruolo di presidente.”

Sam Stovall, chief investment strategist di CFRA, ha ricordato che con la nomina di Powell, probabilmente azioni e obbligazioni saliranno. Brainard porterebbe un elemento di incertezza, e questo potrebbe inizialmente essere negativo, ma il suo essere percepita “colomba” potrebbe essere un vantaggio per l’azionario.

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