Chi paga l’Imu alla morte del proprietario di casa?

Ilena D’Errico

07/03/2023

08/03/2023 - 19:10

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Alla morte del proprietario di casa, chi deve pagare l’Imu? Dipende dalle circostanze e dalla differenza fra le imposte arretrate e quelle sopraggiunte.

Chi paga l’Imu alla morte del proprietario di casa?

L’Imu è uno dei debiti che gravano sulle proprietà immobiliari e deve essere corrisposta annualmente al Comune di competenza. Di norma, il pagamento deve essere erogato dal proprietario, ecco perché ci si chiede cosa succede alla sua morte. Tutto dipende dalla divisione ereditaria della casa, ma è necessario considerare l’eventuale diritto di abitazione del coniuge superstite. Oltretutto, è opportuno distinguere fra l’Imu corrente ed eventuali arretrati non pagati. Soltanto prendendo in considerazioni tutti questi fattori è possibile individuare chi deve pagare l’Imu alla morte del proprietario.

Chi deve pagare l’Imu dopo la morte del proprietario

Il problema più immediato è inerente all’Imu scaduta dopo la morte del proprietario, che deve essere pagata da tutti i proprietari dell’immobile. L’Imu, tuttavia, non genera un’obbligazione solidale. Questo significa che ciascuno dei coeredi è tenuto al pagamento in proporzione alla quota di proprietà (pari a quella ereditaria). Ognuno dei coeredi proprietari è quindi responsabile del pagamento di una certa porzione dell’Imu scaduta e anche di quelle successive nel caso in cui la situazione non subisca ulteriori modifiche.

Non può, quindi, essere chiesto il pagamento per intero a uno solo dei coeredi proprietari. Ovviamente questo principio si applica fintanto che permane lo status di proprietari. Il pagamento, tuttavia, è ripartito in questo modo soltanto quando la casa è disabitata o comunque non ci sono i presupposti per l’esenzione dell’Imu.

Erede che abita nella casa in comproprietà

L’erede che abita nella casa ereditata è il solo tenuto al pagamento dell’Imu, in quanto esercitando il possesso elimina la responsabilità degli altri proprietari. Naturalmente, se la casa viene abitata da più coeredi, anche su turnazione, l’Imu graverà su loro in maniera proporzionale. Allo stesso tempo, nessuno deve pagare l’Imu se i proprietari possono beneficiare dell’esenzione.

In particolare, l’esenzione dell’Imu spetta quando:

  • La casa è l’immobile di residenza.
  • L’immobile di residenza è anche la dimora abituale.

In altri termini, non è sufficiente spostare la residenza nella casa ereditata, ma è fondamentale che sia effettivamente abitata. In questi casi, l’erede che vive nella casa ereditata non deve pagare l’Imu, così come non sono obbligati gli altri eredi comproprietari.

Casa ereditata abitata dal coniuge superstite

Il coniuge superstite conserva il diritto di abitazione sulla casa del defunto, anche se la proprietà è stata assegnata ad altri eredi. Il diritto di abitazione prevede di per sé le circostanze richieste dall’esenzione, per cui in presenza di un coniuge con diritto di abitazione nessuno deve pagare l’Imu successiva alla morte del defunto.

Pagamento dell’Imu in caso di separazione o divorzio

In caso di separazione o divorzio prima della morte, è necessario distinguere fra l’assegnazione della casa coniugale e il diritto di abitazione. In particolare, l’ex coniuge assegnatario con figli è considerato al pari del titolare del diritto di abitazione e pertanto esente dal pagamento dell’Imu. Allo stesso modo, l’ex coniuge che ha una quota di proprietà dell’immobile, senza essere assegnatario, non deve pagare l’Imu. In ogni caso, il coniuge assegnatario può richiedere l’esenzione se adibisce la casa a residenza abituale. Questo principio, però, non si applica alle unità in locazione, per le quali l’assegnatario subentra nel contratto ed è comunque il titolare a dover pagare l’Imu.

Imu scaduta prima della morte del proprietario

Per quanto riguarda le imposte scadute prima della morte del proprietario, tutti gli eredi sono tenuti al loro pagamento in proporzione della quota ereditaria. Quest’ultima, infatti, contiene anche i debiti lasciati dal defunto. Anche in questo caso gli eredi non sono obbligati in solido, quindi ognuno di loro è responsabile esclusivamente per la propria quota.

Ovviamente, affinché il debito ricada sugli eredi è necessario che sia avvenuta l’accettazione dell’eredità. Il pagamento, infatti, non ricade sui chiamati che hanno rinunciato e nemmeno sui legatari. In tal proposito, se la casa del patrimonio è stata lasciata come oggetto di un legato, sarà soltanto il legatario ad avere diritti di proprietà sull’immobile e a dover pagare l’Imu successiva alla dipartita del defunto.

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