Chi ha manomesso Nord Stream: perché la Russia incolpa gli Stati Uniti

Alessandro Nuzzo

28 Settembre 2022 - 20:34

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Scambio di accuse tra Russia e Stati Uniti su chi potrebbe aver sabotato i gasdotti Nord Stream 1 e 2. Per il Cremlino Biden avrebbe avuto un valido motivo per farlo.

Chi ha manomesso Nord Stream: perché la Russia incolpa gli Stati Uniti

Le due linee del gasdotto Nord Stream 1 e 2 che collegano la Russia all’Europa hanno subito pesanti danni nel tratto di mar Baltico tra Danimarca e Svezia. Dalle prime indagini sembra non ci siano dubbi che si sia trattato di un atto di sabotaggio. A quanto pare ci sono state due esplosioni: una registrata alle 02.03 della notte di lunedì e la seconda alle 19.04 di lunedì sera.

La fuoriuscita di gas è ingente e al momento continua a ribollire nel mar Baltico agitando aree di mare che vanno dai 200 ai 1.000 metri di diametro. La falla ha provocato conseguenze anche sul prezzo del gas ad Amsterdam dove nelle ultime ore ha raggiunto i 200 euro al Megawattora.

In attesa di ulteriori indagini che secondo il ministro della Difesa danese avverranno tra una o due settimane, in queste ore sta avvenendo uno scambio di accuse tra gli Usa che incolpano del sabotaggio la Russia e la stessa Russia che invece punta il dito proprio contro gli Usa.

Fonti del Cremlino hanno spiegato per quale motivo Biden avrebbe avuto interesse a distruggere il gasdotto Nord Stream anche se questo è attualmente non in uso da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Vediamo il perché.

Nord Stream: perché la Russia ritiene che possa essere stata opera degli Stati Uniti

Sin dalle prime ore in cui la notizia dell’incidente al gasdotto Nord Stream si è diffusa, l’opinione pubblica europea e americana è stata concorde nel sospettare un coinvolgimento della Russia dietro quello che sembra un vero e proprio attentato all’infrastruttura che rifornisce gas russo all’Europa.

Secondo quanto riporta la tedesca Bild, il servizio segreto militare russo Gru sarebbe tra i sospettati del sabotaggio dei gasdotti nel Mar Baltico. Il Gru avrebbe i mezzi per poter portare a compimento una simile azione.

Ma la risposta a queste accuse da parte di Mosca non si è fatta attendere. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha detto che l’incidente sui gasdotti rappresenta un grosso problema per la Russia. Il portavoce ha definito stupide le accuse mosse dagli Usa nei loro confronti ricordando quanto diceva il presidente americano Joe Biden lo scorso febbraio. "Vi ricordate le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, fatte all’inizio di febbraio, che poi ha promesso di sbarazzarsi del Nord Stream 2? Cosa intendesse il presidente degli Stati Uniti, non lo sappiamo" - la sua allusione.

Inoltre il portavoce ha ricordato di quanto stiano beneficiando in termini di profitti economici le compagnie energetiche americane con il loro rifornimento di gas all’Europa, a discapito della Russia. Insomma secondo Mosca gli Stati Uniti avrebbero avuti diversi motivi per sabotare il gasdotto magari additando la colpa poi sulla Russia. Per questo il Cremlino ha chiesto che Gazprom, il colosso russo del gas, possa partecipare alle indagini per cercare di risalire ai responsabili di questo attacco che potrebbe anche lasciare danni permanenti.

Infatti non è chiaro se la falla possa essere riparata o meno. Ogni giorno che passa l’effetto della salsedine potrebbe rendere inutilizzabili per sempre i condotti.

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