Chi ha diritto all’insegnante di sostegno? Tutti i casi previsti dalla legge

Isabella Policarpio

10/09/2020

10/09/2020 - 15:55

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Quali sono gli studenti e le tipologie di handicap che danno diritto all’insegnante di sostegno? Cosa dice la legge sugli alunni con DSA? Ecco cosa c’è da sapere.

Chi ha diritto all’insegnante di sostegno? Tutti i casi previsti dalla legge

Quali alunni hanno diritto all’insegnante di sostegno e a chi spetta decidere le ore assegnate per ogni studente? Per i ragazzi con disabilità stare a scuola, seguire le lezioni e rispettare le regole può rivelarsi più difficile che per gli altri, per questo la figura dell’insegnante di sostegno è fondamentale.

Per averne diritto occorre produrre e presentare alla Scuola la certificazione medica che attesta la patologia dell’alunno e la sua gravità, dati in base ai quali vengono stabilite le ore di sostegno che spettano a ciascuno.

I requisiti per averne diritto, i soggetti esclusi e le modalità per richiederlo sono stabilite per legge. Ecco tutte le informazioni al riguardo.

Chi ha il diritto all’insegnante di sostegno

Secondo la normativa italiana hanno diritto ad avere l’insegnante di sostegno gli alunni in “stato di handicap” o “stato di handicap in situazione di gravità” che presentano i requisiti previsti dalla legge 104/1992. Questi soggetti non solo hanno diritto all’insegnante di sostegno che li affianca giornalmente ma anche ad una serie di detrazioni e agevolazioni per sé e per i genitori che ne fanno le veci.

Per avere l’insegnante di sostegno è necessario essere in possesso della certificazione medica rilasciata dall’ASL dove si attesta che la minoranza fisica, psichica o sensoriale è stabile e progressiva e che tale patologia causa difficoltà nell’apprendimento, nelle relazioni sociali e nell’integrazione.

Per maggiori informazioni riguardo all’iter per avviare la richiesta, i genitori o i tutori del ragazzo/a devono rivolgersi all’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile e dell’Età Evolutiva della propria ASL di appartenenza; qui verranno guidati sulla documentazione necessaria e i certificati da produrre da consegnare all’Istituto nel quale vogliono iscrivere il figlio. Una volta depositata la richiesta questa sarà presa in carico e valutata dal Dirigente scolastico. Le ore settimanali di insegnante di sostegno a cui l’alunno con disabilità ha diritto sono indicate nella Diagnosi Funzionale e dal progetto formulato dal GLH (Gruppo di Lavoro Handicap).

Studente DSA ha diritto all’insegnante di sostegno?

La sigla DSA sta per Disturbi Specifici dell’Apprendimento che la legge n. 170/2010 prevede per la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia. Gli alunni con questi disturbi non hanno diritto all’insegnante di sostegno, tuttavia è compito dell’istituto e del corpo docente individuare le strategie educative e didattiche per favorire l’apprendimento e combattere l’esclusione sociale. I DSA, infatti, non sono patologie ineliminabili ma possono essere notevolmente migliorati e modificati grazie ad interventi mirati.

L’unico caso in cui uno studente con DSA può avere l’insegnante di sostegno è se questo disturbo è accompagnato da altre patologie che rientrano nei casi previsti dalla legge n. 104/1992.

Chi è il docente per il sostegno?

L’insegnante di sostegno è un professionista qualificato nella gestione e dell’educazione degli alunni più fragili, con patologie accertate dal medico, fisiche e psichiche. Il suo compito - oltre a quello di insegnare - è favorire il processo di integrazione dentro e fuori la classe. Per ogni studente che ha bisogno e diritto all’insegnante di sostegno viene definito un piano educativo individualizzato che coinvolge la scuola, i servizi e la famiglia del ragazzo, nell’ottica di facilitare l’apprendimento e l’inserimento.

Quali sono i compiti dell’insegnante di classe

L’insegnante di sostegno ha la responsabilità didattica ed educativa degli alunni a lui assegnati ed anche degli altri componenti della classe. Dunque contribuisce alla programmazione e al conseguimento degli obiettivi prefissati, può valutare e punire quando lo ritiene opportuno.

Riguardo agli studenti con disabilità che ha in carico, egli si rifà a quanto stabilito nel PEI (piano educativo individualizzato) che è strettamente personalizzato in base alle esigenze e le possibilità di ognuno.

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