Ecco chi è il proprietario di WhatsApp? Ecco la storia di chi lo ha fondato e venduto a Facebook e cosa fa oggi.
WhatsApp è una delle applicazioni di messaggistica più utilizzate al mondo, miliardi sono gli utenti che scelgono di utilizzare quest’app per comunicare in modo rapido, semplice e gratuito ogni giorno. Eppure non tutti conoscono la storia che si nasconde dietro.
La storia di WhatsApp, infatti non inizia nei grandi uffici di una multinazionale, bensì con il sogno di un ragazzo arrivato in America da emigrato, con pochi soldi in tasca e tante difficoltà da affrontare. Jan Koum, nato in Ucraina e trasferitosi negli Stati Uniti con la madre, rappresenta la perfetta realizzazione del “sogno americano”: dai lavori umili come pulire i pavimenti di un negozio, fino a diventare uno degli imprenditori under 40 più ricchi del mondo.
Eppure oggi Koum non è l’unico proprietario di WhatsApp, un altro imprenditore è stato attirato dall’app: Mark Zuckerberg. Ma chi è davvero Jan Koum e chi è oggi il proprietario di WhatsApp? Scopriamo insieme l’incredibile storia di Koum e di Zuckerberg.
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Chi è Jan Koum, il fondatore di WhatsApp?
Jan Koum nasce nel 1976 a Kiev, in Ucraina, in un contesto di forte povertà e sotto un regime autoritario. A soli 16 anni si trasferisce negli Stati Uniti con la madre. La nuova vita in California non è facile: i soldi scarseggiano e Jan si mantiene con piccoli lavori, tra cui quello di addetto alle pulizie. Allo stesso tempo, però, coltiva una grande passione per l’informatica. Da autodidatta impara a programmare leggendo manuali acquistati e poi rivenduti per recuperare i soldi.
La svolta arriva quando conosce Brian Acton, ingegnere informatico e futuro socio. Dopo un’esperienza di nove anni a Yahoo!, i due decidono di abbandonare l’azienda, stanchi della pubblicità invasiva che dominava il settore. È il 2009 quando Jan, ispirato dal lancio dell’App Store e dalle potenzialità degli smartphone, dà vita a WhatsApp. L’idea iniziale era semplice: permettere di inserire uno status accanto al proprio nome in rubrica. Ma con l’arrivo delle notifiche push, l’app si trasforma in una piattaforma di messaggistica istantanea.

In breve tempo WhatsApp conquista milioni di utenti, grazie alla sua semplicità, all’assenza di pubblicità e alla capacità di mettere in contatto le persone senza complicazioni. Con il supporto di investitori come Sequoia Capital e la crescita esponenziale di download, Jan Koum capisce di aver creato molto più di un’app: un nuovo modo di comunicare. Ma l’app ha attirato l’attenzione di altre di altri imprenditori come Mark Zuckerberg, l’inventore di Facebook, che ha offerto a Koum miliardi per poter comprare WhatsApp.
Chi è oggi il proprietario di WhatsApp?
Il successo mondiale di WhatsApp non poteva passare inosservato, dicevamo. Nel 2014, infatti, Mark Zuckerberg, fondatore e proprietario di Facebook (oggi Meta), decide di acquisire l’applicazione offrendo a Koum e ad Acton 22 miliardi di dollari tra contanti e azioni.
È una delle acquisizioni più importanti della storia di Internet, che segna l’ingresso definitivo di WhatsApp nell’ecosistema dei colossi tecnologici. Nonostante la vendita, Jan Koum non è uscito del tutto di scena. Al momento dell’accordo, infatti, deteneva ancora circa il 45% delle azioni legate a WhatsApp, mentre Brian Acton possedeva il 20%.
Questo significa che, pur non essendo più il proprietario unico, Koum continua ad avere voce in capitolo nelle decisioni strategiche legate alla piattaforma. Inoltre, l’accordo con Facebook gli garantisce un posto nel consiglio di amministrazione del social network, rafforzando ulteriormente il suo peso nel settore.
Oggi WhatsApp è formalmente di proprietà di Meta, la società madre di Facebook, Instagram e Messenger. Tuttavia, lo spirito con cui Koum l’ha creata rimane ancora alla base della sua filosofia: niente pubblicità invadenti, niente giochi, nessun trucco. La piattaforma continua a puntare sulla semplicità e sull’immediatezza della comunicazione, rispettando e non tradendo l’idea alla base che ha portato Koum dall’essere un ragazzo in difficoltà economiche a uno degli under40 più ricchi al mondo.
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