«Preleva contanti ora». Perché le banche all’improvviso lo consigliano ai clienti

Ilena D’Errico

13 Dicembre 2025 - 20:24

In Europa molte banche stanno consigliando ai clienti di prelevare il denaro. Ecco cosa sta succedendo.

«Preleva contanti ora». Perché le banche all’improvviso lo consigliano ai clienti

Normalmente le banche non stimolano il prelievo di contanti, ma piuttosto tendono a scoraggiarlo, essendo poco conveniente per tutte le parti. Ecco perché quando un istituto di credito arriva addirittura a invitare i clienti a prelevare i soldi bisogna prendere questo consiglio con l’attenzione che merita. In molti Paesi europei le banche stanno scrivendo ai correntisti di prelevare il loro denaro al più presto, scatenando un allarme di notevoli proporzioni. Di fatto, è anche facile che questo genere di messaggi siano scambiati per truffe, su cui bisogna comunque fare molta attenzione. Cerchiamo di approfondire cos’è successo, perché la questione è molto delicata.

Perché le banche hanno consigliato ai clienti di prelevare i soldi

In molti Stati europei, fra cui i Paesi Bassi, la Polonia e i Paesi scandinavi, i cittadini hanno ricevuto dalle proprie banche un invito a prelevare contanti al più presto, senza svuotare i conti correnti ma quanto basta per avere una riserva di sicurezza. Non si è trattato di un messaggio finto, per quanto ci siano molte truffe che richiedono un’allerta costante da parte dei consumatori. Le banche hanno veramente consigliato ai clienti di prelevare i soldi, preoccupate per i possibili disservizi in caso di blackout o attacchi informatici, entrambe circostanze sempre più frequenti.

La maggior parte degli utenti si è comunque allarmata rapidamente, pensando subito a terribili pericoli legati alla guerra e ad altre situazioni di straordinaria gravità. Ovviamente, ci sono svariati motivi per cui gli istituti di credito potrebbero trovarsi in difficoltà a causa di attacchi informatici o interruzioni di corrente e indipendentemente dalle motivazioni è opportuno avere un paracadute. Ciò non significa in alcun modo che le banche europee siano in difficoltà o che i soldi dei correntisti siano a rischio. Nessuno è chiamato a ritirare tutto il denaro, cosa che invece resta sconsigliata. L’uso dei soldi attraverso gli strumenti tracciabili di pagamento è di norma preferibile per questioni di praticità e sicurezza, quindi non è opportuno lasciarsi prendere dal panico.

D’altra parte, come si è visto svariate volte anche in Italia con l’interruzione del funzionamento di alcuni bancomat, è sempre meglio avere con sé quanto necessario per le spese quotidiane ed eventuali emergenze. Tendenzialmente, bisognerebbe avere contante a sufficienza per coprire le necessità di un paio di giorni secondo gli esperti. Non è necessario avere più contanti di questi, ma anzi potrebbe rivelarsi controproducente, l’importante sarebbe riuscire a sopravvivere qualche giorno senza fare affidamento sui sistemi elettronici.

Qualsiasi contromisura ulteriore dovrebbe essere concordata con il proprio istituto di credito, informandosi sui sistemi di sicurezza adottati per far fronte a eventuali emergenze. Resta comunque piuttosto apprezzabile l’atteggiamento delle banche europee, che hanno preferito evitare disagi ai propri correntisti, anche al costo di subire un fastidioso prelievo di massa dai bancomat.

Attenzione quando prelevate

Ognuno è libero di gestire il proprio denaro come preferisce, purché nel limite della legalità. Allo stesso tempo, però, è bene tenere conto dei possibili rischi. Bisogna infatti sapere che in questi giorni le banche in Italia (comprese Poste Italiane) stanno avvisando i cittadini in un’apparente contraddizione rispetto al resto degli istituti europei. In realtà, le banche stanno semplicemente invitando i clienti a essere prudenti, soprattutto nella scelta degli orari per prelevare il denaro.

Per esempio, è meglio prelevare dal bancomat durante le ore diurne piuttosto che nella fascia serale, dove l’esposizione a possibili malintenzionati è in media maggiore. Ancora, è consigliato evitare di prelevare il denaro in modo troppo abitudinario, cambiando giorno e orario quando possibile. Ci sono poi i rischi digitali, a partire proprio dalle truffe che simulano l’invio di comunicazioni da parte delle banche. A tal proposito, bisogna ricordare che gli istituti di credito non chiedono mai la condivisione di dati personali, codici e Pin tramite messaggi e anche quando informano il cliente su situazioni urgenti non usano toni allarmistici privi di contenuto.

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