Chi è Ciro Grillo, il figlio di Beppe condannato per stupro di gruppo

Money.it Guide

23 Settembre 2025 - 15:19

La biografia di Ciro Grillo, l’ultimo figlio di Beppe Grillo, fondatore del M5S, che è stato condannato a 8 anni per stupro di gruppo a Tempio Pausania.

Chi è Ciro Grillo, il figlio di Beppe condannato per stupro di gruppo

Ciro Grillo è uno dei quattro figli di Beppe Grillo, il fondatore del Movimento 5 Stelle. Chi ha memoria degli spettacoli del comico genovese, lo ricorderà spesso citato quando era ancora in tenera età.

Oggi, però, il suo nome è legato a una vicenda giudiziaria che ha avuto enorme risonanza mediatica: il processo per lo stupro di gruppo avvenuto a Porto Cervo nel luglio 2019 ai danni di una ragazza italo-norvegese di 19 anni. Dopo più di 6 anni di indagini e udienze, il 22 settembre 2025 è arrivata la sentenza di primo grado del Tribunale di Tempio Pausania: condanna a 8 anni di reclusione per Ciro Grillo, insieme agli amici Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, e a 6 anni e 6 mesi per Francesco Corsiglia.

Il collegio ha riconosciuto le attenuanti generiche e disposto provvisionali per le parti civili (10mila euro ciascuno per Grillo, Capitta e Lauria; 5mila per Corsiglia). Nessuno dei quattro imputati era presente in aula, così come la studentessa – assistita dall’avvocata Giulia Bongiorno – che ha però accolto la decisione in lacrime, parlando di “gioia e sollievo”.

La difesa di Grillo ha definito il verdetto «deludente» e ha annunciato l’intenzione di ricorrere in appello, ribadendo l’innocenza del ragazzo. Per ora, infatti, la sentenza non è definitiva e gli imputati restano a piede libero. Beppe Grillo, che in passato aveva difeso a spada tratta il figlio, stavolta ha scelto il silenzio pubblico, sebbene fonti vicine parlino di delusione e rabbia per l’esito.

Ma chi è Ciro Grillo, il figlio più piccolo di Beppe nato dalla seconda moglie Parvin Tadjik?

Chi è Ciro Grillo: età e vita privata del figlio di Beppe

Ciro è il più giovane dei figli di Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, e della seconda moglie Parvin Tadjik. Classe 2001, oggi ha 24 anni.

Fino alla vicenda giudiziaria, si era sempre tenuto lontano dai riflettori: sui social mostrava una vita simile a quella di tanti coetanei, tra sport (in particolare il pugilato), amicizie, buona cucina e momenti di svago.

Non ci sono informazioni pubbliche su fidanzate o relazioni sentimentali, mentre si sa che era iscritto alla facoltà di Giurisprudenza. La sua biografia rimane scarna: un profilo riservato che, fino al 2019, nulla lasciava presagire rispetto al clamore mediatico che sarebbe esploso.

Il processo per stupro di gruppo

Il nome di Ciro Grillo è salito alla ribalta dopo la denuncia per violenza sessuale presentata da una studentessa italo-norvegese, allora 19enne. Secondo l’accusa, la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 la giovane sarebbe stata prima fatta bere oltre misura e poi violentata – anche in gruppo – nella villa di famiglia a Cala Volpe, vicino Porto Cervo.

La ragazza - assistita dall’ex ministro Giulia Bongiorno - ha raccontato di aver subito un vero e proprio “blackout” dopo aver bevuto un cocktail a base di vodka e lemon soda, preparato dai ragazzi, che l’avrebbe resa inerme. “Non sentivo il mio corpo, non riuscivo a muovermi”, ha dichiarato in aula. Al risveglio, avrebbe confidato all’amica che dormiva in salotto: «Mi hanno violentata tutti».

Il ragazzo e i suoi amici, invece, sostengono che non c’è stato alcuno stupro e che la ragazza fosse consenziente. “Perché non li avete arrestati? Ce li avrei portati io in galera a calci nel culo. Non lo avete fatto perché vi siete resi conto che non è vero niente - dichiarò Beppe Grillo all’epoca durante un video -. Una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf e dopo otto giorni fa la denuncia…Vi è sembrato strano. Lo è.

Il processo si è incentrato su chat, foto e video sequestrati dai cellulari dei protagonisti, materiale che la procura ha ritenuto coerente con la ricostruzione della violenza. La difesa, invece, ha sempre sostenuto che si sia trattato di rapporti consensuali, puntando anche su presunte contraddizioni nel racconto della studentessa.

Dopo oltre tre anni di dibattimento, con un processo iniziato a marzo 2022, la sentenza di primo grado ha accolto in larga parte la tesi dell’accusa, pur con pene inferiori rispetto ai 9 anni richiesti dal pubblico ministero. Ora la vicenda proseguirà in appello e con ogni probabilità fino alla Cassazione, come spesso accade in casi di questa complessità.

Iscriviti a Money.it