ChatGPT: trovato bug nella privacy, cosa è successo

Niccolò Ellena

23 Marzo 2023 - 12:16

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I tecnici di OpenAI, azienda proprietaria di ChatGPT, hanno trovato un bug nella privacy del chatbot, hanno perciò dovuto metterlo offline per alcune ore. Ecco cos’è successo.

ChatGPT: trovato bug nella privacy, cosa è successo

Non sono passati molti giorni da quando OpenAI, azienda che controlla ChatGPT, ha annunciato l’arrivo della sua nuova intelligenza artificiale GPT-4 e nonostante questo i primi problemi sono già arrivati.

Nelle scorse ore infatti, l’azienda si è vista costretta a mettere momentaneamente offline il chatbot, a causa di un problema di privacy che ha esposto pubblicamente i dati di alcuni utenti.

In particolare, a essere condivisi sarebbero stati i titoli della cronologia delle ricerche degli utenti e cioè quelli che sono visibili nella pagina principale sotto la dicitura «New Chat».

Nonostante questo il contenuto delle conversazioni altrui non è mai stato disponibile, per fortuna dell’azienda, che altrimenti avrebbe dovuto affrontare un danno d’immagine ben peggiore.

Bug su ChatGPT: arrivano le scuse e la spiegazione del fondatore

Ad esprimersi sull’accaduto è stato direttamente Sam Altman, fondatore e Ceo di OpenAI, il quale - attraverso un tweet -ha affermato: «abbiamo avuto un problema significativo su ChatGPT a causa di un bug in una libreria open source, per il quale è stata rilasciata una correzione che abbiamo appena finito di validare. Una piccola percentuale di utenti è stata in grado di vedere i titoli della cronologia delle conversazioni altrui. Ci sentiamo molto male per ciò che è accaduto».

La prima dichiarazione di Sam Altman. La prima dichiarazione di Sam Altman. Fonte: Twitter

In un secondo tweet Altman ha poi affermato: «purtroppo, gli utenti non saranno in grado di accedere alla loro cronologia chat dalle una di notte (PDT) fino alle 10 del mattino di lunedì. Proseguiremo con un’autopsia tecnica». Non è possibile sapere con esattezza a quale lunedì Altman si riferisca nel tweet, se in particolare al lunedì appena trascorso oppure al prossimo.

La seconda dichiarazione di Sam Altman La seconda dichiarazione di Sam Altman Fonte: Twitter

Quello che è certo è che OpenAI dovrà fare molta attenzione al modo in cui gestisce la privacy dei propri utenti, o rischierà di compromettere la sua immagine e la sua affidabilità, specialmente agli occhi di coloro che sono abbonati al servizio a pagamento.

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