ChatGPT: ecco come usarlo gratis su Whatsapp e Telegram

Niccolò Ellena

27/04/2023

27/04/2023 - 14:29

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ChatGPT, il potente chatbot di OpenAI, è disponibile adesso anche su Whatsapp e Telegram. Ecco come fare per usarlo gratuitamente.

ChatGPT: ecco come usarlo gratis su Whatsapp e Telegram

Da quando ChatGPT non è più disponibile in Italia sono nate molte soluzioni alternative per accedere agli utilissimi servizi forniti dal chatbot, sia da PC, sia con lo smartphone.

Recentemente, grazie allo sforzo di alcuni sviluppatori, è diventato addirittura possibile usarlo gratuitamente attraverso Whatsapp e Telegram.

Accedere a ChatGPT e integrarlo nelle popolari app di messaggistica non è difficile, per farlo è necessario seguire alcuni semplici passaggi che a breve saranno spiegati.

È necessario chiarire che quello che andrete ad usare non è esattamente ChatGPT, ma sono dei software che lo integrano al loro interno grazie a delle API.

Vediamo quali sono i principali software per utilizzare ChatGPT su Whatsapp e Telegram.

Come usare ChatGPT gratis su Whatsapp

Esistono già numerosi software che permettono di usare ChatGPT attraverso Whatsapp. Uno dei più popolari è decisamente Shmooz AI.

Per accedervi è sufficiente andare con lo smartphone sul suo sito, il cui indirizzo è uguale al nome del software, e premere «Start Shmoozing». A questo punto il software affermerà di aver trovato il vostro account; se acconsentirete, potrete iniziare a inserire i vostri prompt.

Shmooz AI non offre soltanto la possibilità di rispondere alle vostre domande proprio come farebbe ChatGPT, ma è anche in grado di realizzare immagini usando l’intelligenza artificiale.

Per creare un’immagine con Shmooz AI è sufficiente inserire il prompt «Picture:» seguito dalla descrizione dell’immagine che volete.

Certo, queste non sono al livello di software come Midjourney, molto più avanzati, tuttavia considerando che è possibile fare tutto ciò dallo smartphone è comunque importante riconoscere che è una possibilità che può essere molto utile.

Il servizio offerto da Shmooz di per sé è a pagamento, infatti, dopo alcune richieste (noi abbiamo inserito cinque messaggi testuali e una richiesta di creazione di un’immagine), il software chiede di sottoscrivere un abbonamento per proseguire nell’utilizzo.

Se comunque per voi è necessario soltanto avere qualche risposta, la prova gratuita è più che sufficiente.

Il costo del servizio varia in base al numero di messaggi che volete inviare al mese con questo software: si parte da 2,99 dollari al mese per 100 messaggi, fino a 9,99 dollari per avere messaggi illimitati.

Un altro software che può essere usato per integrare ChatGPT all’interno di Whatsapp è Wiz AI. Questo chatbot è basato su ChatGPT-3.5, perciò la versione precedente all’ultima che è stata rilasciata.

Utilizzare gratuitamente questo chatbot è possibile, ma soltanto per 5 prompt, dopodiché è necessario abbonarsi al servizio che ha un costo di 2 dollari al mese.

Per provare questo servizio è necessario andare sul sito getwiz.xyz e premere su «Get started». A questo punto è possibile iniziare a inserire le proprie richieste.

C’è poi MobileGPT, forse il software più avanzato, ma allo stesso tempo il più costoso.

Dotato di GPT-4, questo software permette di chattare con il chatbot (come tutti i software simili), creare immagini con l’intelligenza artificiale generativa di Stable Diffusion XL e addirittura redigere documenti Word al posto vostro, tra cui CV, lettere di presentazione e molti altri.

Rispetto agli altri software, che consentono di inviare soltanto un numero limitato di prompt, MobileGPT permette di provare i suoi utili servizi per 24 ore, dopodiché il servizio ha un costo di 20 dollari al mese. Per provarlo è necessario andare sul sito di MobileGPT e premere su «Chat with MobileGPT».

Infine, c’è WhatGPT, molto simile ai software precedenti. Come tutti gli altri è in grado di processare i prompt e rispondere alle domande degli utenti, creare immagini di buona qualità e comprendere i messaggi audio.

Una funzione che sembra essere peculiare di WhatGPT è quella che permette di riassumere e trascrivere gli audio che si inseriscono nella chat.

Provare WhatGPT è semplice, è necessario cercare il nome del software online e una volta trovato premere su «Try Free». A quel punto si aprirà Whatsapp e potrete iniziare a interagire. Rispetto ai precedenti i prompt gratuiti che si possono inserire sono superiori a quelli degli altri software, ma comunque non infiniti.

Una volta terminata la prova, il costo per usare questo software varia in base al numero di prompt che si vuole inserire: si parte da 1,49 dollari al mese fino a 9,99 dollari al mese.

Come usare ChatGPT gratis su Telegram

Così come su Whatsapp, è possibile usare ChatGPT gratis anche su Telegram. Il primo software che lo permette è BuddyGPT. Per accedervi è sufficiente andare sul sito web del software e premere sull’icona di Telegram (è disponibile anche su Whatsapp).

Una volta aperto Telegram, nella chat leggerete che il chatbot permette di inserire 10 prompt gratuiti al mese, un numero considerevole se lo si sa usare con parsimonia.

Così come gli altri chatbot, anche BuddyGPT è in grado di realizzare delle immagini sfruttando l’intelligenza artificiale generativa. Ogni mese è possibile crearne 3 gratuitamente, mentre se se ne vogliono di più è necessario pagare.

Il costo di BuddyGPT è di 5,99 dollari al mese o di 7,99 dollari al mese, in base al numero di prompt che si vogliono inserire.

C’è infine YourChatAI, disponibile per Telegram. Al contrario degli altri software questo è completamente gratuito e non richiede nessuna registrazione.

Per accedervi è sufficiente andare sul sito di YourChatAI e premere su YourChat Telegram, a quel punto si aprirà un canale di conversazione.

Se invece volete creare delle immagini, scorrendo la pagina di YourChatAI troverete PicassoME, l’intelligenza artificiale generativa in grado di creare immagini realistiche.

YourChat poi offre anche altre funzioni, come ad esempio YourFriends, che permette di chattare con personaggi famosi come Donald Trump e Olaf Scholz, perfettamente replicati dall’intelligenza artificiale.

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