Certificazione Unica 2024, le novità con assegno unico, mance e non solo

Nadia Pascale

19 Gennaio 2024 - 12:44

condividi

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i modelli per la Certificazione Unica 2024, molte le novità chiarite dall’Agenzia delle Entrate per assegno unico e contratti sportivi nella CU 2024.

Certificazione Unica 2024, le novità con assegno unico, mance e non solo

Con provvedimento del 16 gennaio 2024 dell’Agenzia delle Entrate, è stato approvato il modello definitivo CU 2024 con relative istruzioni per la compilazione. Molte le novità per l’anno in corso derivanti prevalentemente dalle norme fiscali inserite nella legge di bilancio 2023.

Entro il 16 marzo la Certificazione Unica 2024 deve essere consegnata non solo a chi ha percepito redditi nel corso del 2023, ma deve anche essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate. Un’unica scadenza, quindi, per un doppio adempimento. Resta fissata al 31 ottobre la proroga per le certificazioni contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili con il modello 730/2024.

Nel modello sono indicati:

  • redditi da lavoro dipendente e assimilati sottoposti a tassazione ordinaria, separata, ritenuta alla fonte o imposta sostitutiva;
  • redditi da lavoro autonomo e redditi diversi, così come definiti dagli articoli 53 e 67 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR);
  • somma totale delle provvigioni, (rapporti di commissione, agenzia, procacciamento di affari, mediazione...);
  • compensi e somme erogati in seguito a pignoramenti pressi terzi e procedure di esproprio;
  • corrispettivi erogati per contratti di appalto;
  • indennità erogate in caso di cessazione di rapporti di agenzia, funzioni notarili e attività sportive;
  • ritenute d’acconto;
  • detrazioni effettuate.

Quali sono le novità da rispettare nella predisposizione del modello CU 2024? Ecco i cambiamenti che derivano dalle modifiche legislativa apportate nell’ultimo anno.

Certificazione Unica 2024: entro il 16 marzo l’invio

La certificazione unica è stata introdotta con il decreto legislativo 175 del 2014 e ha sostituito il CUD e altri modelli per lavoro autonomo e dipendente. Si tratta di un documento fondamentale ai fini della dichiarazione dei redditi perché riassume i redditi maturati, comprese le provvigioni, le ritenute d’acconto e le detrazioni operate.

Deve essere consegnato ogni anno ai lavoratori, viene inoltre inviato anche all’Agenzia delle Entrate che usa il modello come base per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.

I datori di lavoro lo consegnano ai propri dipendenti e l’Inps fa la stessa cosa verso i pensionati e i titolari di altre prestazioni.

Per il datore di lavoro, sostituto d’imposta, l’invio telematico del modello CU è obbligatorio.

Nel 2024 l’invio per i dipendenti e per i pensionati va fatto entro il 16 marzo (ed entro la stessa data va fatta la trasmissione all’Agenzia delle Entrate). Per le somme corrisposte ai lavoratori autonomi la trasmissione telematica può essere effettuata entro la stessa scadenza del modello 770. In base all’articolo 16 del decreto Semplificazioni dal 2025 il modello 770 dovrebbe essere archiviato.

Certificazione Unica forfettari 2024

L’articolo 3 del decreto Semplificazioni fiscali prevede l’eliminazione dell’obbligo della Certificazione unica per i soggetti che hanno aderito al regime forfettario o altro regime fiscale di vantaggio.

Viene però sottolineato che tale obbligo viene meno a partire dall’anno di imposta 2024, questo implica che per l’anno di imposta 2023 la stessa deve ancora essere predisposta.

Ne consegue che chi ha aderito al regime forfettario, o altro regime di vantaggio, entro il 16 marzo 2024 deve inviare la CU relativa alle spettanze erogate nel 2023.
L’articolo 3 del decreto Semplificazioni fiscali si applica sia all’invio della CU all’Agenzia delle Entrate, sia all’invio ai percipienti.

CU 2024 per Assegno unico

Dal 1° marzo 2022 con l’introduzione dell’Assegno Unico sono state modificate le norme inerenti le detrazioni per i figli a carico.

Con la Risoluzione n. 55 del 3 ottobre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a dare le indicazioni necessarie per compilare correttamente questa sezione nel 2024.
Le indicazioni fornite sono però state in parte superate con la Nota 386245 del 27 ottobre 2023 dell’Agenzia delle Entrate.

La regola generale è che i dati anagrafici dei figli devono essere indicati nella Certificazione Unica nel caso in cui il genitore debba far valere delle detrazioni o deduzioni fiscali.

Nella Nota viene però precisato che il sostituto di imposta non è tenuto a indicare i dati (codice fiscale) dei figli a carico per i quali si percepisce l’Assegno Unico. Vi sono però delle eccezioni a tale regola generale e sono:

  • dipendente che in sede di conguaglio fiscale chiede al sostituto di imposta il riconoscimento di detrazioni per spese per i figli;
  • presenza di agevolazioni nel calcolo delle addizionali regionali;
  • in presenza di benefit aziendali e servizi riconosciuti ai dipendenti in favore dei figli e che non concorrono alla determinazione del reddito (ad esempio corsi), nel limite non imponibile di 3.000 euro;
  • quando il dipendente chiede il riconoscimento delle detrazioni per figli a carico (con età superiore ai 21 anni).

Le novità della CU 2024 per i lavoratori sportivi

Nel 2023 è entrata in vigore la Riforma dello sport, questa si ripercuote anche sul modello CU da consegnare ai lavoratori sportivi. Le nuove regole sono entrate in vigore il 1° luglio 2023, ne deriva che si avrà un doppio regime per l’anno di imposta appena concluso:

  • i compensi percepiti dai lavoratori dello sport fino al 30 giugno 2023 sono considerati «redditi diversi»;
  • quelli percepiti dal 1° luglio al 31 dicembre sono, invece, considerati «redditi da lavoro dipendente e assimilati».

Ne consegue che per i redditi percepiti a partire dal 1° luglio devono essere applicate anche le deduzioni e detrazioni previste per tale tipologia di compensi, ovviamente pro quota.
Per i redditi diversi, conseguiti dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023, non è invece prevista alcuna detrazione.

Tassazione mance

Novità vi sono anche in relazione alla nuova tassazione delle mance per il settore turistico.

A partire dal 1° gennaio 2023 (legge di bilancio 2023) trova applicazione la nuova regolamentazione sulla tassazione delle mance nel settore turistico.
La normativa prevede che le liberalità erogate in favore di lavoratori del settore turistico sono sottoposte a una tassazione sostitutiva con aliquota al 5%.

Affinché possa trovare applicazione la tassazione sostitutiva è necessario che il lavoratore, dipendente del settore privato, non abbia percepito nell’anno precedente redditi di importo superiore a 50.000 euro.
È inoltre previsto un ulteriore limite: la tassazione agevolata può essere applicata entro il limite del 25% del reddito percepito nell’anno per le relative prestazioni di lavoro.
Il lavoratore può inoltre rinunciare espressamente a tale tassazione sostitutiva comunicandolo al datore di lavoro.

Nelle istruzioni rilasciate dall’Agenzia delle Entrate è specificato che:

  • nel punto 651 deve essere indicato l’ammontare del 25% del reddito percepito;
  • nel punto 652 deve essere riportato l’importo delle mance sottoposte a tassazione sostitutiva;
  • nel punto 653 deve essere riportato l’importo dell’imposta sostitutiva operata sulle somme erogate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità.

Tassazione fringe benefit

Tra i vantaggi riconosciuti ai lavoratori con figli vi è l’innalzamento della soglia dei fringe benefit non sottoposti a tassazione. In questo caso le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate indicano che tali importi devono essere indicati nel punto 475 del modello CU2024.

Gli importi superiori a 3.000 euro a titolo di fringe benefit sono interamente tassati secondo le regole ordinarie e concorrono alla formazione della base imponibile.
Nel campo 475 deve essere indicato anche il valore dei bonus carburante concessi nel corso del rapporto di lavoro, indipendentemente dal loro ammontare.

Certificazione Unica 2024: le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate

Il Modello CU 2024, certificazione unica, deve essere utilizzato dai sostituti di imposta, comprese le Amministrazioni dello Stato per trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati fiscali relativi alle ritenute operate nell’anno 2023 e gli altri dati contributivi e assicurativi richiesti.

Come viene specificato il flusso telematico da inviare all’Agenzia si compone:

  • Frontespizio nel quale vengono riportate le informazioni relative al tipo di comunicazione, ai dati del sostituto, ai dati relativi al rappresentante firmatario della comunicazione, alla firma della comunicazione e all’impegno alla presentazione telematica;
  • Quadro CT nel quale vengono riportate le informazioni riguardanti la ricezione in via telematica dei dati relativi ai modelli 730 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate;
  • Certificazione Unica 2024 nella quale vengono riportati i dati fiscali e previdenziali relativi alle certificazioni lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale e alle certificazioni lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i dati fiscali relativi alle certificazioni dei redditi relativi alle locazioni brevi.
CU 2024 modello ordinario
Modello CU 2024
CU 2024 modello sintetico
Modello sintetico CU 2024

Il flusso deve essere presentato esclusivamente per via telematica e può essere trasmesso direttamente dal soggetto tenuto a effettuare la comunicazione oppure tramite un intermediario abilitato. Il documento si considera presentato nel giorno in cui è conclusa la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate. La prova della presentazione del flusso è data dalla comunicazione attestante l’avvenuto ricevimento dei dati, rilasciata per via telematica.

CU 2024 istruzioni
Istruzioni per compilazione modello CU 2024

Iscriviti a Money.it