La cedola del nuovo BTP Italia di novembre è stata oggi rivelata (0,25%). Tutte le caratteristiche della nuova emissione che sta facendo riflettere i risparmiatori.
Aggiornamento 1i novembre: i risultati definitivi sono stati ufficializzati
La cedola del nuovo Btp Italia di novembre sarà dello 0,25%.
Come già ampiamente anticipato nel comunicato del Ministero del Tesoro, l’importo del tasso cedolare reale annuo minimo garantito sarà soltanto indicativo.
La reale cedola del Btp Italia 2017 sarà fissata alla conclusione del collocamento, ossia alla chiusura della seconda fase del periodo di distribuzione, ma non potrà in nessun caso essere inferiore al tasso precedentemente citato.
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Le caratteristiche della cedola
Il nuovo Btp Italia di novembre avrà una scadenza di 6 anni e sarà dotato di un tasso reale annuo minimo garantito. Le cedole semestrali saranno indicizzate all’inflazione, ossia all’indice nazionale dei prezzi al consumo per operai e impiegati al netto dei tabacchi.
Prima di scendere nei dettagli della cedola, però, è utile comprendere alcune caratteristiche dell’emissione del Btp Italia, che avverrà in due fasi. Nella prima (dal 13 al 15 novembre) il titolo sarò offerto ai privati; nella seconda (prevista per il 16 novembre) il Btp sarà offerto agli istituzionali.
Conoscere queste due fasi è di fondamentale importanza poiché, mentre il tasso cedolare reale annuo minimo è stato comunicato oggi, venerdì 10, la cedola reale del Btp Italia di novembre sarà resa nota al termine della seconda fase di collocamento.
Il 20 novembre, invece, prenderà il via il regolamento dell’operazione.
La cedola del Btp Italia di novembre, è tutelata dal rischio di deflazione, il che significa che il suo rendimento non può essere svalutato e non può scendere al di sotto del minimo garantito, allo 0,25%. Il numero indice dell’inflazione calcolato alla data di godimento e regolamento del titolo è 101,21000.
Il calcolo
La cedola reale del Btp Italia di novembre viene calcolata, come sempre, tramite una semplice operazione. Basterà moltiplicare la metà del tasso di interesse reale cedolare annuale fisso (quello che viene fissato al momento dell’emissione) con l’ammontare di capitale sottoscritto, ma indicizzato all’inflazione registrata su base semestrale.
Come già accennato, infatti, la distribuzione della cedola del Btp Italia avviene su base semestrale e in virtù dell’inflazione FOI (i prezzi al consumo di Famiglie di Operai e Impiegati).
Nell’ultima emissione del Btp Italia 2017 avvenuta a maggio, la cedola minima garantita è stata dello 0,45%. Per quella di novembre è allo 0,25%.
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