Causale bonifico per amici e parenti, cosa scrivere?

Ilena D’Errico

25 Novembre 2025 - 01:06

La causale del bonifico non deve essere vista come un problema, ma come uno strumento indispensabile per tutelare chi lo invia e chi lo riceve, soprattutto nei bonifici privati tra amici e parenti.

Causale bonifico per amici e parenti, cosa scrivere?

Anche se i contanti sono ancora molto usati e le app per trasferire il denaro in tempo reale sono sempre più in voga il bonifico rimane uno dei mezzi di pagamento preferito (e preferibile). Il denaro può così essere inviato in modo veloce, sicuro e tracciabile, aspetti che devono essere visti come un vantaggio. Proprio in questo senso si inserisce l’importanza della causale, che serve a chiarire il motivo della transazione tra le parti e a terzi (come il Fisco), rivelandosi particolarmente utile in caso di contestazioni future. Molti tralasciano questo aspetto quando inviano bonifici ad amici e parenti, confidando nel legame di fiducia e sottovalutando la tutela dei propri interessi. In realtà, è proprio in questi casi che si rivela più importante scrivere una causale chiara, non essendoci fatture, beni o servizi che possano aiutare in futuro a provare la natura del trasferimento. Vediamo quindi come scrivere la causale al meglio.

L’errore da non fare nei bonifici

La scrittura della causale di un bonifico per un regalo dovrebbe essere chiara, precisa e sintetica. Bisognerebbe evitare di aggiungere informazioni non necessarie o superflue, perché dato il poco spazio sarebbe difficile spiegarsi adeguatamente, generando equivoci spiacevoli.

Ed è proprio questa tendenza che dà origine a uno degli errori più gravi in questo campo: scrivere nella causale ringraziamenti, frasi varie di riconoscenza o gratitudine. Può sembrare assurdo e immotivato, probabilmente è proprio questo il motivo per cui spesso si disattende a questa regola, ma causali di questo tipo andrebbero evitate.

Questo perché potrebbero insospettire il Fisco, alludendo a eventuali pagamenti in nero per prestazioni lavorative ricevute. Ovviamente in caso di sospetti seguono i dovuti controlli, che tengono conto anche dell’entità dell’importo e della frequenza delle transazioni, dunque chi ha agito correttamente non ha nulla da temere. Allo stesso tempo, però, bisognerebbe evitare di commettere questo errore per evitare i disagi dovuti ai controlli (finanche il blocco temporaneo del conto corrente) e, non meno importante, intralciare il lavoro di verifica. Il più importante errore da non fare è inserire complimenti o ringraziamenti nella causale, considerando che la lunghezza limitata rende molto difficile spiegarsi in maniera esaustiva.

Senza dubbio c’è un errore ancora più grave, ossia quello di non scrivere affatto la causale, che è obbligatoria. Di norma, però, gli operatori allo sportello o i sistemi delle app non consentono l’invio del bonifico se il campo della causale è lasciato in bianco.

Causale del bonifico per amici e parenti

Non ci sono regole ferree sulle causali dei bonifici, ma per fare un regalo ad amici e parenti la formula base dovrebbe contenere i seguenti elementi:

  • Motivo del trasferimento: donazione/regalo o prestito infruttifero, fondamentale anche per il regime di tassazione;
  • finalità del regalo o prestito: evento o acquisto a cui è destinato. Ad esempio, “regalo di laurea” oppure “donazione per l’acquisto di uno scooter”;
  • rapporto di parentela, utile soprattutto se il destinatario ha un conto cointestato;
  • nome del destinatario.

Inserire chiaramente queste indicazioni permette di evitare fastidi immotivati, non solo per l’aspetto fiscale ma anche per eventuali opposizioni dei creditori o degli eredi in caso di successione. Oltretutto, specialmente quando non c’è un rapporto di parentela, specificare l’intento del regalo protegge dall’eventuale richiesta di restituzione, come se si trattasse di un prestito. È quindi sempre consigliabile chiedere questa indicazione quando si riceve un regalo.

Ciò per quanto riguarda i regali, ovvero le donazioni, ma i bonifici ad amici e parenti possono avere altra natura. Potrebbe per esempio trattarsi di un prestito oppure della restituzione di somme dovute a qualche titolo e in entrambi i casi è importante specificare queste circostanze. Per il prestito tra privati, che chi invia il bonifico concede al destinatario, si può usare questa struttura:

Prestito fruttifero/infruttifero di [importo] per [finalità] con scadenza [data]

Analogamente per la restituzione, che potrà essere indicata come segue:

Restituzione/Rata di restituzione prestito tra privati [data dell’accordo]

Naturalmente sarà possibile indicare, anziché il prestito, l’eventuale altro motivo di restituzione, per esempio una compartecipazione al pagamento anticipato, il contributo alle spese straordinarie per la prole e così via. Quando il pagamento riguarda un’altra persona è bene indicarlo con precisione per evitare futuri fraintendimenti, insieme alla finalità. Per esempio, “Quota di Caio per regalo di Sempronio”.

Attenzione al valore del bonifico

Regalare denaro ad amici o parenti non è affatto vietato, anzi si compie così una donazione, una modalità di trasferimento di beni permessa e regolamentata dalla legge. Secondo il Codice civile, tuttavia, le donazioni che superano il modico valore necessitano di atto pubblico e quindi del notaio, a meno che siano indirette.

Bisogna quindi valutare l’importo del regalo tenendo conto delle proprie disponibilità economiche ed eventualmente rivolgersi al notaio o pagare direttamente per il bene da regalare, evitando così possibili contestazioni.

Iscriviti a Money.it