Pace fiscale: cos’è, come funziona la chiusura delle cartelle e per chi

Rosaria Imparato

10/02/2021

10/02/2021 - 17:16

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Pace fiscale, cos’è e come funziona? Nella guida di seguito vediamo quali sono i procedimenti di chiusura delle cartelle, in particolare la rottamazione e il saldo e stralcio, e in cosa consiste il cosiddetto condono.

Pace fiscale: cos’è, come funziona la chiusura delle cartelle e per chi

Cos’è e come funziona la pace fiscale? Chi sono i soggetti beneficiari di questa modalità agevolata di pagamento? L’argomento interessa molti contribuenti, soprattutto quelli che si trovano a dover regolarizzare la propria posizione col Fisco.

Si tratta, in generale, di una serie di misure che consentono il pagamento delle cartelle esattoriali in modo agevolato, ovvero senza l’applicazione di sanzioni e interessi.

Rientrano nella pace fiscale vari procedimenti di chiusura delle cartelle: la rottamazione ter, la definizione delle liti pendenti, la sanatoria delle irregolarità formali, lo stralcio totale dei debiti fino a 1.000 euro e il saldo e stralcio per i contribuenti in difficoltà economica.

Potrebbero esserci interessanti novità sul piano delle cartelle esattoriali nel decreto Ristori 5 o in un provvedimento a parte. Ci sono varie ipotesi allo studio del MEF, dall’invio delle cartelle scaglionato in due anni alla compensazione del debito tramite un eventuale ristoro.

Vista la formazione del nuovo Governo però il decreto Ristori 5 è stato messo in stand by. In attesa dei nuovi sviluppi, facciamo chiarezza nella guida che segue, vediamo come funziona la pace fiscale e chi ne può beneficiare.

Pace fiscale: cos’è?

La pace fiscale è stata introdotta dal decreto legge n. 119 del 2018, e come anticipato consiste in una serie di misure che consentono ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con il Fisco, versando le imposte dovute senza applicazione di sanzioni e interessi.

La pace fiscale è diventata realmente “operativa” con la Legge di Bilancio 2019, che oltre a quanto contenuto nel decreto fiscale di cui sopra, ha previsto l’estensione degli avvisi bonari (le cosiddette lettere di compliance, cioè di adempimento spontaneo) e il saldo e stralcio delle cartelle in base all’Isee.

Come funziona la pace fiscale: la rottamazione delle cartelle

La rottamazione prevede la possibilità estinguere i debiti iscritti a ruolo contenuti nelle cartelle di pagamento, versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora.

Anche per le multe stradali si può richiedere la rottamazione, sempre senza pagare interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

Sono da aggiungere a quanto dovuto le somme maturate a favore dell’Agente della Riscossione a titolo di aggio, spese per procedure esecutive e diritti di notifica.

Sono esclusi dalla possibilità di usufruire della definizione agevolata:

  • il recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Unione Europea;
  • i crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
  • multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
  • sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.

Pace fiscale, come funziona il saldo e stralcio delle cartelle

Il saldo e stralcio delle cartelle permette di pagare i propri debiti a saldo, cioè togliendone una parte.

Chi usufruisce del saldo e stralcio, quindi, paga i propri debiti in misura inferiore a quanto richiesto: si salda il proprio debito anche se con un pagamento parziale.

L’agevolazione riguarda solo le persone fisiche e alcune tipologie di debiti. Nel dettaglio:

  • quando il valore ISEE riferito al proprio nucleo familiare non supera 20.000 euro;
  • quando alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, risulta già presentata la procedura di liquidazione di cui all’art. 14-ter della legge del 27/1/2012, n. 3;
  • per carichi derivanti dagli omessi versamenti dovuti in autoliquidazione, in base alle dichiarazioni annuali, e quelli derivanti dai contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.

Oltre alla riduzione degli importi dovuti, la procedura di saldo e stralcio prevede anche l’azzeramento di sanzioni e interessi di mora.

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