Carta Valore, requisiti e importi del nuovo bonus cultura per diplomati di 18 anni

Simone Micocci

21 Ottobre 2025 - 10:56

Arriva la nuova Carta Valore, il bonus per diplomati 18enni che sostituisce la Carta Cultura Giovani e del Merito. Ecco cosa sappiamo su importi e requisiti.

Carta Valore, requisiti e importi del nuovo bonus cultura per diplomati di 18 anni

Dal 2027 cambierà il modo in cui i giovani diplomati, 18enni, potranno accedere al cosiddetto “bonus cultura”.

Con l’articolo 109 del testo in bozza della Legge di Bilancio 2026, il governo introduce infatti la Carta elettronica “Valore”, un’unica misura che sostituirà definitivamente le due precedenti agevolazioni - la Carta Cultura Giovani e la Carta del Merito - istituite nel 2022 con la legge n. 234.

L’obiettivo è semplificare e razionalizzare il sistema dei bonus per i diciottenni, unificando in un solo strumento i requisiti di accesso e le modalità di spesa, ma anche rendere più efficiente la gestione del fondo da parte del ministero della Cultura.

Nel dettaglio, la nuova Carta Valore sarà destinata ai ragazzi che conseguiranno il diploma di scuola secondaria di secondo grado, la Maturità quindi, e permetterà di utilizzare un credito elettronico per acquistare beni e servizi culturali: dai libri agli spettacoli, dai musei ai corsi di formazione artistica e linguistica.

Da capire però come questo passaggio andrà a incidere su chi matura i requisiti per i precedenti bonus 18 anni tra il 2025 e il 2026: scopriamolo in questa guida dedicata alla Carta Valore.

A chi spetta la Carta Valore

La nuova Carta Valore sarà riservata ai ragazzi che conseguono il diploma di scuola secondaria di secondo grado o un titolo equivalente, a partire dall’anno scolastico 2025/2026.

Il beneficio verrà riconosciuto nell’anno successivo al conseguimento del titolo, quindi a partire dal 2027, e potrà essere richiesto entro l’anno del compimento del 19° anno d’età.

Si tratta dunque di una misura che mantiene lo spirito delle precedenti Carte Cultura e del Merito, ma introduce un meccanismo unico, legato esclusivamente al raggiungimento del diploma. L’importo del contributo sarà definito ogni anno con decreto del ministero della Cultura, di concerto con il ministero dell’Istruzione e del Merito e con il ministero dell’Economia e delle Finanze, che dovranno stabilire entro il 30 settembre anche i criteri di assegnazione e le modalità di richiesta.

Va sottolineato che la Carta Valore sarà personale e digitale: verrà accreditata su una piattaforma elettronica dedicata - come avviene oggi d’altronde - e non potrà essere ceduta o trasferita. Inoltre, l’importo ricevuto non concorrerà alla formazione del reddito e non influirà sull’Isee del nucleo familiare.

Quanto spetta

Come anticipato, la Legge di Bilancio 2026 non fissa ancora un importo preciso per la nuova Carta Valore, ma rinvia la definizione a un successivo decreto del ministero della Cultura, che ogni anno - di concerto con il Mef e il ministero dell’Istruzione - stabilirà l’entità del beneficio e i criteri di assegnazione.

Nel testo approvato si legge soltanto che la misura sarà finanziata con 180 milioni di euro annui a partire dal 2027, ma non viene specificata la cifra che ciascuno studente riceverà.

È tuttavia plausibile che l’importo resti intorno ai 500 euro, in linea con quanto previsto per le due misure che la Carta Valore andrà a sostituire: la Carta Cultura Giovani (da 500 euro per chi ha un Isee inferiore a 35.000 euro) e la Carta del Merito, che riconosce un ulteriore bonus da 500 euro per chi si diploma con il massimo dei voti.

Proprio per questo, non è da escludere che anche la Carta Valore possa mantenere un sistema premiale, prevedendo un importo base uguale per tutti i diplomati a cui si aggiunge una maggiorazione per chi consegue il diploma con il massimo dei voti.

Cosa si può acquistare con la Carta Valore

Come le precedenti Carte Cultura, anche la nuova Carta Valore avrà l’obiettivo di sostenere e incentivare la partecipazione dei giovani alla vita culturale del Paese. Più precisamente, il credito elettronico potrà essere utilizzato per l’acquisto di beni e servizi culturali, con un elenco di spese ammesse definito direttamente dalla legge di Bilancio.

Tra queste rientrano:

  • libri, quotidiani e periodici, anche in formato digitale;
  • biglietti per cinema, teatro e spettacoli dal vivo;
  • musica registrata e strumenti musicali;
  • prodotti audiovisivi e titoli d’accesso a musei, mostre, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali;
  • corsi di musica, teatro, danza o lingua straniera.

Sono invece escluse le spese non strettamente connesse alla crescita culturale, come l’acquisto di dispositivi elettronici (smartphone, tablet, computer), abbigliamento o beni di consumo. Sappiamo poi che la carta avrà validità per l’anno successivo all’erogazione, mentre il credito dovrà essere speso entro il termine fissato dal ministero della Cultura. I fondi non utilizzati entro la scadenza torneranno automaticamente al bilancio statale.

Per garantire la correttezza degli acquisti, i pagamenti potranno avvenire solo presso esercenti convenzionati, iscritti in un apposito elenco tenuto dal ministero della Cultura. In caso di utilizzo improprio, la carta potrà essere revocata e si applicheranno sanzioni per l’esercente fino a 50 volte l’importo irregolare.

Cosa spetta nel frattempo?

La Carta Valore debutterà solo nel 2027, quindi è lecito chiedersi oggi cosa spetta nel frattempo. A tal proposito, la Legge di Bilancio 2026 definisce in modo piuttosto netto il passaggio dalle vecchie Carte Cultura e del Merito alla nuova Carta Valore, disciplinando una fase di transizione che merita di essere spiegata con attenzione.

Con la modifica al comma 357 della legge n. 234/2021, viene stabilito che le due precedenti misure restano valide “a partire dall’anno 2023 e fino all’anno 2026”, ma solo per chi perfeziona i requisiti entro il 31 dicembre 2025.

Ciò significa che chi compie 18 anni nel 2025 ha comunque diritto alla Carta Cultura Giovani, a condizione di rispettare il limite Isee previsto (35.000 euro). Il beneficio potrà essere utilizzato anche nel 2026, ma non saranno più accettate nuove domande da parte di chi diventa maggiorenne nel 2026.

Diverso il caso di chi si diploma nel 2026, anche con 100 o 100 e lode: la norma specifica che le vecchie carte si applicano solo a chi perfeziona i requisiti entro la fine del 2025, quindi chi si diploma quest’anno non avrà diritto alla Carta del Merito. Per loro il riferimento diventa la nuova Carta Valore, introdotta dall’articolo 109 della stessa manovra, destinata a chi consegue il diploma a partire dal 2026 e non ha ancora compiuto 19 anni.

In pratica, chi si diploma nel 2026 potrà ricevere la Carta Valore nel 2027, anno in cui è prevista l’erogazione effettiva del beneficio.

Per il momento non è previsto alcun divieto esplicito di cumulo tra le vecchie e la nuova carta: per esempio, uno studente che compie 18 anni nel 2025 (ottenendo la Carta Cultura Giovani) e si diploma nel 2026 potrà, in linea teorica, beneficiare anche della Carta Valore nel 2027. Saranno però i decreti attuativi del ministero della Cultura a definire eventuali limitazioni o criteri di priorità.

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