Carta del docente 500 euro precari, pagamento a novembre: ecco a chi spetta

Teresa Maddonni

20 Ottobre 2023 - 19:25

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Il bonus 500 euro riconosciuto agli insegnanti ora spetta anche ai precari che potrebbero ricevere il pagamento a novembre come riportano i sindacati. Non lo prenderanno tutti. Ecco a chi spetta.

Carta del docente 500 euro precari, pagamento a novembre: ecco a chi spetta

In arrivo nel mese di novembre il pagamento della carta del docente da 500 euro per i precari anche se non sarà per tutti.

La carta docente da 500 euro viene riconosciuta, quindi, agli insegnanti assunti con contratto a tempo determinato. A confermare che il pagamento del bonus 500 euro fino a oggi destinato soltanto ai docenti di ruolo, e che dopo diverse battaglie e sentenze finalmente è stato esteso anche ai precari, dovrebbe avvenire nel mese di novembre è il sindacato di categoria Flc Cgil in una nota.

Non tutti i docenti precari che hanno prestato servizio lo scorso anno, come anticipato, riceveranno la carta del docente, ma solo coloro che hanno stipulato un contratto al 31 agosto.

Ad assegnare la carta del docente agli insegnanti precari è stata la Legge 10 agosto 2023 n. 103 di conversione del decreto-legge 13 giugno 2023, n. 69, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.”

Il governo italiano, infatti, ha dovuto così rispondere a una sentenza della Corte di Giustizia europea che si è espressa in favore dei precari della scuola. Vediamo chi riceve la carta del docente con il pagamento che dovrebbe avvenire nel mese di novembre.

Carta del docente 500 euro precari: pagamento a novembre per contratti al 31 agosto

Il pagamento del bonus 500 euro o carta del docente anche ai precari dovrebbe avvenire entro il 30 novembre per coloro che hanno un contratto al 31 agosto. Non è chiaro, tuttavia, se l’accredito valga solo per coloro che abbiano stipulato un contratto a tempo determinato nell’anno scolastico 2022/2023, o anche per coloro che lo hanno stipulato con la riapertura delle scuole a settembre e per i quali scadrà il 31 agosto 2024.

La legge in Gazzetta ufficiale che riconosce il bonus 500 euro anche ai precari fa riferimento all’anno 2023 e il sindacato che annuncia il pagamento a novembre non specifica chiaramente quale sia l’anno scolastico di riferimento.

Essendo necessaria, per gli insegnanti con contratto a tempo indeterminato, l’iscrizione al portale ministeriale dedicato alla carta del docente per poterne usufruire, immaginiamo che lo stesso debba avvenire per i precari che per poter godere del pagamento a novembre dovrebbero ricevere indicazioni operative dal ministero dell’Istruzione e del merito quanto prima.

Carta del docente 500 euro precari: pagamento a novembre secondo i sindacati

Flc Cgil, pur accogliendo con soddisfazione il traguardo importante raggiunto con il riconoscimento della carta del docente 500 euro ai precari fino al 31 agosto, contesta il ritardo nell’applicazione della legge in Gazzetta ufficiale da agosto. Scrive infatti il sindacato di categoria:

Risulta incomprensibile il ritardo con cui l’amministrazione doveva provvedere a questo parziale adempimento: il decreto è di giugno, approvato in via definitiva ad agosto, a metà ottobre risulta ancora inapplicato.

E aggiunge che il pagamento del bonus 500 euro dovrebbe arrivare a novembre. Si legge, infatti, nella nota:

A seguito del nostro interessamento ci viene comunicato che il sistema dovrebbe andare in linea entro novembre e quindi i precari con contratto al 31 agosto dovrebbero vedersi accreditare la cifra sulla propria carta del docente. Se ciò non accadesse siamo pronti a sostenere i colleghi precari in ogni sede al fine di esigere quanto dovuto: prosegue il nostro impegno sulla equiparazione dei diritti tra personale assunto a tempo determinato e quello assunto a tempo indeterminato.

Il sindacato comunica, inoltre, che continua la battaglia per il riconoscimento della carta del docente a tutti i precari, anche a quelli con contratto al 30 giugno che contribuiscono al pari degli altri insegnanti a tempo determinato e indeterminato al corretto funzionamento del sistema scolastico del Paese.

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