Caos migranti, il Viminale invia altre 3 navi quarantena: cosa sta accadendo a Lampedusa?

Martino Grassi

30/08/2020

07/07/2021 - 17:30

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Lampedusa si trova a dover affrontare un’emergenza migranti dopo un nuovo sbarco di 370 persone. L’isola rischia il collasso e il sindaco minaccia uno sciopero generale. Ecco cosa sta accadendo.

Caos migranti, il Viminale invia altre 3 navi quarantena: cosa sta accadendo a Lampedusa?

Continua l’emergenza migranti a Lampedusa, e adesso si teme un collasso del sistema con i nuovi 370 profughi sbarcati nelle ultime ore da un vecchio peschereccio. Il maxi sbarco ha messo a dura prova l’isola, e il sindaco Totò Martello minaccia uno sciopero generale, mentre il Governatore della Sicilia, dopo aver emanato un’ordinanza impugnata poi dal Tar, chiede al Governo di convocare un Consiglio dei ministri.

L’isola rischia di non riuscire a gestire l’emergenza migranti, con gli sbarchi che non sembrano destinati a diminuire, e l’hotspot di Lampedusa, insieme alla parrocchia ospitano già oltre 1.500 migranti, molti di più della loro effettiva capienza.

Caos migranti, il Viminale invia navi quarantena

Per fronteggiare l’emergenza migranti, il Viminale invierà sull’isola altre tre navi quarantena, che andranno ad unirsi alle due già presenti. La prima dovrebbe arrivare entro la notte di domani, mentre le restanti entro mercoledì. Per ridurre la pressione nei centri di accoglienza e diminuire l’affollamento alcuni migranti, circa 300, saranno trasferiti con le motovedette della capitaneria di porto e la nave Dattilo.

Un altro barcone, su cui erano presenti 370 persone, tra cui 13 donne e 33 minori, è stato intercettato a largo dell’isola, mentre stava per capovolgersi a causa dei forti venti di scirocco. I profughi sono stati trasportati nella Casa della Fraternità del parroco don Carmelo La Magra poiché l’hotspot era già al completo con un numero di ospiti 10 volte superiore alla capienza massima.

Sull’isola sono scoppiate anche le proteste dei residenti che sono scesi in strada impedendo ai mezzi di soccorso di raggiungere la banchina, incalzati anche dal sindaco, il quale ha affermato che: “A Lampedusa lo Stato non esiste ormai siamo di fronte a una situazione ingestibile. Non so ancora quando e come verrà organizzato il trasferimento di queste oltre 1.500 persone. Siamo in ginocchio” e paventando la possibilità di uno sciopero generale.

La situazione a Lampedusa

Sono momenti di tensione quelli che sta affrontando in queste ore l’isola di Lampedusa. In molti si chiedono come un’imbarcazione di tali dimensioni sia riuscita a raggiungere le coste in modo del tutto indisturbato, tuttavia il controllo dei mari siciliani risulta essere molto complicato, come confermano gli altri 30 sbarchi avvenuti nelle ultime 24 ore.

La situazione sembra destinata a peggiorare, con gli sbarchi dalla Libia che non si fermano. Anche le ONG stanno lavorando a pieno regime, la nave finanziata da Bansky al mento non ha più ospiti a bordo dopo che la Guardia costiera italiana e la nave dell’ONG Sea Watch 4 hanno prelevato le 200 persone a bordo.

Sulla Sea Watch al momento si trovano 350 persone e si teme un nuovo scontro come avvenuto in passato, per farli sbarcare in un porto sicuro. Da molti Paesi dell’Europa infatti potrebbe arrivare un no, data anche l’emergenza sanitaria che sta affliggendo il vecchio continente.

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