Borsa di Milano oggi 6 ottobre: Ftse Mib vira al ribasso, spread sui 240 punti

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

06/10/2022

25/10/2022 - 12:11

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Borsa di Milano oggi 6 ottobre: il Ftse Mib parte con il segno più ma poi cambia direzione e chiude in rosso, come le principali piazze europee e in scia con gli Usa. Spread non scende dai 240 punti.

Borsa di Milano oggi 6 ottobre: Ftse Mib vira al ribasso, spread sui 240 punti

Borsa di Milano oggi 6 ottobre: il Ftse Mib inizia la seduta in rialzo, ma chiude in rosso. Le principali piazze europee scambiano al ribasso, indebolite da un clima ancora incerto sulla crisi del gas e da dati non soddisfacenti, come le vendite al dettaglio in Eurozona a -2,0% annuale.

Gli ordini di fabbrica tedeschi hanno deluso con un tonfo di -2,4% ad agosto contro il -0,7% previsto. Il dollaro Usa, intanto, frena in un clima di mercato migliore. Si attendono i verbali della Bce. Sul fronte energetico, i riflettori si sono accesi di nuovo sul petrolio dopo che l’OPEC+ ha deciso di tagliare la produzione di 2 milioni di barili al giorno, facendo infuriare gli Usa e innescando nuove tensioni.

Negli Usa le richieste di sussidi alla disoccupazione sono salite la scorsa settimana di 29mila unità, più di quanto ci si attendeva. Gli investitori continuano poi ad essere preoccupati dall’inflazione e dalle prospettive di possibile recessione all’inizio del 2023.

Lo spread Btp-Bund è ancora l’osservato speciale dopo che ieri Moody’s ha avvertito il Paese che ci sarà un declassamento del rating nel prossimo aggiornamento se verrà riscontrato un indebolimento economico a medio termine. Debito, misure fiscali, riforme del Pnrr restano sotto i riflettori degli analisti e le prime mosse del Governo Meloni saranno monitorate con attenzione.

Il differenziale tra il titolo italiano e quello tedesco, così, rimane sui 240 punti e il rendimento del Btp decennale sale attorno al 4,4%.

Borsa di Milano oggi 6 ottobre aggiornamento delle ore 18.00: Ftse Mib non si rialza

Il Ftse Mib chiude perdendo l’1,0X3%, a 21.140,55 punti. Stabile invece lo spread tra Btp e Bund tedeschi, attorno ai 240 punti base. Sul listino principale di Piazza Affari vendite sostanziose per i bancari, con le performance peggiori per le compagnie più attive nel risparmio gestito.

Il rialzo del prezzo del petrolio, invece, continua a far bene a Tenaris (+2,07%), Saipem (+0,08%) ed Eni (+0,05%). Avanzano, infine, Interpump, Nexi (+1,41%), Pirelli (+1,49%), Cnh (+0,33%), Stm (+1,59%).

Aggiornamento delle ore 13.00: Ftse Mib in calo

Alle ore 13.07 il Ftse Mib perde lo 0,78%, indebolendosi dall’inizio della seduta. Sul listino le banche mostrano performance negative. Moncler, Nexi, Pirelli, Interpump gruop guadagnano oltre l’1%.

Dax tedesco e Cac francese sono in flessione.

Aggiornamento delle ore 9.30

Il Ftse Mib guadagna lo 0,42% e si muove intorno ai 21.449,58 alle ore 9.30 circa.

Sul listino le banche oscillano, con Banca Generali (-2,15%), Banco Bpm (-1,38%), Finecobank (-0,77%) e UniCredit (-0,17%) in perdita. Anche Eni ed Enel iniziano la seduta con il segno meno, mentre spiccano Pirelli (+2,17%), Moncler (+1,67%), Nexi (+1,20%), Iveco (+1,90%), Interpump Group (+1,91%).

In Europa, il Dax tedesco avanza dello 0,74% e il Cac francese dello 0,27%. Il FTSE 100 londinese mostra guadagni frazionali.

Asia chiude mista, future Usa recuperano le perdite notturne

In Asia, con la Cina ancora ferma per le vacanze, gli indici archiviano la seduta misti: Nikkei e Kospi chiudono in rialzo, l’Hang Seng di Hong Kong si avvia a una chiusura in rosso.

I futures sulle azioni statunitensi sono invece in aumento, dopo la caduta nella normale sessione di negoziazione e aver rotto un massiccio rally di due giorni.

Le azioni hanno lottato per mantenere la serie vincente, ma alla fine non sono state all’altezza. Il Dow ha chiuso in ribasso di circa 42 punti, ovvero lo 0,14%, rimbalzando dal minimo della sessione di quasi 430 punti. L’S&P 500 e il Nasdaq Composite sono scivolati rispettivamente dello 0,20% e dello 0,25%.

L’aumento dei rendimenti ha aggiunto pressione alle azioni mercoledì. Il tasso del Treasury Usa a 10 anni ha superato il 3,7%, in aumento dal 3,6% del giorno prima.

Gli investitori continuano a monitorare i dati economici per vedere se l’inflazione si sta raffreddando o se gli aumenti dei tassi della Federal Reserve stanno spingendo gli Stati Uniti più vicini alla recessione.

I numeri di ADP hanno mostrato che il mercato del lavoro è rimasto forte tra le aziende private a settembre, quando le imprese hanno aggiunto 208.000 posti di lavoro. Venerdì verrà pubblicato il rapporto sull’occupazione di settembre del Bureau of Labor Statistics, fornendo alla banca centrale e agli investitori un altro dato cruciale.

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