Borsa di Milano oggi 13 ottobre: Ftse Mib in rialzo, spread in calo

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

13/10/2022

13/10/2022 - 18:01

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Borsa di Milano oggi 13 ottobre: il Ftse Mib in rialzo e anche gli indici europei, mentre è in corso l’elezione dei presidenti di Camera e Senato. L’inflazione Usa è superiore alle attese.

Borsa di Milano oggi 13 ottobre: Ftse Mib in rialzo, spread in calo

Borsa di Milano oggi 13 ottobre: il Ftse Mib chiude in aumento, in scia con buoni risultati delle Piazze europee.

In calo, invece, lo spread Btp-Bund, attorno ai 240 punti. Oggi è una giornata importante per la politica italiana, con la coalizione vincente al voto del 25 settembre, guidata da Fratelli d’Italia di Gorgia Meloni, al test dell’elezione di presidenti di Camera e Senato. Le tensioni non sono mancate tra gli alleati per mettere insieme i puzzle dei nomi. Ora c’è l’accordo per La Russa al Senato (già eletto) e un esponente Lega alla Camera (domani, probabilmente Molinari).

Intanto, i mercati sono nervosi, l’inflazione Usa superiore alle attese probabilmente farà rialzare di molto i tassi Fed nella prossima riunione. C’è una certa tensione anche in Eurozona, con i prezzi al consumo della Germania saliti del 10% come da attese a livello annuale e il nodo crisi del gas da sciogliere in seno all’Ue.

L’EUR/USD scambia attorno a 0,97, con uno slancio rialzista. La rinnovata debolezza del dollaro sembra aiutare la coppia a spingere al rialzo mentre gli investitori si preparano per i dati sull’inflazione di settembre dagli Stati Uniti.

Borsa di Milano oggi 13 ottobre aggiornamento delle 18.00: Ftse Mib in rialzo

Il Ftse Mib chiude guadagnando l’1,56%, a 20.785,82 punti. Scende leggermente lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che ora viaggia attorno ai 240 punti base.

Sul listino principale di Piazza Affari. Sotto i riflettori i bancari, con Intesa Sanpaolo che guadagna l’1,85%. L’istituto guidato da Carlo Messina ha chiuso il buy-back avviato in estate, avendo acquistato complessivamente quasi un miliardo di azioni, per un controvalore totale di 1,7 miliardi di euro. Bene anche Banco Bpm (+3,21%), Banca Mediolanum (+3,19%), Unicredit (+2,26%) e Fineco (+4,32%).

Aggiornamento delle 13.00: Ftse Mib in deciso aumento

Il Ftse Mib sale dello 0,82%, spinto dai titoli bancari tutti in rialzo alle ore 13.00 circa. Anche Eni e Enel guadagnano oltre l’1%, mentre in rosso di più di un punto percentuale sprofondano Moncler, Saipem, Campari.

Dax tedesco e Cac francese scambiano in rialzo, mentre è debole il FTSE 100 londinese.

Aggiornamento delle 9.30: Ftse Mib cauto

Il Ftse Mib cambia direzione rispetto ai primi minuti di negoziazione e si spinge a 20.515,46 punti, con un +0,24% alle ore 9.30 circa.

Sul listino milanese le banche viaggiano per lo più su un territorio positivo, con la sola flessione di UniCredit (-0,15%), in bilico con la parità.

Enel è in ribasso dello 0,09% dopo la cessione dell’intera quota in Pjsc Enel Russia, che corrisponde al 56,43% del capitale, a Pjsc Lukoil e al fondo privato Gazprombank-Frezia, per un valore di 137 milioni di euro.

Snam scende dell’1,06% con il taglio del target price da parte di Goldman Sachs, che ha invece aumentato il giudizio da sell a neutral per Italgas (che oscilla tra parità e frazionali perdite).

In focus c’è Mps: l’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro può partire dopo giorni complessi di trattative.

In Europa, il Dax tedesco sale dello 0,04% e il Cac francese perde lo 0,31%.

Asia in calo, Wall Street aspetta l’inflazione Usa

Gli indici asiatici chiudono in rosso la seduta e i futures delle azioni Usa virano al ribasso mentre si scrive.

Gli investitori guardano avanti ai dati sull’inflazione e agli utili dei prossimi giorni, che potrebbero fornire informazioni sulla salute futura dell’economia. La nottata di Wal Street ha visto piccoli alti e bassi, con gli investitori che hanno digerito i verbali della riunione della Federal Reserve di settembre.

Le minute hanno mostrato che la banca centrale prevede di continuare ad aumentare i tassi di interesse fino a quando non vedrà un calo dell’inflazione. Ma un commento ha fatto pensare ad alcuni che la Fed potrebbe invece rallentare i rialzi dei tassi, se non annullarli, se il tumulto dei mercati finanziari continuasse.

L’S&P 500 è sceso dello 0,33% per chiudere a 3.577,03. Il Nasdaq Composite è diminuito dello 0,09% a 10.417,10. Il Dow Jones è scivolato dello 0,10%, o 28,34 punti, chiudendo a 29.210,85.

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