Boom del public cloud: +29% nel 2021

Niccolò Ellena

30 Giugno 2022 - 09:33

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Secondo un report pubblicato da IDC il fatturato dello scorso anno nel settore del public cloud è arrivato a 406,6 miliardi a fronte 316,7 del 2020, un aumento che sembra non destinato a fermarsi

Boom del public cloud: +29% nel 2021

L’analista di mercato tecnologico IDC ha appena rilasciato un report che riassume e mette in evidenza le principali tendenze nel settore del public cloud nel 2021.

Secondo IDC, sono numerosi gli attori che si contendono questo mercato, poiché è in continua ascesa, e perciò molto remunerativo.
Stante ciò, ci sono cinque aziende che svettano sopra le altre, occupando il 40% del mercato; queste sono Amazon Web Services, Google, Microsoft, Sap e Salesforce.

In particolare Microsoft ha ottenuto la maggiore fetta di mercato con un market share del 14.4%, mentre Aws del 13,7%.

Grazie agli investimenti di queste imprese, ma anche di quelle che occupano la restante porzione di mercato, il settore del public cloud sta vivendo un momento particolarmente favorevole, il fatturato è infatti cresciuto del 29% rispetto all’anno precedente.

Com’è cambiato il settore del public cloud

La crescita del public cloud è sicuramente dovuta a una serie di fattori concomitanti. Allo stesso tempo, fra gli altri è possibile individuarne uno particolarmente rilevante in questo momento storico: in tempi di crisi le aziende e i singoli individui hanno bisogno di certezze.

La guerra in Ucraina ha innescato, a causa di tutti gli attacchi informatici ad essa connessa, la paura di poter perdere i propri dati, che oggi rappresentano una vera e propria memoria digitale.

Per questo motivo, sempre più persone decidono di affidarsi al public cloud che, sebbene sia più esposto per certi versi rispetto a un private cloud, può contare sull’attenzione e la manutenzione di esperti tecnici e ingegneri, cosa che non sempre si può dire di quelli privati.

Le performance di IaaS, PaaS e SaaS nel 2021

Tutti e tre i principali servizi di cloud, Infrastructure-as-a-Service (IaaS), Platform-as-a-Service (PaaS) e Software-as-a-Service (SaaS), hanno riportato ottime performance nell’anno 2021.

Il IaaS ha avuto una crescita del 35,6% nel 2021, passando da 67,3 miliardi di dollari a 91,3 miliardi; il PaaS ha avuto un aumento, seppur meno importante, del 16,7%, passando da 49,1 miliardi di dollari a 68,1 miliardi; e infine il SaaS, che ha avuto l’aumento più importante grazie alle applicazioni, è infatti passato 143,9 miliardi a 177,8 miliardi, con un aumento del 43,5%.

Nell’ambito dei SaaS, IDC ha deciso di fare una distinzione tra le applicazioni e i software per le infrastrutture di sistema: l’aumento del fatturato di questi ultimi è stato del 17,4%, arrivando così a 71,2 miliardi di dollari.

Com’è possibile vedere dunque, non solo il segmento Software-as-a-Service è quello che porta più guadagni, ma è anche quello che cresce con un ritmo più sostenuto.

Nel segmento delle applicazioni SaaS, un terzo del fatturato totale (177,8 miliardi), è portato dai cinque principali player, in particolare, Microsoft ha fatturato 19,3 miliardi di dollari, Salesforce 17,6 miliardi, Sap 8 miliardi, Oracle 6,4 miliardi e Google 6 miliardi.

Questi dati lasciano ben poco spazio all’immaginazione: nonostante ancora due terzi del mercato di questo segmento sia occupano da player «minori», le Big Tech si stanno gradualmente sempre più imponendo grazie ai loro investimenti in ambito tecnologico.

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