Bonus stufa a pellet 2023, tutti gli aiuti per ridurre i costi: come fare domanda

Patrizia Del Pidio

27/09/2023

28/09/2023 - 09:35

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Comperare una stufa a pellet non è certo cosa di poco conto, ma in alcuni casi si può fruire di bonus e incentivi statali per abbattere il costo di acquisto e di installazione. Vediamo quanto.

Bonus stufa a pellet 2023, tutti gli aiuti per ridurre i costi: come fare domanda

Con il caro-bollette che non accenna a diminuire, chi non ha ancora optato per la stufa a pellet, con l’avvicinarsi dell’autunno e con il calo delle temperature, sicuramente ci sta facendo un pensierino. Questo anche se lo scorso anno si è assistito a un impennata anche del prezzo del pellet con lo stesso che era quasi irreperibile. Con l’inverno che si avvicina e, nonostante le temperature medie ancora alte, in qualche regione italiana iniziano già i primi freddi e la preoccupazione per il riscaldamento della casa inizia a farsi strada, soprattutto ora che è venuta meno anche la speranza dell’entrata in vigore del bonus riscaldamento.

Quello di cui bisogna tenere conto, quando si pensa di acquistare e mettere dentro casa una stufa a legna o a pellet, è che sono ancora in vigore numerosi aiuti statali che aiutano ad abbassare il costo. Non c’è un vero e proprio bonus ad hoc, ma si può sfruttare l’ecobonus ordinario, il bonus ristrutturazione, l’incentivo Gse e in casi specifici il Superbonus 110%.

In alcuni casi, tuttavia, bisogna seguire determinati standard e realizzare altri interventi dentro la propria abitazione, anche molto importanti. Vediamo nel dettaglio quanto costa il pellet e come ridurre il costo della stufa.

Il bonus ristrutturazione

Per avere uno sconto sull’acquisto della stufa a pellet si può usare innanzitutto il bonus ristrutturazione. Installare questo tipo di stufa, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, rientra infatti tra gli interventi di manutenzione straordinaria finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia. Ma potrebbe essere necessario fare altri lavori, ad esempio all’impianto idraulico o per rifare i tramezzi.

Lo sconto consiste in una detrazione Irpef del 50%. Per acquisto e posa della stufa a pellet la spesa massima detraibile è di 96mila euro. Vale per le case indipendenti e per i condomini (dove il tetto di spesa vale per ogni casa). L’incentivo lo si ha in dichiarazione dei redditi in 10 quote in 10 anni.

L’ecobonus ordinario

C’è poi l’ecobonus ordinario, con uno sconto Irpef che di solito è al 65%, ma in realtà oscilla tra il 50% e l’85% in base ai casi. Al 50% vale per acquisto e installazione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili. Il limite di per la stufa a pellet è di 30mila euro.

Per i condomini invece si arriva fino al 75%, con spesa massima di 40mila euro per ogni unità immobiliare. Se poi si fanno lavori antisismici si può arrivare a uno sconto dell’85%, con spesa massima di 136mila euro per ogni casa dentro il condominio.

Anche il bonus è fruibile con detrazione di 10 quote di sconto in 10 anni in dichiarazione dei redditi.

L’incentivo del Gse

C’è poi l’incentivo del Gestore dei Servizi Energetici. In questo caso si può fare direttamente domanda direttamente al Gse una volta finiti i lavori. Lo sconto è pari al 65% e vale solo per la sostituzione della stufa a pellet, non per la nuova installazione. Se la richiesta viene accettata e la somma è fino a 5mila euro, si riceve la cifra entro 2 mesi con bonifico ed è pari al 65% della spesa. Altrimenti, se l’importo è superiore, si ricevono i soldi in rate annuali entro 5 anni.

Il Superbonus 110%

Infine sul Superbonus 110%, se si riesce a trovare un’impresa che accetta di avviare i lavori. Con il bonus si ottiene un’agevolazione anche per l’acquisto di impianti a biomassa, tra cui la stufa a pellet. Rientra infatti tra gli interventi trainanti (cioè i principali), ma serve sostituire un precedente impianto di climatizzazione invernale. Bisogna infatti migliorare le prestazioni energetiche di almeno 2 classi rispetto a prima. Il problema principale del Superbonus è che già nel 2023 è stato fortemente limitato e lo sarà ancora di più dalla sforbiciata attesa per il 2024.

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