Bonus lavoratori dipendenti fino a 4.645 euro, ecco come richiederlo

Patrizia Del Pidio

1 Giugno 2024 - 11:46

Per i lavoratori dipendenti sono previste numerose agevolazioni dal punto di vista fiscale che danno vita a un bonus che può arrivare fino a 4.645 euro l’anno. Vediamo come averlo.

Bonus lavoratori dipendenti fino a 4.645 euro, ecco come richiederlo

Bonus lavoratori dipendenti che può arrivare (e in alcuni casi anche superare) a 4.645 euro l’anno. Si tratta di una serie di agevolazioni fiscali che sommate danno diritto a un beneficio che alle volte supera anche i cinquemila euro l’anno. Vediamo di cosa di tratta, chi può averlo e come si richiede annualmente.

La cosa che distingue il lavoratore dipendente è che versa le imposte sul reddito che produce mensilmente, in busta paga. Il datore di lavoro che funge da sostituto di imposta, infatti, applica sugli stipendi lordi una ritenuta alla fonte a titolo di acconto dell’imposta. Poi, a fine anno, lo stesso datore di lavoro opera un conguaglio sulle imposte pagate (in base a quelle dovute) e, solitamente il dipendente si trova ad aver, già a fine anno, versato tutte le imposte dovute sul reddito da lavoro dipendente.

Se il lavoratore, poi, ha anche altre redditi il conguaglio va fatto in sede di dichiarazione dei redditi annuale, ma in linea generale vale quanto detto. Proprio per questo motivo tutte le detrazioni spettanti, solitamente si trasformano in un rimborso fiscale che si ottiene, dopo la presentazione del modello 730, direttamente in busta paga.

Quello che va detto, in ogni caso, è che al lavoratore spettano una serie di detrazioni che non sono legate alle spese effettuate, ma che spettano sempre (in base al reddito). Sono proprio queste che vanno a comporre il bonus da 4.650 euro.

Parliamo di un bonus massimo che spetta solo a determinate condizioni e che dipende solo dal diritto alle detrazioni massime spettanti per lavoro dipendente, coniuge a carico e figlio a carico. Andiamo a vedere nello specifico a chi spetta questo bonus massimo di 4.645, che in alcuni casi potrebbe avere anche un valore più alto, come si può sfruttare e come si richiede.

Bonus 4.645 euro, le detrazioni da lavoro dipendente

Il lavoratore dipendente ha diritto a detrazioni prestabilite sul reddito da lavoro che produce che variano in base al reddito complessivo. Le formule per calcolarle sono diversi proprio in base alla fascia di reddito in cui si rientra e si calcolano nel seguente modo:

  • per redditi fino a 15.000 euro la detrazione massima prevista è pari a 1.955 euro;
  • per redditi da 15.000 a 28.000 euro la detrazione prevista si calcola in base alla seguente formula: 1.910 + 1.190 x [(28.000 – reddito complessivo) : 13.000];
  • per redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro la detrazione spettante si calcola sulla base della seguente formula: 1.910 x (50.000 – reddito complessivo) : 22.000.

Facendo qualche esempio pratico la detrazione che spetta per 27.000 euro di reddito complessivo è pari a 1.910 euro cui bisogna 1.190 euro moltiplicato per il quoziente della differenza tra 28.000 e il reddito complessivo (in questo caso 27.000) divisa per 13.000, ovvero 2.825 euro di detrazioni.

Il massimo del beneficio, in ogni caso, si raggiunge per redditi fino a 15.000 poiché in questo caso la detrazione spettante per il lavoro dipendente ammonta a 1.955 euro a cui aggiungere 1.200 euro di trattamento integrativo per un importo totale di 3.155 euro.

Per redditi di 35.000 euro le detrazioni da lavoro spettante sono pari a 1910 moltiplicato per il quoziente della differenza tra 28.000 e il reddito complessivo (in questo caso 27.000) divisa per 22.000, ovvero 2.505 euro di detrazioni.

Detrazione figli a carico nel bonus da 4.645 euro

Per i figli a carico anche spetta una detrazione, ma solo se hanno compiuto i 21 anni, visto che prima di questa età rientrano tra i beneficiari dell’assegno unico per i figli a carico.

La detrazione spetta solo se il figlio è, appunto, fiscalmente a carico ed ha redditi:

  • entro i 4.000 euro se non ha compiuto i 24 anni;
  • entro i 2840,51 per i figli dai 24 anni in poi.

La detrazione spettante per i figli a carico si calcola nel seguente modo: 950 x (95.000 – reddito complessivo) : 95.000.

Anche se la detrazione teorica per il primo figlio è di 950 euro, bisogna considerare anche che questo importo spetterebbe per redditi fino a 5.000 euro, ma in questo caso si ricade nell’incapienza fiscale totale e la detrazione non spetta.

Come è facilmente intuibile la detrazione massima spetta a chi ha redditi meno elevati. Per chi ha redditi di 15.000 euro, ad esempio, la detrazione che spetta per il primo figlio a carico è di 800 euro. Se prendiamo, però, chi ha un reddito più basso possiamo notare come la detrazione aumenta Per redditi di 10.000 euro la detrazione che spetta è pari a 850 euro, ma in questo caso non c’è la capienza fiscale per poter fruire interamente della detrazione visto che l’imposta al netto delle detrazioni da lavoro dipendente è di soli 420 euro.

Per completezza di informazione va detto anche che in presenza di più figli che concorrono alla detrazione, l’importo di euro 95.000 è incrementato di e 15.000 per ciascun figlio oltre il primo.

Detrazione coniuge a carico

Per il coniuge a carico, che ha, quindi, un reddito inferiore a 2.840,51 euro, spetta una detrazione che è pari a:

  • fino a 15.000 euro è pari a 800 – (110 x reddito complessivo) : 15.000;
  • tra i 15.000 e i 40.000 euro di reddito, la detrazione è di 690 euro, a cui si aggiungono:
    • 10 euro tra 29.000 e 29.199;
    • 20 euro tra 29.200 e 34.699;
    • 30 euro tra 34.700 e 34.999;
    • 20 euro tra 35.000 e 35.099;
    • 10 euro tra 35.100 e 35.199.
  • tra i 40.000 e gli 80.000 euro di reddito, la detrazione si calcola secondo la seguente formula: 690 × [(80.000 - reddito complessivo)/40.000].

Anche in questo caso la detrazione maggiore spetta sempre a chi ha redditi più alti. Prendendo in considerazione un lavoratore con un reddito di 15.000 (che è quello per cui spetta detrazione massima per lavoro dipendente e per figli a carico), la detrazione per il coniuge a carico è pari a 690 euro.

Per chi ha redditi di 10.000 euro, come già accade per la detrazione figli a carico, pur essendo la detrazione spettante più alta (720 euro) non vi è capienza fiscale per poterne beneficiare.

Bonus di 4.645 euro, come si ottiene?

Un lavoratore che ha un reddito di 15.000 euro e ha un figlio di più di 21 anni e carico e un coniuge a carico a che beneficio avrà diritto?

Nel 2024 gli spetteranno:

  • 1.955 euro di detrazione da lavoro dipendente;
  • 690 euro di detrazioni per coniuge a carico;
  • 800 euro di detrazioni per figlio a carico.

Le detrazioni totali spettanti avrebbero un importo pari a 3.445 euro a cui aggiungere, poi, il trattamento integrativo di 1.200 euro l’anno per un totale di 4.645 euro l’anno. Come si ottiene questo beneficio? Si può richiedere direttamente al datore di lavoro presentando il foglio delle detrazioni fiscali in cui richiedere le detrazioni da lavoro dipendente e quelle per coniuge e figlio a carico e, sempre nello stesso modulo, si può richiedere anche il trattamento integrativo per un totale mensile di circa 387 euro mensili.

In alternativa, invece, si può richiedere di non avere questo importo in busta paga e ricevere a conguaglio, in sede di 730, l’intera cifra spettante di 4.645 euro.

Quando il bonus supera i 4.650 euro?

Il bonus massimo di 4.650 euro lo abbiamo calcolato per il lavoratore «tipo» con reddito fino a 15.000 euro e con un figlio (con età superiore ai 21 anni) e un coniuge a carico.

In presenza di due figli (entrambi con almeno 21 anni compiuti) la detrazione per figli a carico aumenterebbe da 800 a 1.641,00 euro l’anno (in presenza di due figli la detrazione non solo raddoppia ma è anche leggermente più alta). Questo porterebbe il bonus annuale che abbiamo calcolato a passare da 4.650 euro a 5.491 euro l’anno.

Lo stesso discorso vale anche se invece di due figli a carico si hanno altri familiari a carico (un suocero, un fratello, un nipote, solo per fare qualche esempio). L’importo massimo delle detrazioni spettanti, quindi, non è uguale per tutti ma varia in base alla composizione del nucleo familiare e dei familiari che sono fiscalmente a carico del lavoratore.

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