Finiti in poche ore i fondi messi a disposizione per il bonus elettrodomestici, ma resta attiva la lista d’attesa. Come funziona?
I fondi messi a disposizione per il bonus elettrodomestici sono stati esauriti in poche ore. Si è trattato, come previsto, di un vero e proprio click day: in poche ore sono arrivate oltre 550mila domande che hanno esaurito le risorse disponibili (48,1 milioni di euro) con un picco di richieste nella mattinata di ieri che ha provocato problemi per qualche minuto sia all’app IO sia al sito.
Nonostante l’esaurimento dei fondi nella giornata di ieri, è ancora possibile presentare richiesta per il bonus elettrodomestici sulla piattaforma: le domande, ora, sono inserite in lista d’attesa. Come funziona la lista d’attesa per il bonus da 100 o 200 euro?
La lista d’attesa del bonus elettrodomestici
Per utilizzare il bonus elettrodomestici ci sono 15 giorni di tempo, se non si rispetta questo limite temporale il beneficio decade e i fondi tornano a disposizione.
Chi ancora non ha presentato domanda può farlo per rientrare nelle liste d’attesa che scorreranno non appena saranno disponibili nuovi fondi. Chi è rimasto fuori dal bonus, infatti, deve ora attendere di essere ripescato perché possono esserci beneficiari del voucher che non lo utilizzano in tempo o che lo utilizzano solo in parte.
Il bonus elettrodomestici, infatti, copre il 30% del costo di acquisto fino a un massimo di 100 euro o di 200 euro per chi ha Isee fino a 25.000 euro. Supponiamo che un beneficiario con Isee sotto i 25.000 euro, che ha ottenuto un voucher massimo di 200 euro, acquisti un elettrodomestico da 300 euro: in questo caso il bonus riconosciuto è di 90 euro e i fondi residui che tornerebbero a disposizione sarebbero pari a 110 euro.
La lista d’attesa, quindi, scorrerà con il ritorno dei fondi a disposizione e saranno ripescati i richiedenti in base all’ordine cronologico della presentazione della richiesta. La piattaforma, spiega il Ministero dell’Industria e del Made in Italy, resta operativa e gli utenti possono continuare a presentare nuove domande che saranno inserite nella lista d’attesa e saranno gestite in ordine cronologico.
Il click day va superato
I contribuenti non sono contenti del click day che non spinge tutti a correre contro il tempo: non solo è uno strumento che si presta a molte criticità, ma danneggia anche i cittadini.
Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, spiega che:
Tale sistema, infatti, premia solo la velocità senza alcuna valutazione del merito delle richieste, e finisce per avvantaggiare chi ha connessioni al web più performanti, penalizzando chi usa servizi internet più lenti.
Massimo Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, rimarca che:
Il click day è un metodo barbaro e primitivo, che da anni chiediamo di abolire. Invece, anche per il bonus elettrodomestici, si costringono i consumatori a fare una gara a chi arriva primo, secondo il principio iniquo e inefficiente che chi arriva prima meglio si accomoda, invece di quello più serio e giusto di aiutare le famiglie più bisognose e con Isee più basso.
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