Bonus edilizi, possibile cessione di alcune rate del credito? Ecco quando è ammessa

Chiara De Angelis

28 Febbraio 2023 - 13:11

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Si può optare per la cessione di alcune rate del credito avendo maturato delle detrazioni implicite nei Bonus edilizi? Ecco quando la possibilità è ammessa.

Bonus edilizi, possibile cessione di alcune rate del credito? Ecco quando è ammessa

I Bonus edilizi tornano a far parlare dopo lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura introdotto con il decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023 con il quale il governo ha disattivato la norma quadro che disciplina le cessioni (art. 121 del decreto rilancio) per quel che concerne il Superbonus, Sismabonus, Ecobonus ed altri Bonus casa.

Il continuo fare e rifare la disciplina di queste agevolazioni ha fatto emergere col il passare del tempo una serie di vuoti normativi su cui non sono tardati ad arrivare i chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate a seguito anche di alcune segnalazioni fatte dai contribuenti.

Alla lista delle diverse questioni tirate in ballo in quest’ultimo periodo va ad aggiungersi quella riguardante la possibilità di cessione di alcune rate del credito derivante dalla messa a punto di alcuni interventi edilizi ammessi a detrazione fiscale.

Nello specifico, la domanda posta da molti è la seguente: è ammessa la cessione delle singole rate del credito?

Partendo dal presupposto che l’acquirente non dispone mai di tutta la liquidità necessaria per acquistare l’intero credito, viene naturale chiedersi se si può cedere la singola rata relativa alla detrazione 2023.

Vediamo subito di dare una risposta esauriente al quesito entrando nel dettaglio delle diverse ipotesi possibili.

Bonus edilizi, quando è ammessa la cessione di alcune rate del credito

Per affrontare la questione relativa alla cessione di alcune rate del credito dei Bonus edilizi è necessario prendere in considerazione due ipotesi:

  • la prima va ad interessare il primo beneficiario della detrazione fiscale, in sostanza colui che ha messo a punto i lavori e vuole cedere la detrazione maturata;
  • la seconda riguarda il cessionario del credito, ovvero il fornitore che ha riconosciuto al beneficiario lo sconto in fattura.

Occupiamoci di quest’ultima proprio perché al primo cessionario è consentito cedere anche solo un’annualità del credito.

La circolare 19/E/2022 dell’Agenzia delle Entrate richiama all’attenzione su quanto detto con la seguente precisazione:

in caso, ad esempio, di una spesa sostenuta nel 2021, da cui deriva una detrazione rateizzabile negli anni successivi, è possibile utilizzare in detrazione la quota corrispondente alla prima rata e cedere tutte le rate residue insieme. È fatta salva la possibilità per il cessionario, una volta acquisito il credito, di cedere le singole annualità di cui lo stesso si compone.

Ciò non contrasta con quanto stabilito dal D.L. n. 34/2020. L’articolo 121, comma 1-quater del provvedimento sì riconosce un divieto di cessione parziale del credito, ma tale fermo va inteso come un non accesso alla possibilità di cedere parti di singole rate.

Bonus edilizi, quando non è possibile la cessione di singole rate del credito

Passiamo ora alla prima ipotesi, quella riguardante il beneficiario della detrazione fiscale prevista dai Bonus edilizi.

In questa fattispecie la possibilità di cedere solo alcune rate del credito maturato non può essere presa in considerazione. La motivazione è abbastanza semplice: al primo beneficiario della detrazione fiscale garantita dei Bonus edilizi è permesso cedere l’intero credito e non singole annualità.

A tal proposito risulta doveroso rispolverare alcuni concetti per capire in quali casi il primo beneficiario può cedere il credito maturato e in che misura.

Bonus edilizi, cessione del credito: cosa può fare il primo beneficiario

Riassumendo quanto appena detto, la cessione di alcune rate del credito non è ammessa per il primo beneficiario della detrazione fiscale assicurata dai Bonus edilizi come “sconto” sulla spesa sostenuta per realizzare i diversi lavori di ristrutturazione.

Seppur escluso dalla possibilità di cedere singole rate del credito, al primo beneficiario la normativa attualmente in vigore riconosce diverse chance di cessione, tre per la precisione.

Più nel dettaglio, il primo beneficiario può:

  • cedere il credito relativo soltanto ad alcuni pagamenti fatti nell’ambito di un programma di lavori edilizi molto ampio. Si pensi, ad esempio, al caso in cui il contribuente in procinto di mettere a punto un intervento di ristrutturazione edilizia voglia optare per la cessione del credito derivante dal pagamento della fattura all’impresa edile che ha effettuato i lavori, di portare in detrazione le spese connesse alla richiesta di un falegname e dello sconto in fattura per l’elettricista.
  • cedere il credito relativo ad un solo SAL, senza che questo modo di operare lo obblighi al saldo o a cedere altri crediti riguardanti il secondo SAL;
  • optare per la cessione del credito riferito ad una singola annualità. In questo caso, ad esempio, può decidere di cedere le somme relative alle spese supportate lo scorso anno (2022) e non quelle legate alle spese sostenute nel 2021.

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