Per eseguire interventi di ristrutturazione sugli immobili, quali sono i bonus casa che restano attivi nel 2024? Vediamo le novità sia sulle agevolazioni che sugli incentivi per i lavori edilizi.
Bonus casa 2024, quali agevolazioni fiscali e incentivi restano per i lavori edilizi in questo nuovo anno? Nonostante qualche misura sia scaduta e non prorogata per l’anno appena iniziato, il pacchetto degli incentivi per i lavori in casa rimane in ogni caso abbastanza corposo. i cittadini possono usare i bonus previsti per ristrutturare, acquistare mobili ed elettrodomestici, puntare alla riqualificazione energetica dell’edificio o migliorarne la sicurezza antisismica.
Dal superbonus all’ecobonus quali sono i bonus edilizi riconfermati fino al 31 dicembre 2024 e cosa cambia rispetto agli anni precedenti? Diverse, come detto, le agevolazioni cancellate o ridotte, ma sono molte anche le misure che sono state riconfermate per tutto l’anno alle stesse condizioni del 2023: bonus ristrutturazione e ecobonus rimangono inalterati con le detrazioni al 50% e al 65%, riconfermate anche le percentuali più alte per i condomini che rimangono fissate all’85%.
Il bonus mobili, trainato da ristrutturazioni edilizie, resta confermato anche per il 2024, ma non resta inalterato visto che il limite massimo di spesa detraibile scende di 3.000 euro. Un ridimensionamento lo subisce anche il bonus barriere architettoniche che perde sia la possibilità di accedere allo sconto in fattura e alla cessione del credito, sia parte dei lavori ammessi.
Stop definitivo, infine, al superbonus al 110%, la cui aliquota di detrazione si abbassa drasticamente. Va ricordato, poi, che con la fine del 2023 viene meno anche il bonus potenziato per gli under 36 che acquistano la prima casa e il bonus case green che permetteva la riduzione dell’Iva con credito di imposta.
Oltre alle misure non prorogate per il 2024, il cambiamento più drastico riguarda il superbonus, Gli altri bonus (ristrutturazione, l’ecobonus ordinario, il sismabonus e l’incentivo per i giardini) sono stati confermati senza modifiche.
Vediamo quali sono le novità sui bonus casa, e cosa cambia per i lavori edilizi.
Lavori in casa con il bonus ristrutturazione 2024
Partiamo con una delle agevolazioni più usate: il bonus ristrutturazione. La legge di Bilancio dello scorso anno ha prorogato il bonus fino al 31 dicembre 2024 senza modifiche sostanziali rispetto alla struttura attualmente in vigore.
Come funziona il bonus ristrutturazione? Si tratta di una detrazione del 50% sulle spese sostenute fino a un massimo di 96mila euro. L’elenco delle spese ammesse al bonus ristrutturazioni è lungo, e molti di questi lavori sono coperti anche dal superbonus (ma solo se in possesso di determinati requisiti):
- interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali o sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze;
- interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
- interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto;
- lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche (ascensori o montacarichi, installazione di strumenti idonei alla mobilità interna ed esterna di portatori di handicap gravi);
- interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (cancelli, grate, porte blindate, casseforti, fotocamere collegate a vigilanza privata, ecc..);
- interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
- interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici;
- interventi per l’adozione di misure antisismiche come opere per la messa in sicurezza statica;
- interventi di bonifica dall’amianto e opere per evitare gli infortuni domestici;
- riparazione di impianti per la sicurezza domestica (per esempio, la sostituzione del tubo del gas o la riparazione di una presa malfunzionante);
- installazione di apparecchi di rilevazione di gas;
- monitoraggio di vetri anti-infortunio;
- installazione corrimano;
- sostituzione di porte interne.
Ecobonus 2024 per il risparmio energetico
Nel pacchetto bonus casa c’è anche l’ecobonus ordinario per i lavori di riqualificazione energetica (orientati quindi al risparmio non solo energetico ma anche in bolletta), in vigore fino al 31 dicembre 2024. L’agevolazione permette di portare in detrazione dal 50 al 75% delle spese sostenute in base al tipo di intervento.
In generale:
- 50% per infissi, biomassa e schermature solari;
- 65% per le rimanenti tipologie di spese;
- dal 70% al 75% se l’intervento è su parti comuni condominiali che non comportino modifiche volte a ridurre il rischio sismico;
Possono beneficiare della detrazione tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito di impresa, che risultino possessori di un immobile in favore del quale vengono posti in essere interventi di riqualificazione energetica, ovvero:
- i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
- le associazioni tra professionisti;
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
- persone fisiche ovvero: titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini per gli interventi sulle parti comuni, inquilini, coloro che possiedono un immobile in comodato, familiari o conviventi che sostengono le spese.
Una delle novità del 2024 sull’ecobonus è l’introduzione di una detrazione al 70% per i condomini che effettuino l’isolamento termico delle parti comuni opache con incidenza maggiore al 25% su un massimo di spesa di 40.000 euro. L’agevolazione può essere utilizzata per tutto il 2024 a patto che la richiesta del titolo edilizia sia stata presentata entro il 16 febbraio dello scorso anno.
Sismabonus 2024
Il sismabonus è riconosciuto laddove si intervenga sulla messa in sicurezza dell’edificio dal rischio sismico. Si tratta di un beneficio destinato alle unità abitative e quelle produttive che si trovano nelle zone sismiche ad alto rischio (1 e 2) e a minor rischio (zona sismica 3). Escluse dal beneficio le zone sismiche a rischio lieve (4).
L’agevolazione, anche per il 2024 prevede una detrazione del:
- 50% su una spesa massima di 96.000 euro se gli interventi non apportano miglioramenti al rischio sismico;
- 70% se dall’intervento deriva una riduzione del rischio sismico di 1 classe;
- 80% se dai lavori deriva il recupero di 2 classi di rischio;
- 85% se gli interventi sono realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali la detrazione per la riduzione di 1 o 2 classi di rischio sismico.
Superbonus al 70%: le novità nel 2024
Nel 2024 l’aliquota del superbonus scende al 70% per tutte le spese.
Il superbonus è sicuramente una delle agevolazioni edilizia più contestata perché ha permesso, fino allo scorso anno, una maxi detrazione (al 110%) per le spese sostenute per interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile, interventi per ridurre il rischio sismico e installazione di impianti fotovoltaici.
A partire dal 1° gennaio 2024 l’aliquota di detrazione scende al 70% (nel 2025 subirà una ulteriore riduzione al 65%).
Da sottolineare che dal 1° gennaio di quest’anno il superbonus è utilizzaile solo per i condomini mentre finisce per unifamiliari e villette.
Bonus mobili, tetto di spesa a 5mila euro nel 2024
Il bonus mobili ed elettrodomestici consiste in una detrazione del 50% su una spesa massima di 5mila euro per gli acquisti effettuati nel corso del 2024.
La nuova scadenza del bonus arredi è fissata al 31 dicembre 2024. Non cambia, invece, la “dipendenza” dal bonus ristrutturazione, cioè è necessario effettuare lavori di recupero del patrimonio edilizio per poter chiedere l’agevolazione sugli arredi. Infine, il bonus mobili rimane escluso dalla possibilità di scegliere cessione del credito e sconto in fattura e si potrà fruire solo comedetrazione in dichiarazione dei redditi in 10 quote annuali di pari importo.
La detrazione massima per le spese sostenute per gli arredi, quindi, passa a un massimo di 2.500 euro (fino al 31 dicembre 2023 era di 4.000 euro, il 50% di una spesa massima di 8.000 euro).
Abbattimento barriere architettoniche : rimodulazione 2024
La legge di Bilancio 2023 ha prorogato la detrazione del 75% delle spese documentate e rimaste a carico del contribuente per l’abbattimento delle barriere architettoniche. La detrazione varrà per le spese sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025.
Il contribuente potrà usufruire della detrazione in dichiarazione dei redditi con cinque quote annuali di pari importo.
I limiti di spesa vengono modulati in base alla composizione dell’edificio su cui sono eseguiti gli interventi.
Cosa cambia nel 2024? Fino al 31 dicembre 2023 la detrazione al 75% poteva essere goduta anche per sostituire gli infissi e per rifare i bagni.
La Legge di Bilancio 2024, invece, modifica le regole per poter fruire della detrazione che spetterà soltanto per lavori che riguardano:
- ascensori;
- servoscala;
- scale;
- rampe;
- piattaforme elevatrici.
Per qualsiasi lavoro, in ogni caso il rispetto dei requisiti specifici dovrà essere asservato da tecnici abilitati.
Bonus case green con Iva al 50%, addio nel 2024
La new entry dello scorso anno nel pacchetto dei bonus casa che consisteva nella detrazione del 50% dell’importo corrisposto per l’Iva per gli acquisti di unità immobiliari a destinazione residenziale ad alta efficienza energetica (in classe A e B) effettuati entro il 31 dicembre 2023 direttamente dalle imprese costruttrici, non è stata rinnovata nel 2024.
Nessuna detrazione dell’Iva, quindi, spetterà per chi acquista una casa green a uso residenziale dal 1° gennaio 2024.
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Bonus giardini anche nel 2024
Anche il cosiddetto bonus verde fa parte degli incentivi a disposizione dei contribuenti per il prossimo anno. Il bonus verde consiste nella detrazione Irpef del 36% fino a un massimo di 36mila euro sui costi sostenuti per la sistemazione e la realizzazione di:
- pertinenze o recinzioni;
- impianti di irrigazione;
- pozzi;
- coperture a verde;
- giardini pensili.
Il bonus verde copre anche l’acquisto di piante o arbusti e il compenso per il giardiniere che si è occupato di grandi potature.
Bonus casa 2024 con cessione del credito e sconto in fattura
Dal 16 febbraio 2023 è venuta meno la possibiità di utilizzare per i bonus edilizia sconto in fattura e cessione del credito che, però, nel 2024 restano in vigore ma solo per :
- lavori effettuati su parti comuni dei condomini a destinazione prevalentemente abitativa:
- ai titolari di redditi bassi (reddito di riferimento non superiore ai 15.000 euro);
- ai soggetti con disabilità.
Bonus prima casa, stop alle agevolazioni per under 36
Dal 1° gennaio 2024 viene meno anche il bonus prima casa potenziato per gli chi non ha compiuto i 36 anni. La proroga per questa agevolazione, infatti, non è stata prevista dalla Legge di Bilancio 2024 che ha lasciato in vigore, solo la possibilità di accesso ai mutui con garanzia statale grazie al Fondo Consap.
Per quel che riguarda, quindi, il bonus prima casa resta in vigore solo quello ordinario che porta solo una riduzione alle imposte dovuta (imposta di registro, ipotecaria e catastale), ma non le annulla del tutto.
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