“Inclusione nell’elenco ditte italiane operanti in Europa”.. attenzione ai bollettini postali non obbligatori

Francesco Oliva

29/04/2016

Ormai da diversi anni le imprese individuali e le società neo costituite ricevono, pochi mesi dopo la costituzione, un bollettino postale non obbligatorio che richiama alla Camera di Commercio. Ecco di cosa si tratta in realtà.

“Inclusione nell’elenco ditte italiane operanti in Europa”.. attenzione ai bollettini postali non obbligatori

Avete ricevuto un bollettino postale relativo ad una “proposta di inclusione nell’elenco delle ditte italiane operanti in Europa in ambito commercio, industria, agricoltura ed artigianato”? Il bollettino vi appare incredibilmente simile a quello relativo al diritto camerale CCIAA? Attenzione: si tratta di un bollettino postale non obbligatorio emesso da una società privata.
Sia la forma che l’importo (299,27 suona molto simile ai 309,87 della tassa vidimazione libri sociali) possono rischiare di trarre in inganno l’imprenditore. Si tratta di una proposta commerciale privata e non di una tassa obbligatoria da versare alla propria Camera di Commercio.

Ecco i dettagli del bollettino postale non obbligatorio che da molti anni viene inviato da questa società privata alle imprese individuali ed alle società neo costituite.

Bollettino postale non obbligatorio: attenzione è una proposta commerciale privata

Ormai da diversi anni le ditte individuali e le società neo costituite ricevono, pochi mesi dopo la costituzione, un bollettino postale riportante la seguente dicitura “proposta di inclusione nell’elenco delle ditte italiane operanti in Europa in ambito commercio, industria, agricoltura ed artigianato”.
Si tratta di un bollettino postale non obbligatorio e non emesso dalla Camera di Commercio competente per territorio.
Nonostante questo, la forma, la grafica e addirittura l’importo (a volte vengono richiesti 299,37 euro, in ottima assonanza con i 309,87 della tassa vidimazione annuale libri sociali) rimandano palesemente al bollettino postale di iscrizione alla Camera di Commercio. Ma non è così. Non si tratta di un obbligo di legge, né nazionale né comunitario, né tanto meno di un adempimento obbligatorio previsto a favore della Camera di Commercio o di altri enti pubblici.

Occorre prestare quindi grande attenzione a questi bollettini postali non obbligatori: nonostante girino da parecchi anni, tanta gente ha pagato quanto richiesto pur non essendo cosciente del servizio commerciale proposto.

Bollettino postale non obbligatorio: di cosa si tratta e cosa viene offerto?

Il bollettino postale che fa riferimento alla “proposta di inclusione nell’elenco delle ditte italiane operanti in Europa in ambito commercio, industria, agricoltura ed artigianato” viene emesso da diversi anni da ditte individuali o società che gestiscono un portale web commerciale. Tali imprese hanno spesso sede a Sassari in Sardegna.

L’offerta commerciale consiste nell’inclusione in un elenco che autorizza all’utilizzo di un portale commerciale con finalità di web marketing.
Spesso, purtroppo, il destinatario del bollettino postale crede erroneamente di dover pagare l’importo indicato poiché previsto da una legge, da un regolamento o addirittura da specifici enti, come la Camera di Commercio. Non è così.

Tuttavia, lo stesso bollettino postale non obbligatorio, riporta, seppur con caratteri microscopici rispetto al testo utilizzato nel resto della comunicazione, che trattasi di un bollettino con “finalità esclusivamente commerciali e non surroga, né in alcun modo sostituisce gli adempimenti imposti dallo Stato italiano e/o dalla Pubblica Amministrazione in tema di iscrizione al Registro delle Imprese (CCIAA e quant’altro)”.

Evidentemente, tale indicazione è scritta con caratteri troppo piccoli e, quindi, il destinatario paga credendo di assolvere ad un adempimento obbligatorio, aderendo invece ad una proposta commerciale di cui non conosce nulla.

Bollettino postale non obbligatorio: la strana coincidenza dei dati sempre sbagliati o incompleti...

Una particolare coincidenza, individuabile in tutti questi bollettini postali non obbligatori, sta nel fatto che i dati fiscali o amministrativi del destinatario sono perennemente incompleti e/o errati.
La stessa comunicazione invita il destinatario a “controllare la dicitura esatta del testo a lato e di comunicare eventuali errori e/o cambiamenti per la corretta iscrizione al sito...”.
Strano ma tutti i bollettini non obbligatori inviati alle imprese riportano questa anomalia...

Attenzione ai pagamenti non obbligatori: non è la Camera di Commercio (CCIAA) a richiederli

Ricapitolando: il bollettino postale riportante la “proposta di inclusione nell’elenco delle ditte italiane operanti in Europa in ambito commercio, industria, agricoltura ed artigianato” inviato alle ditte individuali ed alle società neo costituite non è obbligatorio.

La sua somiglianza ad altri bollettini postali obbligatori, il richiamo palese alla Camera di Commercio e la grafica possono trarre in inganno l’ignaro destinatario. Occorre quindi prestare grande attenzione a queste comunicazione: non si tratta di adempimenti obbligatori.

Ormai da qualche anno le Camere di Commercio e le associazioni professionali (commercialisti, consulenti del lavoro, ecc.) sono impegnate in una campagna di informazione nei confronti dei cittadini, in modo tale che questi non vengano erroneamente tratti in inganno dalla proposta commerciale privata e non obbligatoria.
Nonostante questo, ancora oggi molte imprese continuano a ricevere tale comunicazione ed a pagare i relativi importi richiesti, credendo erroneamente che ciò sia un obbligo di legge.

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