Bitcoin: il miglior inizio anno della storia

Tommaso Scarpellini

23 Gennaio 2023 - 12:46

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Bitcoin continua la corsa verso l’alto superando il numerario dei $20.000 segnando il miglior inizio dell’anno della storia del crypto asset. Cosa aspettarsi adesso?

Bitcoin: il miglior inizio anno della storia

Da gennaio il prezzo di Bitcoin è salito di oltre il 30% fra lo stupore di molti trader. Questo rappresenta infatti il miglior inizio anno nella storia di BTC. Molti crypto-asset, ETF legati al settore criptovalutario e azioni di società di mining hanno registrato infatti importanti aumenti di prezzo.

Bitcoin: un inizio 2023 da record

È stata infatti una ripartenza totalmente inaspettata per la maggior parte degli operatori del mercato. Lo dimostra il fatto che lo short liquidation, l’ammontare di posizioni short liquidate sul mercato dei derivati decentralizzato, ha subito un aumento da record in queste ultime settimane. In poche parole, gli short trader sono stati costretti dagli exchange a chiudere le loro posizioni.

Questo in parte potrebbe dimostrare l’anomala ripartenza del settore crypto, cresciuto in maniera più che proporzionale rispetto agli altri asset class. Difatti non sembra essere ancor arrivata la fine del flusso di cattive notizie riguardanti le criptovalute. Le autorità di regolamentazione statunitensi stanno facendo causa a Genesis e Gemini per aver raccolto illegalmente miliardi di dollari da migliaia d’investitori. Allo stesso tempo molte aziende del settore hanno tagliato più di 1.600 posti di lavoro da inizio anno: è il caso di Crypto.com, Coinbase Global Inc., Blockchain.com e Genesis.

Mercato crypto: ecco alcune anomalie sul prezzo di BTC

Quest’anno gli ETF più performanti sono tutti legati al mondo delle criptovalute. Infatti, le azioni di alcune società legate al settore decentralizzato sono aumentate ancora più di molte crypto: Marathon Digital ad esempio ha guadagnato oltre il 130% da inizio 2023. Viceversa, sembra essere venuta meno la correlazione con il comparto tecnologico statunitense segnando un’importante anomalia statistica. Persino il recente ritracciamento delle borse non sembra essere stato condiviso dal settore crypto, che invece chiude la settimana borsistica sopra i 22.000 dollari.

Il prossimo livello di attenzione è sicuramente il numerario dei 24.000 dollari utilizzato a luglio 2022 come resistenza alla risalita del prezzo. A livello volumetrico vi sono interessanti considerazioni da fare: il minimo di novembre posto sulla soglia dei 16.000 dollari rappresenta il POC, ovvero la zona a maggior impatto volumetrico degli ultimi mesi di contrattazione.

È presumibile, quindi, che le mani forti abbiano preso posizione prevalentemente in quella zona di prezzi. Sorprende invece il fatto che il livello dei 20.000 dollari sia privo di rilevanza volumetrica. Difatti il prezzo è scivolato sui 22.000 dollari senza complicazioni e per tale ragione molti trader danno già per scontato il raggiungimento della prossima resistenza da parte del prezzo di BTC.

Passando su timeframe giornaliero, però, è possibile notare come a livello grafico una resistenza alla risalita del prezzo potrebbe esserci anche sul livello dei 22.000 dollari.

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