La Bielorussia sta per entrare in guerra? L’indizio arriva dagli Stati Uniti

Alessandro Nuzzo

22 Agosto 2023 - 10:00

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Un tweet dell’ambasciata Usa in Bielorussia ha riacceso il timore che lo stato alleato della Russia entri in guerra contro l’Ucraina.

La Bielorussia sta per entrare in guerra? L’indizio arriva dagli Stati Uniti

Sino ad oggi nel conflitto tra Russia e Ucraina nessuno stato alleato ha deciso di entrare direttamente in guerra. Da un lato l’Ucraina, che ha con sé i paesi Nato e non solo che la stanno aiutando inviando armi, mezzi, e addestrando i suoi soldati. La Russia può contare invece sull’appoggio della Bielorussia di Aleksandr Lukashenko che sono davvero gli alleati numero uno di Vladimir Putin. Anche in questo caso però la Bielorussia sta aiutando gli amici russi ma non con un coinvolgimento diretto nel conflitto, almeno fino ad oggi.

A far crescere il timore di una possibile escalation nel conflitto è stato un tweet pubblicato dall’ambasciata Usa in Bielorussia con cui invita tutti i concittadini a lasciare il paese al più presto. Un alert che potrebbe essere presagio di un’entrata in guerra della Bielorussia.

Il tweet dagli Stati Uniti che sembra un indizio

L’ambasciata Usa in Bielorussia ha chiesto ai suoi connazionali tramite un tweet di lasciare immediatamente il paese invitando anche a non viaggiare verso l’ex repubblica sovietica. I diplomatici americani hanno anche ricordato che la Lituania ha chiuso i valichi di frontiera con la Bielorussia a Tverecius/Vidzy e Sumskas/Losha mentre tutti gli altri restano aperti. In tanti si stanno chiedendo come mai questa decisione da parte dell’ambasciata americana. Si tratta di un presagio verso un possibile ingresso diretto in guerra della Bielorussia? Al momento dal paese alleato di Vladimir Putin non sembrano arrivare indicazioni verso questa ipotesi ma anzi Aleksandr Lukashenko, numero 1 della Bielorussia, solo alcuni giorni fa è tornato a parlare di pace.

Nel corso di un’intervista Lukashenko ha detto che la guerra si può fermare ora e si poteva fermare anche prima. Il leader ha difeso l’operato del suo paese dicendo che la Bielorussia "non ha contribuito all’inizio della guerra in Ucraina" e anzi è stata la stessa Ucraina ad andare allo scontro con lei tramite una guerra soprattutto economica con diversi blocchi commerciali.

Nonostante ciò Lukashenko ha ammesso che la Bielorussia non entrerà mai in guerra in modo diretto a meno che l’Ucraina non superi il confine. "Se voi ucraini non superate il nostro confine, non saremo mai coinvolti in questa guerra" - ha detto.

Nessun ingresso diretto nel conflitto ma un aiuto alla Russia che proseguirà in altro modo. Lukashenko ha parlato di 55 paesi che stanno aiutando l’Ucraina con l’invio di armi e supporto nell’addestramento militare. La Bielorussia invece è l’unica nazione che al momento è al fianco della Russia.

Tra sei mesi in Russia ci saranno le elezioni presidenziali e per il numero 1 bielorusso non ci sono dubbi che Vladimir Putin vincerà e sarà rieletto presidente. "Penso che Putin sarà il prossimo presidente. Le elezioni saranno tra sei mesi, nessuno al momento è in grado di sfidarlo" - ha detto.

Quindi insomma a sentire il presidente della Bielorussia non ci son avvisaglie di un ingresso diretto nel conflitto al fianco della Russia.

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