Banking-as-a-service: cos’è, come funziona, i vantaggi

Niccolò Ellena

19 Dicembre 2022 - 10:00

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Le istituzioni finanziarie hanno iniziato a utilizzare il modello di business Banking-as-a-service per migliorare la customer experience. Vediamo cos’è, come funziona e quali vantaggi offre.

Banking-as-a-service: cos’è, come funziona, i vantaggi

Il Banking-as-a-service è un modello di business che oggi si sta rapidamente diffondendo e che trova le sue radici molto indietro nel tempo. Per capire cos’è è necessario prima di tutto capire che cos’è il modello as-a-service: questo non è affatto nuovo, già da molti anni sul mercato sono presenti aziende che offrono servizi di questo tipo, come Infrastructure-as-a-service, Platform-as-a-service e Software-as-a-service.

Il modello as-a-service, sostanzialmente, si basa sul fornire servizi aziendali plugin, modulari, scalabili e a consumo. Sulla scia del successo di questo modello molte banche hanno deciso di integrarlo al loro interno, è nato così il Banking-as-a-service.

Il cambiamento che ha portato alla nascita del Banking-as-a-service è arrivato da lontano ed è avvenuto grazie all’innovazione finanziaria abilitata dallo sviluppo tecnologico. A essere stata fondamentale è stata - tra le altre cose - la PSD2, ovvero la seconda direttiva sui servizi di pagamento, che ha permesso, per esempio, l’apertura delle API bancarie a soggetti terzi autorizzati. Questa non ha soltanto rinnovato il modo di intendere la banca e i servizi che questo istituto finanziario offre, ma anche quello dei pagamenti, sempre più digitali.

Una prova di questo è data da Scalapay e Satispay, i due unicorni italiani che hanno portato un’innovazione senza precedenti nell’ambito dei pagamenti digitali in Italia. Oggi, anche le banche, considerate generalmente tradizionaliste e renitenti al cambiamento, si stanno gradualmente aprendo a nuove soluzioni sempre più tecnologiche.

Banking-as-a-service, cos’è e come funziona

Con il termine Banking-as-a-service oggi si intende un modello di business per cui una realtà con licenza bancaria permette, tramite la propria piattaforma tecnologica, ad aziende non-bancarie di erogare servizi tipicamente bancari.

Un esempio di come un’azienda e i suoi clienti possano trarre vantaggi dal modello Banking-as-a-service è fornito da Brumbrum, che una tech company che offre soluzioni di affitto e vendita automobili solamente online.

Brumbrum si è dotata di un servizio che solamente un istituto bancario poteva offrirle, ossia di controllo degli IBAN. Grazie a questo servizio, l’azienda riesce ad avere un rapido riscontro sulla corrispondenza di uno specifico codice fiscale a un conto bancario, riducendo i tempi delle operazioni e offrendo così una migliore customer experience.

A offrire i servizi di Banking-as-a-service sono principalmente istituti finanziari come le banche, mentre a utilizzarli a proprio vantaggio sono le aziende digitali che vogliono fornire un servizio più completo ai propri clienti. Un modo per accedere a questo tipo di servizio è attraverso delle API, ossia delle Application Programming Interface, che permettono di mettere in connessione tra loro software che altrimenti non potrebbero interagire.

Banking-as-a-service, i vantaggi} per aziende e clienti

Il modello banking-as-a-service, che rientra a pieno diritto all’interno della embedded finance o finanza integrata, offre moltissimi vantaggi, sia agli istituti finanziari, sia alle aziende che operano in altri settori.

A trarre benefici e a motivare il ricorso a meccanismi di Banking-as-a-service sono spesso i clienti delle aziende digitali, ma anche di retail, che possono in questo modo accorciare le procedure burocratiche che spesso rappresentano un freno al processo di acquisto.

Sfruttando il Banking-as-a-service le aziende non-bancarie possono permettere al cliente di vivere una customer experience migliore e più integrata. Tra le aziende che ne hanno approfittato maggiormente ci sono le cosiddette Challenger Bank come Fabrick, ossia le banche digitali gestibili attraverso app e smartphone, che sono ormai 120 in Europa.

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