Banche: pioggia di dividendi a rischio con attenti BCE? Titoli giù a Piazza Affari, occhio a MPS

Laura Naka Antonelli

21/10/2024

Rumor su approccio BCE a dividendi banche: le azioni soffrono in Borsa. Riflettori sul dossier Monte di Stato.

Banche: pioggia di dividendi a rischio con attenti BCE? Titoli giù a Piazza Affari, occhio a MPS

La BCE è per caso prossima a predicare alle banche dell’area euro maggior cautela sui dividendi e sulle operazioni di buyback? Stando a quanto risulta da un articolo de Il Sole 24 Ore, la risposta sarebbe affermativa.

Nessun divieto, come ai tempi più drammatici della pandemia Covid-19 quando, su raccomandazione di Francoforte, le banche chiusero i rubinetti delle cedole: ma se gli istituti di credito iniziassero magari a pensare alle sfide del futuro, ricorrendo a una certa prudenza nella remunerazione a favore dei rispettivi azionisti, di certo all’Eurotower non dispiacerebbe.

Grandi dettagli su quelle che potrebbero essere le raccomandazioni della BCE non ce ne sono: il quotidiano di Confindustria fa riferimento all’ “idea di muoversi, in linea con il passato, valutando singolarmente, banca per banca nell’ambito dei processi SREP, per chiedere dove necessario più moderazione nelle distribuzioni e nei buyback”.

Fatto sta che i titoli delle banche italiane oggi ritracciano, secondo gli operatori di mercato accusando proprio il diffondersi di questi rumor.

Titoli giù a Piazza Affari con rumor dividendi-BCE. MPS maglia nera

Sotto pressione sono soprattutto le azioni di MPS-Monte dei Paschi di Siena, tra le peggiori dell’indice Ftse Mib di Piazza Affari.

Ma vanno giù anche UniCredit, Intesa SanPaolo, Banco BPM, Bper.

Si teme che la BCE possa prima o poi annunciare una nuova eventuale stretta sui dividendi che vengono erogati dalle banche dell’Eurozona ai loro soci.

A tal proposito, vale la pena sottolineare che, sulla scia dei rialzi dei tassi di interesse varati incessantemente negli anni 2022-2023, e solo dal 6 giugno scorso sostituiti dagli annunci di tagli (di cui l’ultimo arrivato la scorsa settimana), la BCE ha contribuito in modo significativo alla crescita della redditività delle banche avvenuta in questi ultimi anni, così come, di conseguenza, anche a una politica dei dividendi che si è fatta sempre più ricca, come ha dimostrato la pioggia di cedole che ha visto protagonista, tra le banche italiane, soprattutto UniCredit (in evidenza anche con il boom di buy a Piazza Affari).

Diverse volte Piazza Gae Aulenti si è confermata campionessa di dividendi, tanto da portare Bloomberg a definire la banca una vera e propria macchina di soldi.

Detto questo, sia nello specifico nei confronti di UniCredit che, in generale, nei confronti delle altre banche dell’area euro, negli ultimi anni non sono mancate neanche indiscrezioni relative al rischio che la BCE intimasse agli istituti di non spendere e spandere troppo con la distribuzione dei dividendi, al fine di indurli a concentrarsi, piuttosto, sulla necessità di accantonare riserve per fronteggiare meglio incognite future.

Il motivo di una tale prudenza è stato, praticamente, è partito sempre dalla stessa necessità: quella di convincere le banche a sfruttare i momenti positivi, come quelli che negli ultimi anni sono stati garantiti dalla politica monetaria restrittiva della BCE (tuttora restrittiva), proprio per creare magari qualche cuscinetto in più, in modo da trovarsi pronte a eventi improvvisi e imprevedibili, come quelli che si sono presentati negli ultimi anni, tra pandemia Covid-19 e guerra in Ucraina.

Visto il contesto attuale, contrassegnato da una continua incertezza, non dovrebbe dunque stupire se la BCE davvero iniziasse a passare in rassegna le politiche di distribuzione del capitale delle singole banche, tornando a raccomandare cautela.

Mps: titolo tra i peggiori del Ftse Mib. Rumor e scommesse si sgonfiano

Nel caso del dossier MPS-Monte dei Paschi di Siena, le azioni oggi scontano anche lo sgonfiarsi di quelle speculazioni che avevano tenuto banco a Piazza Affari la scorsa settimahna, e che avevano identificato anche eventuali cavalieri bianchi potenzialmente interessati alla banca senese.

Uno schiaffo è arrivato già venerdì scorso dalla società di investimento di Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica, che ha smentito “categoricamente qualsiasi coinvolgimento diretto o indiretto con Monte dei Paschi di Siena”, dopo che di LMDV Capital si era parlato come di un possibile interessato a considerare l’idea presunta dell’imprenditore e banchiere Enrico Marchi di dare vita a una cordata per entrare nel capitale di MPS.

Le speculazioni diffuse in questi giorni sono prive di fondamento e non riflettono in alcun modo la posizione o le intenzioni della nostra società”, ha reso noto invece la società di investimento.

Sempre venerdì scorso è stata la stessa Banca Finint, banca fondata e guidata dal banchiere veneto Enrico Marchi, a definire “non veritiera o prematura” l’indiscrezione sul presunto coinvolgimento di «famiglie imprenditoriali o investitori istituzionali» per rilevare una partecipazione nel capitale di Siena. E’ arrivato così per MPS l’ennesimo comunicato che ha sgonfiato, di nuovo, il rumor di turno.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.

SONDAGGIO