Banche italiane: sempre meno filiali (e dipendenti)

C. G.

5 Giugno 2019 - 11:16

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Banche italiane: il numero di filiali e di dipendenti sparsi sul territorio sta scendendo progressivamente

Banche italiane: sempre meno filiali (e dipendenti)

Le banche italiane sono sempre più magre.

Il numero delle filiali e, in misura minore, quello dei dipendenti sparsi sul territorio nazionale sta scendendo progressivamente secondo un’analisi BCE di fine 2018 ora in via di pubblicazione e riportata oggi da Repubblica.

Il trend - poco sorprendente se si pensa al crescente successo delle operazioni telefoniche e digitali - non sta interessando soltanto le banche italiane, ma anche gli istituti di credito dell’intera Eurozona.

Banche italiane: meno filiali e dipendenti. I dati

Da fine 2017 a fine 2018, il numero delle filiali di banche italiane sparse su territorio nazionale è diminuito del 7%: le sedi sono passate da quota 27.374 a quota 25.454. Nello stesso arco di tempo, in Eurozona la flessione è stata del 7,5% e le filiali sono scese da 143.165 a 135.139.

Ad oggi, ha proseguito l’indagine, è la Francia ad avere il maggior numero di sportelli fisici (36.519). La Germania ne vanta 27.887 mentre la Spagna 26.166.

Per quel che riguarda i dipendenti, la media europea ha messo a segno un -2,3% che si è confrontato con il -2,79% registrato all’interno delle banche italiane (da 281.928 a 274.056).

Un mercato frammentato

Nonostante le banche italiane abbiano assistito ad un progressivo calo delle filiali e dei dipendenti (seppur in misura inferiore) esse non sono riuscite a limare la frammentazione dell’intero mercato.

Le aggregazioni degli ultimi anni, si pensi soltanto a Banco BPM, non hanno fatto abbastanza. Stando ai dati della BCE, le prime cinque banche italiane vantano oggi il 45,6% degli attivi totali del sistema nazionale. Un dato, questo, che si confronta con il 43,4% dell’anno precedente e con il 41% del 2014 e 2015.

Le esigenze di consolidamento del settore sono tornate a galla con l’arrivo del 2019, soprattutto grazie alle problematiche legate ad istituti quali Banca Carige, ancora alla ricerca di un acquirente. Le fusioni tra banche italiane continueranno ad attirare l’attenzione dell’intero mercato anche nei mesi a venire.

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