Ballottaggi amministrative, chi vincerà? Schlein deve guardare più a sinistra che ai 5 Stelle

Alessandro Cipolla

18 Maggio 2023 - 12:57

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Il 28 e il 29 maggio ci saranno i ballottaggi delle elezioni amministrative 2023: Schlein per vincere dovrà stringere apparentamenti non con il M5s, ma con la sinistra e i civici.

Ballottaggi amministrative, chi vincerà? Schlein deve guardare più a sinistra che ai 5 Stelle

Chi vincerà i ballottaggi delle elezioni amministrative 2023? Con le urne ancora calde nei Comuni che non hanno eletto il sindaco al primo turno è già tempo di pensare al testa a testa finale in programma per il prossimo 28 e 29 maggio.

Tra i comuni capoluogo di provincia saranno interessati dal ballottaggio Ancona, Brindisi, Massa, Pisa, Siena, Terni e Vicenza. Considerando anche Udine dove si è votato un mese fa, finora sempre considerando solo i capoluoghi il risultato è di centrodestra 4 (Imperia, Sondrio, Latina e Treviso) e centrosinistra 3 (Brescia, Udine e Teramo).

Guardando anche quelli che sono stati i voti per le liste, i risultati del primo turno delle elezioni amministrative 2023 hanno rafforzato sia Fratelli d’Italia sia il Partito Democratico. Male invece il Movimento 5 Stelle e il terzo polo - non sarebbe comunque una novità visto che sono partiti che da sempre soffrono il voto locale - con anche la Lega che anche al Nord sembrerebbe essere ben lontana dai fasti di un tempo.

Queste elezioni amministrative sono state anche l’occasione del primo confronto elettorale tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, con entrambe le leader che al momento possono dirsi soddisfatte anche se si dovrà aspettare l’esito dei ballottaggi per poter fare un bilancio del voto.

Elezioni amministrative 2023: chi vincerà i ballottaggi?

C’è molta attesa per i ballottaggi delle elezioni amministrative 2023. Oltre ai già citati comuni capoluogo, i seggi nel nostro Paese torneranno ad aprirsi anche in grossi centri come Torre del Greco, Altamura e Bisceglie.

Inoltre sempre il 28 e 29 maggio e sempre per le amministrative, ci sarà il primo turno in Sicilia che interesserà quattro capoluoghi: Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani.

Tornando ai ballottaggi, i candidati sindaco che hanno guadagnato l’accesso al secondo turno avranno tempo fino a domenica per stringere eventuali apparentamenti con gli altri aspiranti primi cittadini non più in corsa per la fascia tricolore.

In attesa di capire quali saranno le strategie dei vari candidati in questi ballottaggi, questo secondo turno delle elezioni amministrative appare essere molto incerto e pieno di incognite.

Il caso più eclatante è quello di Ancona, da sempre un fortino della sinistra. Qui al primo turno il candidato del centrodestra Daniele Silvetti (45,11%) è finito davanti a quello del Pd Ida Simonella (41,28%): più che ai 5 Stelle (3,64%), i dem dovranno guardare ai voti ottenuti dal civico di sinistra Francesco Rubini (6,11%).

Discorso simile a Vicenza, dove il candidato del centrosinistra Giacomo Possamai (46,23%) è finito davanti al sindaco uscente di centrodestra Francesco Rucco (44,06%). Per il Pd qui sarà fondamentale fare breccia sui moderati più che sui pentastellati.

In Toscana la situazione è enigmatica. A Pisa il sindaco uscente di centrodestra Michele Conti (44,96%) ha mancato la vittoria al primo turno per un pugno di voti; in occasione del ballottaggio al primo cittadino potrebbe bastare riportare i suoi elettori ai seggi, mentre Paolo Martinelli (41,12%) del Pd dovrà per forza cercare di polarizzare su di sé i voti del candidato della sinistra Ciccio Auletta (6,73%).

Anche a Massa e Siena il centrodestra arriva al ballottaggio dopo aver amministrato negli ultimi cinque anni. Nel primo caso il primo cittadino Francesco Persiani (35,42%) dovrà cercare di ricucire lo strappo con il meloniano Marco Guidi (19,99%) per avere la meglio al secondo turno sul dem Enzo Ricci (29,95%).

Situazione diametralmente opposta invece nella città del Palio, dove Nicoletta Fabio (30,51%) del centrodestra rischia molto contro Anna Ferretti (28,75%) del Pd alla quale servirebbe come manna un accordo con il civico di area centrosinistra Fabio Pacciani (22,65%).

A Terni invece ci sarà un ballottaggio tutto interno al centrodestra, uno smacco per un centrosinistra che una volta dettava legge in Umbria. Orlando Masselli (35,81%) dovrà vedersela con l’incognita Stefano Bandecchi (28,14%), candidato di Alternativa Popolare e patron della Ternana: ago della bilancia saranno gli elettori del Pd e potrebbero non mancare delle sorprese.

Infine c’è Brindisi dove Pino Marchionna (44,00%) del centrodestra teme una possibile convergenza tra lo sfidante al ballottaggio di centrosinistra Roberto Fusco (33,32%) e il sindaco uscente Riccardo Rossi (10,15%), un civico appoggiato dalla sinistra.

In conclusione in questi ballottaggi sembrerebbe essere poco il peso specifico del Movimento 5 Stelle, con Elly Schlein che dovrebbe guardare verso il panorama civico della sinistra se spera di poter infliggere la prima sconfitta elettorale a Giorgia Meloni.

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