Azioni USA, cosa aspettarsi dopo il dato sull’inflazione

Tommaso Scarpellini

14 Novembre 2023 - 17:34

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Dopo la condivisione dell’Inflation Rate e del Core Inflation Rate negli Stati Uniti, come potrebbero reagire le borse USA?

Azioni USA, cosa aspettarsi dopo il dato sull’inflazione

Azioni USA, cosa aspettarsi dopo il dato sull’inflazione? Il tasso di inflazione YoY, atteso al 3,3%, si è posizionato in prossimità della soglia del 3,2%, al di sotto delle aspettative. Il Core Inflation Rate YoY, previsto al 4,1%, si attesta al 4%, anch’esso al di sotto il consensus. Questo dato offre un indizio di particolare rilevanza per i mercati, in quanto fornisce chiari segnali per comprendere il ridimensionamento delle aspettative legate ai tassi d’interesse. Queste ultime impattano direttamente sul prezzo degli asset del mercato, alterandone l’andamento.

CPI al 3,2%: cosa potrebbe significare da un punto di vista economico?

Una flessione dell’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti naturalmente incide in modo negativo sulle aspettative legate all’andamento futuro dei tassi d’interesse. Non a caso, il FedWatchTool del CME segnalava una settimana fa un livello del 90,2% con un target price di 525-550, mentre prima della pubblicazione del CPI era arrivato a circa l’85%.

Potrebbe quindi avere senso attendersi il raggiungimento di livelli ancora più alti. In sostanza, le prospettive economiche rimangono quelle di una riduzione del tasso d’inflazione, come confermato dal sondaggio condotto dalla Fed di New York, che indica una prospettiva di raggiungimento del livello del 2,7% entro 5 anni. L’obiettivo della Fed resta, tuttavia, il 2%, quindi non è scontato che si raggiunga tale livello nel breve periodo.

Cosa attendersi dopo questi risultati

La scorsa settimana è stata caratterizzata da un forte apprezzamento del mercato azionario statunitense e da un ridimensionamento dei rendimenti dei Treasury USA, configurando uno scenario complessivamente positivo per gli investitori in azioni e titoli di debito.

Nello stesso periodo, il dollaro USA ha manifestato, prima della condivisione dei dati, un leggero deprezzamento rispetto al paniere di valute identificato nell’indice DXY, in linea con il trend in corso dalla metà della scorsa settimana.

La divulgazione dei risultati legati al tasso d’inflazione statunitense, avvenuta alle 14:30, ha impattato direttamente sul mercato dei futures, sia azionari che valutari. Il mercato azionario ha registrato un apprezzamento sensibile, alimentato dall’euforia legata al dato. Il mercato valutario, d’altro canto, ha accentuato il movimento in atto prima della pubblicazione del dato sull’inflazione. Questi movimenti lasciano presupporre la possibilità di un ulteriore sviluppo nel trend dell’ultima settimana, che potrebbe confermarsi nelle successive sedute borsistiche.

S&P500: uno sguardo ai target di prezzo

Per l’indice S&P 500, i massimi dell’anno si collocano sulla soglia dei 4.600 punti, valore in prossimità del quale l’indice ha avviato un processo di correzione. Tuttavia, sembra che il trend di massimi decrescenti successivi sia stato interrotto in questi giorni, con la rottura del livello dei 4.400 punti.

S&P500, 1D S&P500, 1D Grafico a candele giornaliere dell'indice S&P500. Fonte: teletrader.com

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