Dopo il boom esplosivo delle azioni della vigilia, le azioni Juventus oggi hanno superato una soglia chiave.
Ennesima sessione al rialzo per le azioni Juventus che, dopo la corsa di ieri, oggi sono scattate fino a oltre il 4% nei massimi intraday della seduta di Piazza Affari.
Il titolo, scambiato sul Ftse MidCap della borsa di Milano, rimane nel pomeriggio in solido rialzo, a conferma di come il caso dell’offerta promossa dall’azionista Tether Investments rimanga sotto i riflettori, a dispetto del no del maggiore azionista Exor. No che è stato confermato in un video messaggio dall’amministratore delegato della holding della famiglia Agnelli, ovvero da John Elkann.
Ma Elkann continuerà a blindare l’italianità di Juventus, anche in caso di un possibile rilancio della proposta? Piazza Affari non sembra escludere l’opzione che il numero uno di Exor torni sui suoi passi.
Azioni Juventus oltre soglia chiave a Piazza Affari anche dopo no convinto di Elkann
La prova del nove di queste possibili speculazioni di Borsa è nello stesso trend delle azioni Juventus, che oggi sono salite superando nei massimi della seduta quota 2,70 euro, a fronte dei 2,66 euro per azione offerti da Tether per rilevare il pacchetto di maggioranza in Juventus detenuto da Exor.
Va detto inoltre che Equita SIM ha commentato il no di John Elkann facendo notare che la proposta non sollecitata di Tether Investments, volta a rilevare la partecipazione del 65,4% in possesso da Exor, per un valore pari per l’appunto a 2,66 per azione, presentava un premio del 21% rispetto al prezzo a cui avevano chiuso le azioni Juventus venerdì scorso.
La SIM ha osservato inoltre che che la cessione della quota in Juve da parte di Exor a Tether avrebbe ridotto il debito netto (della holding della famiglia Agnelli) di 0,65 miliardi, portandolo a circa 1,6 miliardi, pari ad un LTV ((Loan to Value), dunque a un rapporto Debito/Valore degli asset, a 0,05 volte, decisamente positivo.
Ancora, nella nota di Equita si legge che il sì alla vendita consentirebbe a Exor l’uscita da un asset i cui aumenti di capitale negli ultimi 6 anni hanno assorbito circa 0,6 miliardi.
La SIM ha in ogni caso ribadito di avere una visione positiva sulle azioni Exor, con una raccomandazione Long e un target price di €110 rispetto agli attuali 72 euro circa a cui i titoli della holding sono scambiati in Borsa.
Nel motivare il suo rifiuto alla proposta di Tether, il CEO di Exor John Elkann ha ricordato che “ la Juve fa parte della mia famiglia da 102 anni ”, avendo cura di sottolineare che “la Juventus, la nostra storia, i nostri valori non sono in vendita”.
Ma il fatto che oggi i titoli Juventus abbiano superato la soglia chiave di 2,66 euro, corrispondente al prezzo dell’offerta di Tether, ha portato gli operatori a chiedersi se davvero Elkann riuscirà a preservare il gioiello di famiglia.
Vero però anche che l’appeal speculativo delle azioni Juve, dopo i massimi intraday, si è sgonfiato, visto che mentre scriviamo le azioni segnano un rialzo pari all’1,62%, a quota 2,642 euro, tornando a viaggiare dunque sotto quel livello da attenzionare.
Detto questo, sulla scia della febbre che è scoppiata a Piazza Affari a seguito della notizia dell’offerta di Tether Investments, le azioni Juventus hanno guadagnato più del 21% negli ultimi cinque giorni di trading.
Negativa rimane tuttavia la performance degli ultimi tre mesi, pari a un calo dell’11,5%. Ed è anche di quasi il 12% la performance delle azioni sia YTD che su base annua.
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