Azioni Aeffe crollano del 40%. È crisi per la società che controlla Moschino, Pollini, Ferretti

Laura Naka Antonelli

3 Ottobre 2025 - 18:39

Tonfo a Piazza Affari per le azioni di Aeffe, società del lusso a cui fanno capo i marchi Moschino, Pollino e Alberta Ferretti. Cosa è successo.

Azioni Aeffe crollano del 40%. È crisi per la società che controlla Moschino, Pollini, Ferretti

Panico a Piazza Affari per le azioni di Aeffe SPA, quotate sul segmento Euronext STAR Milan, che sono affondate oggi di oltre il 43% crollando a quota 0,253 euro, dopo la decisione della società del lusso, attiva nel settore prêt-à-porter, delle calzature e della pelletteria con marchi internazionali, tra cui Alberta Ferretti, Moschino e Pollini, di dichiarare lo stato di crisi.

Con una nota che è stata diramata nella serata di ieri, giovedì 2 ottobre 2025, Aeffe ha annunciato che “il CDA ha deliberato di procedere con il deposito dell’istanza per l’accesso alla composizione negoziata della crisi d’impresa di gruppo (CNC) ai sensi degli artt. 17 e 25 del D.Lgs. 12 gennaio 2019 n. 14 (CCII)”, facendo “contestuale richiesta di nomina di un esperto indipendente e di applicazione di misure protettive ai sensi degli artt. 18 e 19 CCII (l’Istanza)

Va ricordato per CCII si intende il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, che disciplina le situazioni di crisi o insolvenza del debitore, che si tratti di un consumatore o professionista, ovvero di un imprenditore e che eserciti, anche non a fini di lucro, “un’attività commerciale, artigiana o agricola, operando quale persona fisica, persona giuridica o altro ente collettivo, gruppo di imprese o società pubblica, con esclusione dello Stato e degli enti pubblici”, così come sancito dal testo del Decreto Legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 aggiornato al D.Lgs. 13 settembre 2024, n. 136.

Istanza per composizione negoziata della crisi presentata nell’interesse di Aeffe e di Pollini

L’istanza, ha precisato Aeffe, è stata depositata nell’interesse del gruppo e della controllata Pollini S.p.A. (Pollini), ma non in quello delle altre società del Gruppo, che dunque sono escluse dall’iniziativa.

Aeffe ha sottolineato che la decisione di accedere al CNC, ovvero alla composizione negoziata della crisi, e di attivare le misure relative protettive è stata considerata “la soluzione più idonea ad assicurare stabilità per il periodo necessario a realizzare le azioni volte a superare la situazione di tensione finanziaria che sta attraversando la Società e Pollini”.

Tensione finanziaria, è stato precisato, che è stata provocata dalla “profonda crisi che sta interessando l’intero settore dell’abbigliamento di lusso ” e dagli sviluppi negativi del periodo compreso tra la fine di agosto e il mese di settembre di quest’anno.

Obiettivo, a questo punto, nel presentare l’istanza per accedere alla composizione negoziata della crisi d’impresa di gruppo, “ preservare l’integrità del patrimonio sociale di Aeffe e Pollini e salvaguardare la continuità aziendale, tutelando gli interessi di tutti gli stakeholder”.

Aeffe ha reso noto di avere affidato a KPMG Advisory l’ncarico di advisor finanziario, mentre lo Studio Orsingher Ortu Avvocati Associati supporterà l’azienda e Pollini per gli aspetti legali.

Il titolo Aeffe ha chiuso la sessione odierna di Piazza Affari soffrendo un tonfo pari a -43,34%, a quota 0,253 euro.

Le azioni sono affondate dopo essere state sospese per eccesso di ribasso per gran parte della sessione odierna di Piazza Affari.

I ricavi e la perdita netta del gruppo Aeffe relativi al primo semestre 2025

Lo scorso 1° agosto 2025 Aeffe ha annunciato i conti relativi al primo semestre dell’anno 2025, sottolineando che “la crisi globale dei consumi della moda e del lusso” ha impattato la sua performance.

Di seguito le principali voci di bilancio:

  • Ricavi delle vendite consolidati: pari a 100,0 milioni di euro, rispetto a 138,6 milioni del 2024, in calo del 27,7% a cambi costanti (-27,8% a cambi correnti).
  • EBITDA consolidato, rettificato per le sole perdite su cambi infragruppo, negativo pari a 6,9 milioni di euro rispetto all’EBITDA di 0,4 milioni del 2024.
  • EBITDA CONSOLIDATO reported negativo per 11,2 milioni di euro.
  • Perdita netta di gruppo: 28,5 milioni di euro rispetto alla perdita di 20,4 milioni del 2024.
  • Indebitamento finanziario netto comprensivo dell’effetto IFRS 16 pari a 170,8 milioni di euro, in flessione rispetto all’indebitamento di 231,1 milioni del 30 giugno 2024.
  • Indebitamento finanziario al 30 giugno 2025, al netto dell’effetto IFRS 16, pari a 95,7 milioni di euro (135,2 milioni al 30 giugno 2024).

Massimo Ferretti, Presidente Esecutivo di Aeffe Spa, ha commentato i conti facendo notare che “è ormai chiaro a tutti che stiamo vivendo un momento di grave crisi del settore della moda e del lusso che sta impattando significativamente sulle performance del nostro gruppo. Una perdurante instabilità politica, aggravata dalla serie di conflitti in corso, sta
avendo una pesante ricaduta sull’ attività economica globale
”.

Ferretti ha ricordato che “in considerazione di un ulteriore rallentamento delle vendite nel primo semestre e in risposta a questo momento difficile di mercato, gli amministratori hanno deciso di lanciare un importante progetto di razionalizzazione dei costi che avrà il suo pieno effetto nel 2026, tra cui la riduzione dei costi fissi, dei costi diretti e dei costi del lavoro”, aggiungendo che “ gli amministratori continuano a monitorare con estrema attenzione l’andamento e l’evoluzione dei mercati di riferimento , la realizzazione del piano di razionalizzazione dei costi e tutte quelle iniziative che possano ulteriormente tutelare i flussi di cassa e i margini economici attesi”.

Iscriviti a Money.it