Telecom Italia: multa di €74 milioni dal Governo. I motivi

C. G.

9 Maggio 2018 - 09:31

Le azioni Telecom Italia sotto esame dopo la multa di 74 milioni comminata dal Governo. Il gruppo ha già presentato ricorso, ma quali i motivi dietro la decisione dell’esecutivo?

Telecom Italia: multa di €74 milioni dal Governo. I motivi

Le azioni Telecom Italia di nuovo sotto la lente dopo la decisione governativa di multare il gruppo delle telecomunicazioni.

74,3 milioni di euro: è quanto Tim dovrà sborsare per aver violato gli obblighi di notifica previsti dalla normativa sul Golden Power.

Immediata la reazione della ex monopolista, che ha precisato di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale relativa alla multa del Governo e ha scelto comunque di presentare ricorso. Dopo l’infuocata battaglia Vivendi-Elliott che ha sancito la supremazia degli americani in Cda, le azioni Telecom Italia sono tornare ancora una volta protagoniste a Piazza Affari.

I motivi della multa contro Tim

A comunicare la multa su Telecom è stato proprio Palazzo Chigi che in una nota pubblicata nella serata di ieri ha reso note tutte le decisioni del Consiglio dei Ministri adottate ai sensi dell’articolo 2 comma 4 del Dl. 15/03/2012 n. 21. Il motivo della decisione? Da ricercare nella mancata comunicazione da parte di Tim del controllo di Vivendi.

“Con la notifica di cui al comma 2, è fornita al Governo una informativa completa sulla delibera, atto o operazione in modo da consentire l’eventuale tempestivo esercizio del potere di veto. Dalla notifica non deriva per la Presidenza del Consiglio dei Ministri né per la società l’obbligo di comunicazione al pubblico ai sensi dell’articolo 114 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. Entro quindici giorni dalla notifica, il Presidente del Consiglio dei Ministri comunica l’eventuale veto.”

Questo il contenuto della legge che Tim avrebbe violato non comunicando il ruolo svolto dai francesi di Vivendi.

La multa, che imporrà oggi un attento monitoraggio delle azioni Telecom Italia, è stata valutata in €74.312.342,44, corrispondenti all’1% del fatturato cumulato di Tim e Vivendi relativo agli asset rilevanti nel settore tlc.

“Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque non osservi le disposizioni di cui al presente comma, è soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria fino al doppio del valore dell’operazione e comunque non inferiore all’uno per cento del fatturato cumulato realizzato dalle imprese coinvolte nell’ultimo esercizio per il quale sia stato approvato il bilancio,”

si legge ancora nel testo del decreto legge.

La reazione di Telecom Italia

Come già accennato, il gruppo ha ribadito di non aver ricevuto notifica alcuna della multa governativa, eppure ha già deciso di presentare ricorso. Per dirla con le stesse parole della società, Tim non ha mai preso alcuna decisione su atti dispositivi degli asset strategici, "il cui status e disponibilità da parte della società sono rimasti sempre immutati".

Telecom Italia ha affermato che gli obblighi di notifica e la qualificazione del rapporto con Vivendi sono due elementi da considerare separatamente.

“Le vicende che hanno riguardato la qualificazione giuridica del rapporto tra TIM e il socio Vivendi non hanno nulla a che vedere con gli obblighi di notifica della società e sono disciplinati specificamente da altra disposizione della stessa norma alla stessa non applicabile.”

La società ha confermato la piena volontà di collaborare con il Governo italiano alla tutela e all’armonia della sicurezza nazionale. Eppure le azioni Telecom Italia hanno oggi avviato gli scambi in rosso di oltre mezzo punto percentuale. Al momento della scrittura, dopo la comunicata multa di 74 milioni di euro, il titolo sta viaggiando su quota €0.84.

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