Avvocati italiani, nuova concorrenza dagli USA: le consulenze online di Rocket Lawyer

Simone Micocci

3 Maggio 2017 - 10:01

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Avvocati, Rocket Lawyer arriva anche in Italia? Ecco come funziona il portale per le consulenze legali via web che presto potrebbe arrivare anche nel nostro Paese.

Avvocati italiani, nuova concorrenza dagli USA: le consulenze online di Rocket Lawyer

Presto per gli avvocati italiani potrebbe arrivare un nuovo competitor. Si tratta di Rocket Lawyer, il portale che offre ai clienti delle consulenze legali, a basso costo, via web.

Nato negli Stati Uniti, negli ultimi anni Rocket Lawyer è sbarcato anche in Europa dove sta dando del filo da torcere ai professionisti di Francia, Spagna e Olanda. Al momento non ci sono ancora notizie ufficiali riguardo allo sbarco del Rocket Lawyer in Italia, ma non sembrano esserci dubbi sul fatto che l’azienda continuerà ad espandersi.

Ecco perché presto gli avvocati italiani, che ogni giorno devono fare i conti con una concorrenza spietata visto l’alto numero di professionisti che ci sono nel nostro Paese, rischiano di dover concorrere anche con un nuovo modello di consulenza legale.

Un modello vincente che ha portato ad una crescita straordinaria dell’azienda nata nel 2008. Tant’è che nell’estate del 2011 la Rocket Lawyer è stata acquistata per 18,5 milioni di dollari dal Google Ventures, la società di venture capital che fa capo ad Alphabet Inc.

È innegabile infatti che l’avvento di Internet abbia rivoluzionato il modo di esercitare la professione e Rocket Lawyer ha fatto di questo cambiamento la chiave del proprio successo. Chiedere una consulenza al portale, infatti, è semplice ed economico; vediamo come funziona quello che presto potrebbe diventare il nuovo competitor degli avvocati italiani.

Rocket Lawyer: come funziona il portale per la consulenza legale in arrivo dagli USA?

Come vi abbiamo anticipato, Rocket Lawyer è un portale che offre assistenza legale online.

Con questo portale ricevere le informazioni di cui si ha bisogno è rapido ed economico; per ogni consulenza infatti bisogna pagare circa 40 dollari, che tradotto in euro potrebbe essere di circa 50 euro. Inoltre, è possibile stipulare anche un abbonamento annuo, con il prezzo della consulenza che in questo caso si abbassa notevolmente.

Ci sono due modi per ricevere una consulenza con Rocket Lawyer:

  • il primo è quello per cui la risposta viene fornita direttamente dalla piattaforma informatica. Rocket Lawyer infatti ha un database immenso ed è per questo che è in grado di riconoscere molte delle domande di carattere generale poste dagli utenti, così da dargli una risposta tempestiva;
  • qualora la consultazione del database online non abbia prodotto i suoi frutti e il sistema non riconosca le domande poste dall’utente, quest’ultimo verrà messo in contatto direttamente con uno dei tanti avvocati che operano nella propria zona di residenza.

In questo modo Rocket Lawyer è in grado di dare una risposta precisa per qualsiasi fattispecie legale. Un sistema che ha avuto molto successo negli USA, così come nei tre Paesi Europei nei quali è sbarcato nei mesi scorsi: Spagna, Francia e Olanda.

Tant’è che ad oggi la Rocket Lawyer produce un fatturato annuo di circa 20 milioni di dollari, offrendo consulenza legale ad oltre 7 milioni di utenti solo negli Stati Uniti.

Rocket Lawyer mette a rischio la professione avvocato?

Il sistema messo in atto da Rocket Lawyer è ottimo per le consulenze ma non è ancora in grado di risolvere i problemi più complessi. Ecco perché, almeno per il momento, gli avvocati italiani possono tirare un sospiro di sollievo.

È innegabile però come un sistema del genere possa mettere a rischio una buona parte della fascia bassa della professione legale, che potrebbero essere profondamente danneggiati dall’automazione dei processi standardizzati per le consulenze.

L’avvento di queste piattaforme però potrebbe tracciare la strada per un nuovo modo di intendere la professione. Non bisogna dimenticare infatti che anche nel caso in cui la consulenza legale venga svolta da un computer c’è sempre bisogno di qualcuno che se ne assuma la responsabilità.

In questo ambito il professionista non è più quello che esegue la prestazione, ma colui che ne certifica la correttezza. Ed è per questo che negli ultimi anni, con la diffusione dei servizi computerizzati che forniscono assistenza in diversi ambiti professionali, è stato rilevato un notevole aumento delle certificazioni, dei visti di conformità e delle autenticazioni. Che sia l’inizio di una nuova rivoluzione in ambito legale?

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