Avvisi Agenzia delle Entrate in arrivo: ecco a chi e cosa fare

Rosaria Imparato

30 Novembre 2022 - 10:19

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Sono in arrivo degli avvisi dell’Agenzia delle Entrate che promuovono l’adempimento spontaneo tramite email o posta ordinaria: ecco a chi sono indirizzati e cosa fare.

Avvisi Agenzia delle Entrate in arrivo: ecco a chi e cosa fare

Nuovi avvisi dell’Agenzia delle Entrate in arrivo: lo comunica l’Amministrazione Finanziaria stessa con il provvedimento del 29 novembre 2022. Ma a chi sono diretti e cosa fare? Tutte le indicazioni si trovano nel provvedimento, che in sostanza individua le modalità con cui vengono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza le informazioni circa i dati dei redditi percepiti di lavoro dipendente e/o pensione di fonte estera.

La normativa, infatti, prevede che gli Stati membri trasmettano una serie di informazioni riguardanti i residenti negli altri Stati membri, tra cui i dati relativi ai redditi di lavoro dipendente e pensione percepiti. Con il provvedimento del 29 novembre l’Agenzia delle Entrate dispone l’invio di comunicazione ai contribuenti per i quali sono emerse delle anomalie dal confronto dei dati, a partire dalle dichiarazioni dei redditi del 2018.

Avvisi Agenzia delle Entrate in arrivo: ecco a chi e cosa fare

In base a quanto disposto dall’Agenzia delle Entrate dal provvedimento del 29 novembre arriveranno delle comunicazioni di adempimento spontaneo ai contribuenti che risultano fiscalmente residente in Italia ma con redditi di lavoro dipendente o di pensione di fonte estera tramite pec o per posta ordinaria, in base all’indirizzo attivato dai contribuenti stessi nella propria area riservata.

La stessa comunicazione viene messa a disposizione anche all’interno nella sezione “l’Agenzia scrive” presente nel Cassetto fiscale del contribuente, accessibile dall’area riservata dell’Agenzia delle Entrate. I contribuenti possono regolarizzare la propria posizione presentando una dichiarazione dei redditi integrativa e versando le maggiori imposte dovute, unitamente agli interessi e alle sanzioni in misura ridotta.

Il contribuente che riceve la comunicazione può anche richiedere informazioni all’Agenzia delle Entrate o segnalare eventuali elementi, fatti e circostanze non conosciuti tramite pec o posta ordinaria, direttamente oppure tramite intermediario.

Quali dati contengono gli avvisi dell’Agenzia delle Entrate

La comunicazione contiene le seguenti informazioni:

  • codice fiscale, cognome e nome del contribuente;
  • numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
  • codice atto;
  • descrizione della tipologia di anomalia riscontrata;
  • indicazioni circa la possibilità per il destinatario di verificare i dati che lo riguardano, accedendo alla sezione “l’Agenzia scrive” del proprio Cassetto fiscale;
  • istruzioni circa gli adempimenti necessari per regolarizzare la propria posizione, avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso;
  • invito a fornire chiarimenti e idonea documentazione tramite il canale di assistenza CIVIS, nel caso in cui il contribuente ravvisi inesattezze nei dati in possesso dell’Agenzia delle entrate;
  • modalità per richiedere ulteriori informazioni, contattando la Direzione Provinciale competente, mediante PEC o e-mail.

Questi dati vengono resi disponibili alla Guardia di Finanza mediante condivisione tra le due unità organizzative del partner tecnologico Sogei Spa, previa autorizzazione da parte delle strutture titolari dei dati dell’Agenzia delle Entrate. I dati di fonte estera includono:

  • la tipologia di reddito percepito;
  • la denominazione del soggetto estero che ha corrisposto gli emolumenti;
  • l’ammontare dei redditi esteri percepiti
  • lo Stato estero che ha trasmesso l’informazione.

Tutti i dettagli nel provvedimento del 29 novembre lasciato di seguito in allegato.

Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 29 novembre 2022
Attuazione dell’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 - Comunicazioni per la promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei contribuenti che risultano fiscalmente residenti in Italia e che non hanno dichiarato, in tutto o in parte, redditi di lavoro dipendente e/o pensione di fonte estera ed eventuali redditi di lavoro dipendente e/o pensione corrisposti da sostituti d’imposta italiani.

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